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Regioni sempre più autonome. In tutto il mondo

Il potere delle regioni si rafforza ovunque. L’aumento di forme di decentramento differenziato, a livello fiscale, politico e amministrativo, è una delle tendenze del federalismo. Lo testimoniano le esperienze di Italia, Spagna, Regno Unito e Canada.

Cosa dice la legge quadro sull’autonomia differenziata

Il governo ha presentato una bozza di legge quadro sul federalismo differenziato. L’intento è stabilire i principi generali secondo cui dovrà essere attuata l’autonomia. Rispetto alle pre-intese siglate in precedenza ci sono alcune differenze di rilievo.

Federalismo differenziato tra buone ragioni e fondati timori

I diritti di tutti i cittadini italiani non si difendono con una opposizione di principio alla differenziazione regionale. Bisogna invece insistere su un attento controllo sulle competenze e risorse devolute e sulle misure di riequilibrio territoriale.

Dove si infrange il regionalismo differenziato

L’avvio del federalismo differenziato sembra allontanarsi. Non solo restano da sciogliere alcuni nodi politici. C’è anche una difficoltà tecnica: l’impossibilità di regionalizzare oltre la metà dei trasferimenti dello stato, come messo in evidenza dal Def.

Quanto potere hanno davvero le regioni

Il federalismo differenziato è indubbiamente un argomento rilevante e spigoloso. Un’attenzione particolare dovrebbe essere dedicata all’effettivo potere di cui godono le regioni e al rapporto con alcune importanti variabili economiche e sociopolitiche.

Italia, il paese più frammentato d’Europa

La crescita economica frena, uno strano federalismo si fa strada e prosegue l’emigrazione massiccia di giovani italiani. Nessuno però sembra davvero preoccuparsi del fatto che l’Italia è il paese europeo più frammentato dal punto di vista geografico.

In Abruzzo un voto dalle molte conseguenze

Nel primo test elettorale dopo le politiche 2018, la Lega trascina alla vittoria il centrodestra, il M5s perde consensi e il centrosinistra ottiene un risultato discreto. Quali saranno gli effetti del voto in Abruzzo sul governo e dentro i partiti?

Quante incertezze sulla strada del federalismo differenziato

Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna chiedono più autonomia e più risorse. Ma l’operazione è complessa, sotto il profilo politico e tecnico. E la Consulta dovrà esprimersi su moltissimi aspetti di conflitto con i principi fondamentali della Repubblica.

Il Punto

Il reddito non-di-cittadinanza uscito dal Consiglio dei ministri è una misura non universale riservata a italiani e alcuni non italiani poveri che soddisfacevano tanti requisiti. Nel tentativo di onorare una promessa elettorale del M5s, la fretta ha partorito un provvedimento confuso con costi ed effetti impossibili da valutare.
Nel Regno Unito, invece, non è stata la mancanza di tempo (ci hanno messo più di due anni!) a rendere la Brexit una frittata politica indigeribile dal Parlamento britannico. Cerchiamo di capire quali sono le possibili vie di uscita dallo stallo e quali le loro conseguenze, dall’abbandono della Ue senza un accordo (“no deal”) al “contrordine, abbiamo scherzato”. Tanto criticata dai sovranisti di tutti i paesi, l’Ue ha però – tra le altre cose – la forza di contrastare l’elusione fiscale delle multinazionali. L’ultimo caso riguarda la Nike, ma vediamo quali sono i numeri aggiornati su questo fronte.
Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna avevano raggiunto una pre-intesa con il precedente governo per una maggiore autonomia gestionale. Ora il governatore Zaia vuole trattenere in Veneto il 90 per cento delle entrate fiscali e riservarsi competenze legislative su ben 23 materie. Ma la Lega non è più la Lega Nord.
La Bce ha sollecitato le banche vigilate a rafforzare le riserve a copertura dei crediti deteriorati. Troppi Npl appesantiscono di sicuro i bilanci bancari. Ma imporre e comunicare di punto in bianco la necessità di azzerarli è una mossa controversa. E così l’intervento non è piaciuto né ai mercati né alla politica.

Un commento di Antonio Traino e Lapo Trapelicino all’articolo di Francesco Daveri “L’effetto Salvini sugli sbarchi conta metà dell’effetto Minniti”. E la replica dell’autore.

Quanta autonomia in più alle regioni?

A forza di provocazioni, veti e rinvii, l’Italia rischia di perdere una buona occasione per rendere più efficienti i servizi sul territorio. Un dibattito serio sul federalismo dovrebbe tenere conto sia degli aspetti di equità sia di quelli di efficienza.

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