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Occupazione tra recupero parziale e incertezze future

I dati sull’occupazione del secondo trimestre mostrano una discreta velocità di recupero, pur restando molto negativi. Ma sul futuro pesano due incertezze: il riacutizzarsi della pandemia e le conseguenze del fortissimo ricorso alla cassa integrazione.

Troppo pochi lavoratori nel welfare italiano

I numeri sugli occupati in quattro settori chiave come istruzione, sanità, servizi sociali e pubblica amministrazione sono impietosi: l’Italia è al penultimo posto in Europa. Per adeguarsi alla media europea servirebbero 2 milioni di lavoratori in più.

Il lavoro? Si trova alla fiera

Nei Paesi Bassi partecipare alle fiere del lavoro aumenta del 7 per cento le possibilità di trovare un lavoro. Lo evidenzia una delle più importanti ricerche sulle politiche attive del lavoro. Potrebbe rilevarsi un buon modello anche per il nostro paese.

Lotta alla povertà: il coronavirus cambia lo scenario

Lo scarso interesse suscitato dalla pubblicazione dei dati annuali sulla povertà in Italia è eloquente. Evidenzia la necessità di una valutazione delle politiche di contrasto al fenomeno. E rimarca l’esigenza di modificare le risposte nel dopo-pandemia.

Dall’università al lavoro: quel recupero prima della nuova recessione

Effetto coronavirus sulle pensioni

La crisi innescata dal Covid-19 mette in discussione il nostro sistema previdenziale? Buone pensioni dipendono dal buon funzionamento dell’economia e dell’occupazione. Al debito si può ricorrere nel breve periodo, ma poi va garantita la sostenibilità.

Disoccupazione negli Usa ai massimi dalla Grande Depressione

L’effetto dell’emergenza sanitaria sul mercato del lavoro è dirompente. Lo dimostrano i dati di aprile sui disoccupati negli Stati Uniti.

Dati sul lavoro, sembrano assurdi e bisogna saperli leggere

I dati relativi al mercato del lavoro di marzo mostrano una tenuta dell’occupazione, un netto crollo della disoccupazione e un aumento degli inattivi. Ma la difficoltà nel reperire i dati rende queste stime fortemente provvisorie e stranamente in controtendenza rispetto al resto dei paesi europei.

Il Punto

A un mese dalla dichiarazione di pandemia da parte dell’Oms, ripercorriamo le tappe della diffusione del virus che ha cambiato il mondo. Per fronteggiarne l’impatto economico in Italia, il governo ha messo a disposizione delle imprese un bazooka di liquidità intermediato dalle banche. Sufficiente in volume, a patto che funzioni da subito. Intanto qualche errore di gestione operativa ha fatto emergere l’idea di riportare la sanità sotto il governo centrale. Con pro e (vari) contro. L’accordo anti-crisi da 540 miliardi raggiunto dai paesi Ue non basterà. È arrivato il momento che la Bce trovi il modo di monetizzare il nuovo debito.
Bloccati per decreto i licenziamenti, comunque ci sono i primi, drammatici effetti del lockdown sul mercato del lavoro. E così il governo ha esteso la cassa integrazione. Che potrebbe, a certe condizioni, essere cumulata con altri lavori. Ogni paese Ue cerca di aiutare il fragile settore della cultura in questo momento. L’esempio migliore arriva dalla Francia.
Non è semplice capire dove sono stati fatti davveropiù tamponi. Bisogna rapportarli anche alla dimensione dell’epidemia e alle risorse disponibili. Tra le falle della risposta alla pandemia, tragica quella delle residenze per anziani che accolgono 285 mila persone. E sono troppo poche. Non è vero che le donne siano meno contagiabili dal Covid-19 rispetto agli uomini. Le più giovani e attive sul lavoro purtroppo si ammalano anche loro.

Riccardo Calimani, ex-consigliere della Fondazione di Venezia, commenta l’articolo “La crisi sociale e la garanzia delle fondazioni” di Tito Boeri e Luigi Guiso.

Continuano le puntate de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Ci potete ascoltare ogni mercoledì su tutte le app per i podcast e sul nostro sito. Questa settimana: La scuola in quarantena, con Andrea Gavosto.

Mercato del lavoro: la tutela che manca

L’andamento del mercato del lavoro italiano è altalenante e molti impieghi sono di bassa qualità. Si spiega così il senso diffuso di precarietà. La soluzione non è il ripristino di vecchi strumenti, perché non garantiscono una rete di protezione generale.

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