Licenziato dal Consiglio dei ministri il disegno di legge per il Bilancio 2022-2024, il primo del governo Draghi. Ora comincia la lunga sessione parlamentare che porterà, entro la fine dell’anno, all’approvazione della legge. Che può ancora essere migliorata.
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La Nadef porta le previsioni di crescita del Pil nominale per il 2021 al 7,6 per cento. Ne segue un mutamento del quadro macroeconomico che libera risorse aggiuntive. Dovrebbero essere indirizzate a potenziare gli investimenti fissi pubblici.
Molto ambiziosa nelle intenzioni ma ancora vaga nei contenuti la legge delega per la riforma fiscale approvata dal governo. Ora tutto dipenderà dai decreti attuativi e dall’ammontare delle risorse. Dalla Nadef intanto arrivano buone notizie sul fronte della diminuzione del rapporto deficit/Pil. Attenzione però a utilizzare con criterio le risorse aggiuntive liberate da questo miglioramento del quadro macroeconomico. La riallocazione dei lavoratori a seguito della pandemia potrebbe riguardare non solo il settore di lavoro ma anche la loro professione. Uno sguardo ai dati delle Comunicazioni obbligatorie.
Si parla molto di ritorno dell’inflazione. La questione da affrontare però, più che quella delle catene di produzione, è la risposta delle banche centrali. Le cui scelte in questi casi si rivelano cruciali. Lo scorso 26 settembre a Berlino è passato un referendum sulla nazionalizzazione di una quota del patrimonio residenziale privato. Ma è davvero la soluzione migliore al problema del caro affitti?
Oltre 12 milioni gli italiani chiamati al voto domenica 3 e lunedì 4 ottobre. In attesa dei ballottaggi, si profilano due vincitori in questo primo turno di elezioni amministrative: l’astensione e il centrosinistra.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Caratteristiche come il genere, le origini e lo status economico-sociale sembrano essere ancora un ostacolo alle pari opportunità nell’accesso all’istruzione: i risultati dell'”Education at a glance 2021″ dell’Ocse nel nostro slideshow.
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Le stime sul salario minimo sono molto variabili perché tutto dipende dalla definizione che se ne darà. Servono nuovi studi e ragionamenti prima di procedere con qualsiasi iniziativa. E la proposta di direttiva della Commissione offre un’indicazione.
(Ripubblichiamo questo articolo, uscito inizialmente il 29 ottobre 2020)
Le stime sul salario minimo sono molto variabili perché tutto dipende dalla definizione che se ne darà. Servono nuovi studi e ragionamenti prima di procedere con qualsiasi iniziativa. E la proposta di direttiva della Commissione offre un’indicazione.
Gli allevamenti di carne contribuiscono all’inquinamento dell’aria. Per ridurre produzione e consumo non serve una nuova imposta, basta agire sulle aliquote Iva. Il gettito aggiuntivo, oltre 4 miliardi, potrebbe finanziare il taglio del cuneo fiscale.
Si fa aspro lo scontro sulla possibilità di utilizzare il Mes. Ma favorevoli e contrari non sembrano avere un interesse reale al miglioramento del Servizio sanitario nazionale. Per questo servirebbe un piano particolareggiato, del quale non c’è traccia.
A causa della recessione da Covid, il debito pubblico dell’Italia salirà di venti punti percentuali. Ma a influire sulla sostenibilità dei nostri conti pubblici saranno soprattutto l’orientamento dell’Europa e il buon uso dei fondi ricevuti.