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Piani europei: ecco cosa prevedono

I Pnrr nazionali sono molto diversi tra loro, ma tutti i paesi hanno rispettato gli obiettivi indicati dall’Europa. Transizione energetica e digitale e istruzione sono perciò i settori dove si investirà di più. Non mancano però critiche e problemi.

Il Punto

L’emissione di titoli per finanziare il Next Generation EU potrebbe essere il primo passo verso la creazione di debito pubblico europeo, ma la strada è ancora lunga. E serve un bilancio comune. Intanto anche la Bce, come la Fed, si troverà presto davanti a un delicato dilemma: come gestire un periodo temporaneo di inflazione al di sopra del target del 2% senza perdere credibilità?
L’arrivo di Lina Khan a capo dell’Antitrust Usa potrebbe segnare una svolta: a suo parere un approccio basato sul benessere dei consumatori rende ciechi di fronte ai pericoli delle Big Tech. E proprio lo sviluppo tecnologico è al centro del 14° piano quinquennale con cui la Cina punta ad aumentare la connettività digitale del paese. Il rischio è di avere un sistema di reti meno stabili e meno sicure.
Nel 2020 in Italia la povertà è tornata a crescere e le misure emergenziali messe in campo dal governo non hanno scongiurato il record negativo. I più colpiti? Giovani, stranieri e famiglie numerose. Incolpare le amministrazioni locali per allagamenti e danni causati dalle piogge torrenziali serve a poco: quello di cui c’è bisogno, a tutti i livelli di governo, è una politica di adattamento ai cambiamenti climatici.
Cosa pensano i giovani studenti della ripresa dalla crisi e del ruolo dello stato nel guidarla? I risultati della nona edizione del concorso EconoMia, i cui vincitori sono stati premiati al Festival di Trento.

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Arrivano i titoli NextGen: saranno il safe asset del futuro?

Grande successo per la prima emissione di titoli per finanziare il Next Generation EU. La speranza è che si tratti di un primo passo verso la creazione di un titolo di debito pubblico europeo. Ma la strada è ancora lunga e non mancano le insidie.

Se le politiche per il clima finiscono in secondo piano

Un confronto con gli altri stati europei mostra il ritardo dell’Italia sulle politiche per la transizione energetica nel periodo pre-Covid. Le ragioni possono essere diverse, ma tutto fa ritenere che si tratti di una sottovalutazione della questione.

Il ruolo dello stato e dell’Europa nelle considerazioni di Visco

Non “più stato”, ma “uno stato migliore”: questo il messaggio del governatore. Con l’Europa che ha reagito bene alla crisi ma che adesso deve fare il salto verso la “capacità fiscale comune”. E la politica monetaria deve passare ad un obiettivo simmetrico di inflazione.

Il Punto

Se, come recita il nome, lo scopo del Next Generation è salvaguardare le future generazioni, il nostro Pnrr offre buoni propositi per quanto riguarda istruzione e ricerca, un po’ meno per quanto riguarda il lavoro. Sono 900 mila gli occupati in meno rispetto all’inizio della pandemia. Ma i problemi non sono iniziati con il Covid: l’Italia paga le debolezze strutturali del suo mercato del lavoro.
Rispetto al Piano del precedente governo, quello varato da Draghi prevede stanziamenti più generosi per le iniziative volte alla parità di genere, a partire da asili nido e scuole d’infanzia. È abbastanza? Lodevole l’ipotesi di aiutare i giovani ad acquistare la prima casa grazie a mutui agevolati. Probabilmente però non è una priorità, tanto più che le soluzioni finanziarie in questo senso non mancano. Con il Pnrr il governo prova a cambiare passo anche sul tema della vulnerabilità del nostro patrimonio culturale: sono 800 i milioni destinati alla sicurezza sismica dei luoghi di culto. Ma si può fare di più.
In un campo oligopolistico come quello dell’innovazione high tech, l’Ue ha accumulato un notevole ritardo nei confronti di Usa e Cina. Con il nuovo quadro finanziario pluriennale, però, qualcosa sembra cambiare.

“Il ritorno dello stato: imprese, comunità, istituzioni”. Sarà questo il tema del Festival dell’Economia 2021, in programma a Trento dal 3 al 6 giugno. Qui il programma provvisorio. Cinque i Forum organizzati da lavoce.info: salute, welfare, stato imprenditore, mobilità sostenibile e infrastrutture digitali.

È online l’ottava puntata della nuova stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info: “Il Pnrr non fa abbastanza per giovani e donne”, ospiti Alessandra Casarico, Daniela Del Boca e Luciano Monti. Venerdì parleremo di riforma della Pa.

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Come è messa l’Ue nella corsa all’innovazione

Sull’innovazione high-tech, finora l’Unione europea ha accumulato un notevole ritardo rispetto agli Stati Uniti e alla Cina. Con il quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e Next Generation EU sembra però finalmente pronta ad accettare la sfida.

Scuola e lavoro dei giovani: il banco di prova del Pnrr

Lo scopo del Next Generation EU è salvaguardare le future generazioni. Nel nostro Pnrr l’analisi e gli obiettivi per istruzione e ricerca sono chiari, anche se non semplici da realizzare. Meno ben definite invece le politiche per il lavoro.

Più qualità istituzionale al Sud per usare bene il Pnrr

Il Pnrr rappresenta un’occasione unica per ridurre il divario Nord-Sud. È necessario migliorare la qualità istituzionale delle regioni meridionali per garantire che le risorse si traducano in investimenti efficaci e in uno sviluppo omogeneo del paese.

Tutte le strade portano a Karlsruhe

Anche sul Next Generation EU la Corte costituzionale tedesca torna a dire la sua. Le posizioni “rigoriste” potrebbero così riprendere slancio. Ancora una volta le norme giuridiche si dimostrano inadeguate. C’è la necessità di una revisione dei Trattati.

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