Una quota rilevante delle risorse dei fondi europei per la coesione inizialmente destinati agli investimenti pubblici viene dirottata verso agevolazioni alle imprese. Necessario un cambio di regole e governance per migliorare l’efficacia degli interventi.
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Il sito Italia Domani dovrebbe riportare lo stato di avanzamento dell’attuazione del Pnrr, ma mancano aggiornamenti sul primo semestre 2023. Forse perché molti progetti hanno accumulato ritardi. Il timore è che derivino da limiti di gestione strutturali.
Come utilizzano i fondi del Pnrr Germania e Italia? Berlino ha scelto il consolidamento della finanza pubblica. Roma invece scommette su un complesso di riforme e investimenti, che dovrebbe produrre un impatto positivo e persistente sulla crescita del Pil.
Alcune spese, anche se in deficit, hanno minori effetti sul debito e stimolano la crescita del Pil. Sono gli investimenti e spese correnti per formazione, cultura, difesa e welfare. Mentre interessi e incentivi alle imprese fanno aumentare il debito.
Se in Italia esiste un “problema scuola”, la causa non è il Covid, bensì la scelta generalizzata di non investire sul futuro dei giovani. Ora i fondi di “Next Generation EU” e Fse+ sono una grande opportunità, ma anche lo stato deve fare la sua parte.
L’ultima decisione della Bce esemplifica la riluttanza delle banche centrali a controllare i tassi di cambio. Ma nella politica monetaria la cooperazione internazionale diventerà inevitabile. Intanto, nonostante i pericolosi passi indietro sull’accordo per la Brexit, Boris Johnson sembra continuare a godere del favore degli elettori britannici. Mancano rivali credibili.
Con la pronuncia della Corte europea sul caso Mediaset-Vivendi si avvia anche in Italia la convergenza tra tv e telecomunicazioni? Se sì, la questione della rete tornerebbe centrale. Quali gli effetti dei fondi europei sulla crescita nel Mezzogiorno? Scarsi in termini di produttività, mentre la spesa in infrastrutture ha dato risultati più incoraggianti. Progettazione, attuazione e valutazione: dovrebbe essere questo il ciclo alla base di ogni attività della pubblica amministrazione. Qualsiasi ipotesi di riforma deve tenerne conto.
Da soluzione di emergenza, la didattica a distanza potrebbe rivelarsi un’opportunità di rinnovamento dell’insegnamento universitario. A patto di non smaterializzare il rapporto docenti-studenti.
Ultima puntata de “Le parole chiave dell’economia”, il podcast de lavoce.info in collaborazione con il Festival di Trento. Questa settimana: Green economy, con Marzio Galeotti e Alessandro Lanza.
Si è chiuso il concorso di idee “Un settore pubblico acceleratore di sviluppo”, rivolto a tutti gli studenti universitari e di dottorato. Le proposte che ci sono arrivate sono ora in fase di valutazione e l’idea vincitrice sarà premiata nel corso del Festival dell’Economia di Trento.
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L’esperienza con i Fondi strutturali europei può aiutarci a utilizzare nel modo migliore le risorse del Recovery Fund. Per garantire la crescita, gli investimenti dovranno tener conto di complementarietà, sistematicità, addizionalità e radicamento.