Aumentano le pubblicazioni e i ricercatori di Economia aziendale. In questo articolo facciamo il punto della situazione di questa area di ricerca nell’università italiana.
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Sul gas russo siamo di fronte a un paradosso: Mosca beneficia economicamente delle conseguenze dell’aggressione all’Ucraina. Non solo perché aumentano i prezzi, ma talvolta anche i volumi, proprio a seguito di decisioni russe. L’unica via di uscita è l’indipendenza energetica. Nella guerra in Ucraina i dati satellitari svolgono un ruolo chiave, perché permettono di smontare le fake news della propaganda e aiutano a comprendere la situazione sul campo. Ma sono dati molto utili anche fuori dal contesto bellico, per migliorare la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche. Misurare l’impatto della ricerca scientifica sulle dinamiche politiche è complesso. Uno studio propone un nuovo approccio, basato su dati raccolti dai media digitali. Per esempio, consente di valutare quanto la ricerca sul cambiamento climatico abbia contribuito a modificare le pratiche in agricoltura. Dopo la pandemia il mercato del lavoro nel nostro paese è in ripresa, ma si allarga il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. E per i lavoratori sovraistruiti è più alto il rischio di rimanere disoccupati, soprattutto se si tratta di giovani e donne impiegati in piccole imprese. I risultati di un lavoro scientifico.
Martedì 17 maggio alle ore 18 nuovo appuntamento con lavoce in 30 minuti. Con Claudio Lucifora discutiamo di come proteggere i salari dall’inflazione. Per partecipare compila questo modulo.
È online il programma del Festival internazionale dell’economia, che si svolgerà a Torino dal 31 maggio al 4 giugno. All’interno del festival, il 1° giugno si terrà il Convegno per i venti anni de lavoce, nata nel 2002. Sarà un’occasione per ricordare Francesco Daveri.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
Attraverso tecniche basate su dati da fonti digitali si può misurare l’impatto della ricerca sulle scelte politiche. Nel caso del cambiamento climatico, l’approccio permette di valutare l’influenza degli studi scientifici sulle politiche agricole.
Per articoli pubblicati e impatto delle pubblicazioni in tutte le discipline, la crescita della produzione scientifica italiana è stata dal 2001 superiore alla media mondiale. Il paradosso è che i risultati non si riflettono sul ranking dei nostri atenei.
Nel Documento di bilancio provvisorio (Draft budgetary plan) inviato a Bruxelles, il governo mette per iscritto gli obiettivi per il 2017-2019. Ci aspetterebbe un domani di conti pubblici in equilibrio e debito in calo marcato. Oggi però i segni di vero miglioramento dei saldi di finanza pubblica sono stentati. Intanto, tra pochi giorni giunge in Parlamento la legge di bilancio. Che ora accorpa anche la vecchia Finanziaria, unificando in un solo quadro entrate e spese dello stato e gli interventi a correzione dei conti. Sotto l’occhio attento di un organo terzo, l’Ufficio parlamentare di bilancio.
In attesa che si arrivi a una sola emissione di dati da parte delle varie fonti statistiche, l’inps registra le cessazioni dei rapporti di lavoro con il loro perché: dal licenziamento alle dimissioni, dalla fine del contratto a termine al decesso. Dal loro esame, incrociato con i dati regionali, escono conferme e sorprese. Tra queste, l’aumento dei cinesi licenziati.
Di solito si valuta quantità e qualità della ricerca scientifica usando il parere degli esperti. Si tratta di un mezzo complesso, costoso e per giunta poco trasparente. In alternativa, la bibliometria (il conto delle citazioni) è uno strumento imperfetto ma costa di meno e arriva a risultati più che accettabili. Come mostra uno studio.
Bisogna cominciare dalla scuola, inserendo economia e finanza tra le materie curricolari, la battaglia contro l’ignoranza diffusa che regna su questi temi nel nostro paese. Anche tra i giovani. Se ne parla da anni ma c’è solo un disegno di legge che vuole introdurre una sperimentazione. Troppo poco.
Il nostro amico e collega Massimo Bordignon è stato nominato membro dello European fiscal board, l’autorità Ue indipendente sulle materie fiscali. Per la durata dell’incarico non interverrà su lavoce.info sui temi di finanza pubblica italiana ed europea. A Massimo gli auguri di buon lavoro da tutta la redazione.
Pur con le scarse risorse destinate alla ricerca, l’Italia si colloca in ottava posizione per produzione scientifica e miglioramenti significativi in diverse aree. Ma potrebbe trattarsi di un fenomeno destinato a esaurirsi. E c’è la necessità di stabilizzare i più bravi fra i giovani ricercatori.