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Daniel Kahneman: l’analisi psicologica del comportamento economico

Scomparso a fine marzo, Daniel Kahneman ha elaborato teorie comportamentali rigorose e convincenti, che hanno sancito definitivamente il legame tra economia e psicologia. Il suo approccio metodologico si è affermato anche in altre scienze sociali.

Angrist, Card e Imbens, un Nobel oltre gli stereotipi

Il Nobel per l’Economia 2021 premia un modo di interpretare il ruolo dell’economista come scienziato sociale in grado di mettere i dati al servizio delle scelte di politica economica. I meriti dei tre premiati, nel ricordo di Alan Krueger.

Il Punto

Il premio Nobel ad Angrist, Card e Imbens è anche un riconoscimento del ruolo sociale dell’economista: il contributo dei tre è stato fondamentale nell’applicare metodi sperimentali alle scienze sociali. È andato invece a due giornalisti, Dmitrij Muratov e Maria Ressa, il premio Nobel per la Pace. Un segnale importante dopo un anno e mezzo nel quale la libertà di stampa è stata messa a dura prova su più fronti.
Se qualche mese fa i rincari in bolletta erano stati ricondotti a cause contingenti, ora è chiaro che si tratta di un fenomeno legato a dinamiche planetarie. Ma non riconducibile di per sé alla transizione energetica. Chi nel percorso di lotta ai cambiamenti climatici sta compiendo pericolosi passi indietro è la Cina che, colpita più di altri paesi dalla crisi energetica, è tornata a incrementare le estrazioni di carbone.
Il nuovo accordo raggiunto dalle principali economie mondiali sotto l’egida dell’Ocse per una più equa tassazione delle multinazionali è senz’altro una buona notizia. Ora l’orizzonte è il 2023.
Si discute della scarsa capacità di avviamento al lavoro di uno strumento come il reddito di cittadinanza: poco considerato, invece, il caso dei beneficiari che un lavoro ce l’hanno ma instabile e mal pagato. Dov’è posto il confine dell’obiezione di coscienza su una materia come il green pass? A riaccendere il dibattito la partecipazione di un vicequestore di polizia a una manifestazione contro la misura.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Da dove viene e dove ha lavorato la maggior parte dei vincitori dei premi Nobel? Uno sguardo alla storia dei premiati in questo breve slideshow.

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I vincitori dei premi Nobel in quattro grafici

Nobel per la pace al giornalismo sotto attacco

Il premio Nobel per la pace 2021 è stato assegnato a due giornalisti indipendenti. Il riconoscimento arriva in un periodo particolarmente difficile per la libertà di stampa, in tutto il mondo. Anche la pandemia è utile per limitare il ruolo della stampa.

Il Punto

È andato a Paul Milgrom e Robert Wilson il Nobel 2020 per l’Economia. Cruciale il loro lavoro pionieristico sulle aste per capire il ruolo chiave giocato dall’informazione nei mercati.
Mentre s’inasprisce lo scontro sul Meccanismo europeo di stabilità, nessuno tra favorevoli e contrari sembra avere un piano dettagliato per il potenziamento del Sistema sanitario nazionale. Intanto, solo un quarto delle garanzie pubbliche alle banche è servito ad accrescere la liquidità. Ma è meglio che lo stato le aiuti quando sono ancora vive piuttosto che salvarle dall’insolvenza.
Non solo il Covid alla base dei problemi della scuola italiana: s’investe troppo poco sul futuro. NextGen e Fse+ sono una grande opportunità, ma lo stato è chiamato a fare la sua parte. Nel raggiungimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni giocheranno un ruolo fondamentale il gas e le sue reti di trasporto. Con l’Italia che può essere al centro di questa transizione.
A trent’anni dalla riunificazione tedesca, tra Est e Ovest restano differenze significative a livello economico, politico e sociale. Divario che si riflette anche sulla demografia.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

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Il Punto

Mentre massacra i curdi, il presidente turco Erdoğan presenta il conto dell’ambiguo patto fatto con la Ue: stia zitta o le arriveranno 3,6 milioni di rifugiati oggi “ospitati” nei campi turchi. Un accordo simile l’Italia aveva fatto con i libici in piena guerra civile. Sono non-rimedi fragili e fatti per nascondere i problemi, facendone pagare il costo solo ai profughi.
Tempo quasi scaduto per la Brexit con accordo, salvo un possibile rinvio. In Parlamento nessuno ha la maggioranza: né i duri e puri del “no deal” né chi vuole l’uscita negoziata né i pro-Ue che reclamano un altro referendum. Mentre conservatori e laburisti – divisi al loro interno – vedono preoccupati il rischio di nuove elezioni.
A gennaio sarà la volta buona per l’entrata in vigore della web tax italiana? Il governo la promette e prevede, con ottimismo, di incassare 600 milioni dalle grandi multinazionali di internet. Ma dimentica che servono decreti attuativi per chiarire chi deve pagare e chi no. Ad esempio come nella normativa francese.
Quest’anno il Nobel per l’Economia è andato a Esther Duflo (più giovane e seconda donna premiata nella storia), Abhijit Banerjee, e Michael Kremer. Tre studiosi che hanno rivoluzionato la ricerca sulla povertà nel mondo con innovativi metodi sperimentali che permettono di individuare i modi migliori per combatterla.
In Germania, Francia e Usa la produttività è cresciuta mentre in Italia, Spagna e Portogallo si rimaneva al palo. Gli insuccessi del Sud Europa sono spiegati dalla limitata penetrazione dell’informatica nelle imprese e dalla persistenza di pratiche manageriali troppo tradizionali. Più spesso in aziende familiari.

Il podcast de lavoce.info
Il nuovo podcast lavoce in capitolo. Parliamo di “Ripensare il commercio internazionale” con Alessia Amighini.

Nobel contro la povertà

Il premio Nobel per l’economia è stato assegnato ad Abhijit Banerjee, Esther Duflo e Michael Kremer. Hanno cambiato l’economia dello sviluppo, passando dall’approccio degli aiuti a uno sperimentale, che dia risposte sui modi migliori per combattere la povertà.

L’euro e il principio di autorità

Il principio di autorità non è mai un argomento convincente, ed è stupefacente che venga usato proprio da tanti economisti (che si vantano di essere costituzionalmente dissacratori) nel dibattito sull’euro. Men che meno autorizza a usare i dati in maniera superficiale ed errata.

Il Nobel per l’economia ad Angus Deaton

Angus Deaton ha ricevuto il Nobel per l’economia per i suoi contributi fondamentali all’analisi della domanda di consumo. E ha dimostrato una straordinaria capacità di essere allo stesso tempo un raffinato teorico, un eccellente statistico e uno studioso attento ai fenomeni economici e sociali.

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