La pandemia costringe i governi a decisioni che devono bilanciare la salute pubblica con la salvaguardia dell’economia. Ma i cittadini hanno le idee chiare sulla questione? Un’indagine Inps registra una sostanziale incoerenza in metà delle risposte.
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L’eccezionalità della situazione determinata dal lockdown rendeva probabili gravi perdite di reddito per autonomi e altre tipologie di lavoratori. Che però avrebbero avuto difficoltà a dimostrarle. Ecco perché il bonus da 600 euro non prevedeva condizioni.
Le difficoltà sulla vicenda della revoca della concessione ad Aspi affondano le radici nel complicato rapporto tra diritto privato e diritto pubblico nei contratti pubblici. Forse è il caso di dare più fiducia agli strumenti di tutela privatistici.
Taglio al numero dei parlamentari, autonomia differenziata e legge elettorale: sono le riforme istituzionali citate da Conte nel discorso per la fiducia. Sulle prime due si era speso il suo primo governo. Ma ora hanno più probabilità di essere approvate.
Il governo Conte bis si è dato un programma di sinistra populista, incentrato su un’ambiziosa estensione dei diritti individuali e sociali. Obiettivi da sottoporre a un bagno di realtà per rendere il piano praticabile.
Il rinominato premier Giuseppe Conte ha presentato un programma di sinistra populista tutto incentrato sull’estensione dei diritti individuali e sociali. Bene, ma prima o poi ci sarà anche da passare ai doveri che per un esecutivo prevedono di adottare misure coerenti con gli obiettivi proposti. Intanto dagli Usa all’Europa i mercati vedono nei dati il rischio di una crisi globale. Nella quale sarebbero spuntate le armi delle banche centrali (visto che i tassi sono già molto bassi) ma non quelle degli stati. Lo dice anche Christine Lagarde.
Il programma del nuovo governo promette una legge per la parità uomo-donna nelle retribuzioni: obiettivo molto serio e complesso che non deve rimanere un annuncio a effetto. Negli intenti del Conte bis è stato anche inserito il diritto di accesso alla rete. In effetti, mentre il paese è completamente coperto dalla banda larga fissa, solo il 60 per cento delle famiglie vi accede, in grave ritardo rispetto alla Ue. Per vari motivi, tra cui le tariffe. Varrebbe la pena semplificarle facendo evolvere il servizio universale alla banda larga veloce da 30 Mega. Tra le buone intenzioni del nuovo governo (come di tutti i precedenti) c’è la lotta all’evasione fiscale. Un ruolo significativo può giocarlo il rilancio della collaborazione e dello scambio d’informazioni tra Agenzia delle entrate e comuni, partita sette anni fa e poi progressivamente scomparsa.
Ferrovie dello stato abusa di posizione dominante e favorisce Trenitalia attraverso i lavori strutturali assegnati nel Veneto a Rete ferroviaria italiana, due sue controllate. È quanto dice l’autorità Antitrust che condanna Fs a una “multona” di mille euro. Simbolica. Come la protesta del governatore Zaia che, alla fine, ha abbozzato.
Convegno annuale de lavoce.info il 16 settembre a Milano. Save the date!
“Abolire davvero la povertà” è il titolo del convegno annuale de lavoce.info che si svolgerà nel pomeriggio di lunedì 16 settembre all’Università Bocconi di Milano con speaker di eccezione. Sarà un’occasione per vederci di persona, dopo tante interazioni digitali! La prima parte dell’incontro è riservata ai nostri collaboratori e sostenitori più affezionati (quelli che ci hanno finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni). Chi vuole è ancora in tempo per fare una donazione.
Il programma di governo M5s-Pd riporta in primo piano il tema delle disuguaglianze di genere, anche attraverso l’introduzione di una legge sulla parità uomo-donna nelle retribuzioni. Sono intenti positivi, purché non rimangano solo sulla carta.
Il governo Conte bis nasce con lo stesso primo ministro, qualche egoismo e tante novità. Dà più garanzie all’Europa, rimette la politica in via XX Settembre e riporta terzietà al Viminale. Ma le discontinuità saranno positive solo se diventeranno idee concrete di programma da realizzare.
Sull’evasione fiscale, il programma del nuovo governo è generico. Si dovrebbero invece intensificare le azioni già avviate dall’Agenzia delle entrate: puntano ad aumentare il gettito non attraverso controlli e sanzioni, ma con la spinta gentile all’adempimento.