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Le imprese italiane durante la pandemia in sette grafici

Il Punto

Il sistema tributario francese e quello italiano possono sembrare molto diversi, ma in realtà condividono molti difetti: entrambi tassano troppo le attività produttive. Ed entrambi necessitano di riforme strutturali. Gli Stati Uniti, intanto, con un mix di politica fiscale e monetaria mirano a favorire la ripresa dell’inflazione, che a lungo termine si tradurrà in tassi di interesse più alti in tutto il mondo. Come reagirà la Bce?
Garantire la sopravvivenza di Alitalia si può ma servono un pesante ridimensionamento e una netta discontinuità rispetto al passato. Ridefinendo le politiche da mettere in campo per tutto il trasporto aereo. Continua a slittare la decisione della Lega calcio sui diritti tv per il prossimo triennio. Al di là del duello tra Sky e Dazn, la scelta finale avrà ripercussioni sull’intero settore dei media e delle comunicazioni.
La moratoria su prestiti bancari ha finora contribuito ad attenuare gli effetti della crisi ma prolungarla troppo esporrebbe il sistema bancario a molti rischi. Servono un’analisi attenta e molta prudenza. Prudenza che suggerirebbe anche di rinviare l’entrata in vigore del nuovo Codice della crisi di impresa: con la crisi da Covid, le procedure di allerta rischierebbero di sacrificare molte aziende ancora vitali. Come si scelgono i membri di un Cda? Uno studio mostra come l’alta velocità ferroviaria consenta alle imprese di rivolgersi anche ad amministratori “non locali”, migliorando la qualità complessiva del consiglio.

Prosegue la terza stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Ci potete ascoltare ogni venerdì sul sito e su tutte le app di podcast. Nella seconda puntata “Vaccini, una sfida per l’Europa”, ospiti Michele Cozzio, Alessia Lo Turco e Gilberto Turati.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

Nel momento della scomparsa della madre di Francesco Daveri, Claudia Armani, la redazione si stringe attorno all’amico e collega.

Procedure di allerta: troppe imprese a rischio con il Covid*

A settembre entrerà in vigore il nuovo Codice della crisi di impresa. Prevede l’introduzione delle cosiddette procedure di allerta. Ma forse è meglio rinviare. Con la crisi da Covid-19 rischiano di esservi sottoposte molte società ancora vitali.

Imprese “zombie”: quante sono davvero

La politica economica dovrà presto decidere la strategia di sostegno alle imprese. Va trovato un punto di equilibrio fra tenere in vita “zombie” e far morire aziende sane ma in sofferenza perché operano in attività duramente colpite dalla pandemia.

Il Punto

Giovani, stranieri, famiglie con figli e lavoratori del settore privato. È l’identikit delle fasce più colpite dalla crisi innescata dalla pandemia che emerge dalle stime preliminari dell’Istat sulla povertà nel 2020. Intanto un’analisi mostra come più di un’impresa su due necessiti di un intervento pubblico. Dove concentrarsi? La scelta spetta alla politica, che dovrà evitare di tenere in vita quelle morenti e di far morire quelle sane. Azioni rapide e incisive sono indispensabili anche sul fronte mutui: il fondo di solidarietà Gasparrini, già potenziato dai decreti varati in piena pandemia, a breve non basterà più. Urge la creazione di una bad bank apposita.
Come migliorare la governance delle infrastrutture in Italia? Servono stazioni appaltanti qualificate, norme più semplici e controlli sostanziali. E l’intelligenza artificiale può aiutare a identificare eventuali anomalie. La sentenza della Corte di giustizia Ue sul salvataggio di Banca Tercas conclude una vicenda iniziata nel 2014. I tempi sono maturi per una modifica delle direttive europee in materia di crisi bancarie.
Si fa presto a dire “cultura”, settore che in realtà comprende mondi diversi. Il Recovery Plan è un’occasione unica per renderla più inclusiva e accessibile e per affrontare il tema dell’equo trattamento economico. Come ridurre i ritardi nell’esecuzione del Pnrr? Serve, almeno nella prima fase, una responsabilizzazione diretta dei cittadini. Con un coinvolgimento efficace di tutte le amministrazioni locali.

