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Sei grafici sull’evasione fiscale e sull’economia non osservata

Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato la Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva al 2024. 

Il rapporto offre in primis una stima dettagliata delle dimensioni dell’evasione fiscale e contributiva in Italia. Se da un lato l’evasione, soprattutto quella dell’Iva, continua a ridursi, dall’altro i valori restano eccessivamente alti: 82,4 miliardi di euro evasi solo nel 2021. Anche la propensione all’evasione resta molto alta nonostante i miglioramenti degli ultimi cinque anni.

Il report si focalizza inoltre sull’economia non osservata. Questa viene misurata guardando a due componenti principali: il sommerso economico, che include tutte le attività volutamente nascoste alle autorità fiscali, e l’economia illegale, cioè le attività basate principalmente su beni e servizi illegali. La rilevazione di queste attività e la loro integrazione nei conti nazionali è infatti essenziale per garantire una rappresentazione esaustiva dei flussi economici, offrendo un quadro completo dell’economia italiana. 

In questa serie presentiamo 6 grafici che analizzano l’impatto dell’evasione fiscale e contributiva, dell’economia non osservata e delle sue componenti sull’economia italiana, offrendo una visione dettagliata delle dinamiche.

L’evasione non è mai innocente*

La cultura e la pratica dell’evasione fiscale sono frutto di un difetto di prospettiva tra interessi personali e generali. E siccome c’è una relazione tra economia irregolare e denaro circolante, l’uso del contante va scoraggiato, non favorito.

La crisi pandemica ha colpito anche l’economia non osservata

I dati sull’economia sommersa e illegale mostrano un drastico calo di questi due fenomeni nel 2020, maggiore del crollo registrato dall’economia regolare. Hanno avuto un impatto le restrizioni, ma anche gli incentivi ai pagamenti tracciabili.

Al Sud il problema è la poca fiducia nello stato

Gli italiani del Sud non sono meno propensi a pagare le imposte di quelli del Nord, a parità di condizioni. L’aumento della spesa pubblica, però, li preoccupa meno. È dunque il rapporto tra stato e cittadini che va migliorato, soprattutto nel Meridione.

Togliamo di circolazione il contante*

La fase espansiva della spesa pubblica e il Pnrr muovono molto denaro. E c’è il timore che le risorse vengano distratte dall’interesse della comunità. Potrebbe essere il momento per passare a un sistema di pagamenti intrinsecamente sicuro, quello digitale.

L’economia sommersa in sei grafici

Perché il reddito delle famiglie italiane è meno protetto

Durante la pandemia i redditi delle famiglie italiane sono scesi più di quanto sia accaduto altrove. Eppure, le risorse mobilitate sono ingenti. Le cause vanno ricercate nel funzionamento del sistema di protezione. E nell’incidenza dell’economia sommersa.

Sull’evasione i conti di Grasso non tornano

Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca alle affermazioni di Pietro Grasso sui numeri dell’evasione e dell’economia sommersa. Vuoi inviarci una segnalazione? Clicca qui.

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