Il contributo straordinario che si aggiunge agli oneri di urbanizzazione non risolve la crisi fiscale delle città. Ma è utile perché cattura l’aumento di valore degli immobili generato dalle trasformazioni urbanistiche. E finanzia infrastrutture necessarie.
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L’inizio dei lavori per la costruzione del gasdotto Tap ha provocato molte proteste in Puglia, che però non sembrano giustificate. Perché si tratta di una piccola infrastruttura che ha già superato precisi controlli e che porterà benefici ai cittadini.
Dal 1992 gli investimenti in infrastrutture nel Mezzogiorno hanno continuato a scendere, compresi quelli per interventi di tipo sociale, come la costruzione di scuole e ospedali. È vero che il Sud deve fare la sua parte per utilizzare meglio le risorse. Ma non può essere considerato una causa persa.
Le autorità di sistema portuale sostituiscono le autorità portuali, riducendosi di numero. Problemi di capitalizzazione per alcune, mentre cinque hanno un volume di traffico basso, che non le farebbe rientrare nelle reti europee Ten-t. La riforma arriva alla vigilia di una nuova direttiva Ue.
L’allegato Infrastrutture al Def dichiara per la prima volta la volontà di valutare tutte le opere in modo omogeneo. E anche di procedere a una revisione di scelte già fatte in funzione di mutate condizioni di mercato. Un grande potenziale innovativo che potrebbe essere limitato da pre-giudizi.
I porti italiani puntano tutto sul traffico container. Si tratta di un atteggiamento sbagliato: la crescita media annua dei contenitori non è molto elevata, mentre l’ammodernamento continuo delle infrastrutture richiede ingenti risorse. E non è così che si aiutano le esportazioni.
L’analisi costi benefici del “terzo valico” risale al 2002 e finora non era stata resa pubblica. Ora appare datata e basata su previsioni di traffico che col tempo si sono dimostrate largamente esagerate. Sarebbe il caso di rifarla, magari utilizzando anche una metodologia più corretta.
La svolta decisa dal governo per le infrastrutture medie e piccole dovrebbe essere adottata anche per quelle grandi, abbandonando così l’idea che le opere “strategiche” generino una forte domanda. Altrimenti, dovremo rassegnarci ai cantieri “stop and go”. E al moltiplicarsi dei costi.
I tempi di realizzazione delle opere pubbliche aumentano. Per mancanza di fondi e per l’eccessiva frammentazione degli interventi. Così non si risolve il deficit infrastrutturale del paese, né si rilancia la crescita. Le procedure di valutazione dei progetti e le reali possibilità di concretizzarli.
Il Governo indica la banda ultra-larga tra le sue priorità. Ed è un bene. Meno positivo che si affidi a un’unica soluzione tecnologica, per di più molto ambiziosa. C’è il rischio che il progetto non si realizzi per mancanza dei necessari investimenti privati. L’importanza della regolazione.