Riparte lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Ci potete ascoltare ogni venerdì, su tutte le app per i podcast e su questo sito. Prima puntata della terza stagione: “Come cambia il Recovery Plan con Mario Draghi”. Ospiti di questa settimana sono Massimo Bordignon, Professore all’Università Cattolica di Milano e membro dello European Fiscal Board, e Carlo Altomonte, Professore di Economia all’Università Bocconi.

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Il Punto

Tre le grandi emergenze cui è chiamato a dare risposta il neonato governo Draghi: sanitaria, economica e sociale. Per non deludere le attese serviranno grande lungimiranza e capacità di fare scelte anche dolorose. Uno dei cardini su cui il nuovo esecutivo ha già annunciato di voler fondare il proprio operato è la scuola: sul tema il Pnrr va rivisto. Da dove ripartire? Formazione degli insegnanti ed edilizia scolastica.
Più che probabile in primavera un’ondata di crisi aziendali e di fallimenti. La legislazione attuale in materia non offre i giusti strumenti: se si vuole evitare una transizione caotica, serve correggerla in fretta. Quali conseguenze ha la struttura patrimoniale sulla redditività delle nostre imprese e sulla loro capacità di crescita? Una ricerca mostra la necessità di un maggior ricorso al capitale sociale.
Anche dopo Brexit, gran parte delle merci scambiate tra l’Ue e Regno Unito non verrà colpita da nuovi dazi. Ma, dalle regole d’origine alla concorrenza, sono molte le questioni commerciali rimaste in sospeso.
Quella di GameStop è la storia di un fallimento in termini di regolamentazione e supervisione: negli Usa le vendite allo scoperto senza la disponibilità del titolo sottostante sono permesse, in Europa no.

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Il Punto

L’esclusione di Trump da alcuni social network ha riportato alla luce il tema della libertà di espressione sulle piattaforme digitali: è il momento di trovare un linguaggio comune e delle procedure univoche. I tumulti di Washington hanno anche acceso i fari sul fragile rapporto tra disuguaglianze e democrazia. Riconoscere le cause del malcontento può evitare rischi maggiori per le nostre istituzioni.
Chiarezza, velocità e competizione: su queste basi vanno definite le politiche di promozione e sostegno all’innovazione delle imprese. Solo così si possono garantire crescita e sviluppo del paese. I tagli alla spesa scolastica incidono pesantemente sulle abilità cognitive degli studenti, accentuando divari già gravi. Serve investire in scuole digitalizzate, moderne e ben equipaggiate. Tra le diverse ripercussioni della pandemia e delle misure di lockdown, non vanno sottovalutate quelle sulla salute mentale della popolazione. Una ricerca mostra i primi risultati per l’Italia.

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Tre parole chiave per l’innovazione

Chiarezza, velocità e competizione sono i fattori che devono caratterizzare gli strumenti di promozione e sostegno ai processi di innovazione delle imprese. La base per definire politiche che incidano sulle dinamiche di crescita e sviluppo del paese.

Risorse per la ripresa? C’è chi le assegna agli amici

Per rispondere alla crisi innescata dalla pandemia sono stati stanziati ingenti fondi. Il rischio è che siano erogati seguendo logiche legate all’affinità politica e non a visioni strategiche. Ne è un esempio il “piano Marshall” di Regione Lombardia.

Pmi italiane alla prova dal Covid-19

Nel 2019 le Pmi italiane non avevano ancora recuperato i livelli di marginalità del 2007, pur migliorando negli indici di patrimonializzazione e solidità finanziaria. Poi è arrivata la crisi da pandemia. Con gravi conseguenze, specie in alcuni settori.

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