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Cambiamenti climatici: adattarsi è d’obbligo

Le piogge torrenziali sulle città diventano sempre più comuni e intense, così come le ondate di caldo. Accusare i sindaci per i danni risolve poco. È invece necessaria una politica di adattamento ai cambiamenti climatici a tutti i livelli di governo.

Il Punto

Mercoledì conosceremo le decisioni della Federal Reserve in materia di tassi d’interesse. E sono in molti a chiedersi se l’aumento dell’inflazione osservato negli ultimi mesi sia solo un fenomeno transitorio.
Quanto conta avere servizi pubblici efficienti? Uno studio sulle province italiane mostra che l’efficienza del settore pubblico ha un effetto significativo sulla produttività delle imprese, che può aumentare fino al 22%. Nel Pnrr, intanto, la prevista realizzazione di grandi opere non è accompagnata da una valutazione costi-benefici adeguata. Le perplessità sono molte, in particolare dal punto di vista ambientale. Un tema, quello “green”, su cui l’Italia era in ritardo rispetto a molti altri paesi europei già prima dello scoppio della pandemia. Come testimonia un confronto sulle politiche per la transizione energetica.
Interventi personalizzati, attività ricreative e rafforzamento delle competenze: il Piano estate vuole fungere da “ponte” tra questo anno scolastico e il prossimo. Basterà per limitare la perdita d’apprendimento?
Tra i grandi cambiamenti dettati dal Covid, quella che ha coinvolto il mercato televisivo è stata una vera e propria rivoluzione, con il boom dello streaming. La cui prossima frontiera, ora, è lo sport.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

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Dov’è la razionalità di grandi opere di dubbia utilità

Il Pnrr prevede la costruzione di grandi opere senza effettuare nessuna valutazione costi-benefici. Ne derivano decisioni che sollevano forti perplessità, prima di tutto sotto il profilo ambientale. Ma per alcuni potrebbero essere scelte razionali.

Se le politiche per il clima finiscono in secondo piano

Un confronto con gli altri stati europei mostra il ritardo dell’Italia sulle politiche per la transizione energetica nel periodo pre-Covid. Le ragioni possono essere diverse, ma tutto fa ritenere che si tratti di una sottovalutazione della questione.

Dal Pnrr la spinta a una nuova organizzazione dell’università

Rivedere le classi di laurea per renderle più flessibili e ampliare l’offerta formativa in base a criteri multidisciplinari può finalmente contribuire a superare l’atavica parcellizzazione dei saperi. Anche perché ci sono 430 milioni di finanziamenti.

Clima, uno scenario per passare dalle parole ai fatti

Il Green Deal europeo ha avuto un effetto traino su paesi e grandi imprese. Il rischio è che agli annunci non seguano fatti. Ora il rapporto Nze dell’Agenzia internazionale dell’energia ha il merito di mettere tutti davanti alle proprie responsabilità.

I comuni alla sfida del Pnrr

I comuni dovranno gestire ingenti risorse del Pnrr. L’analisi dei progetti finanziati dal Fondo sociale europeo rivela che quelli troppo piccoli e quelli grandi, specie al Sud, hanno difficoltà a spendere i fondi. Servirebbe una struttura di sostegno.

Il Punto

Nonostante l’ottimismo sbandierato dai governi nazionali per l’accordo raggiunto al G7, la strada verso la tassazione delle multinazionali è ancora lunga. E passa da una vera cooperazione internazionale.
Ingenti risorse del Recovery Plan spetteranno ai comuni. Come mostra una ricerca, però, quelli troppo piccoli e quelli troppo grandi hanno spesso difficoltà a spendere i fondi. Servono strutture di sostegno. Nel Pnrr non mancano interventi di semplificazione nell’accesso alle professioni, a cominciare dalla funzione abilitante della laurea. Molto però resta ancora da fare, soprattutto per evitare conflitti d’interesse.
Come cambieranno i “confini d’impresa” dopo la pandemia? Le catene del valore sopravvivranno ma saranno meno globali. È il risultato di una ricerca condotta su oltre 200 aziende lombarde. Se è vero che l’introduzione di robot porta a una progressiva automazione delle attività produttive, è anche vero che poche di queste possono essere eseguite in totale autonomia. Spetta al decisore pubblico e ai protagonisti del sistema industriale indirizzarne gli effetti a beneficio di tutti.
Con l’ordinanza sull’ergastolo ostativo, la Corte Costituzionale ha ribadito che il diritto alla speranza non decade nemmeno con il “fine pena mai”. Ora la palla passa al parlamento.

Al Festival dell’Economia, andato in scena a Trento dal 3 al 6 giugno, si è parlato del ritorno dello stato e del futuro del settore pubblico all’indomani della pandemia. Lavoce.info ha organizzato cinque forum (salute, welfare, mobilità sostenibile, stato imprenditore e infrastrutture digitali) che puoi rivedere qui.

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Il problema delle professioni è l’auto-regolamentazione

Le riforme della regolamentazione delle professioni dovrebbero seguire principi specifici per ogni mercato. Ma tutte dovrebbero abbandonare il presupposto dell’auto-regolamentazione, in particolare nella definizione delle norme di pratica professionale.

Internet, la quarta utility

Le nostre vite in digitale hanno bisogno di infrastrutture efficienti. E di governance adeguate. Lavoro, investimenti, entertainment, fabbrica e ospedali smart, gli oggetti connessi fanno di Internet la quarta utility dopo acqua, elettricità e gas.

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