L’Italia è uno dei paesi Ocse che investe meno in istruzione terziaria. Nel 2010 il sistema di finanziamento è stato riformato, introducendo criteri oggettivi nell’assegnazione dei fondi alle università. Da allora i divari regionali si sono acuiti.
Dopo il “bilancio morbido” del 2023, il ministro delle Finanze tedesco annuncia il ritorno a una rigida disciplina fiscale. Le condizioni dell’economia tedesca non sono però molto migliorate. E per rimanere la locomotiva d’Europa servono investimenti.
Il Rapporto Anvur sul Sistema della formazione superiore e della ricerca mette in luce i cambiamenti registrati nell’ultimo decennio nell’università italiana. I più evidenti sono due: l’ampliarsi del divario Nord-Sud e l’affermarsi degli atenei telematici.
Il mondo del Terzo settore è in Italia vivace e variegato. C’è però il rischio concreto che le realtà minori non si iscrivano al Runts, il registro nazionale degli enti. Ne deriverebbero difficoltà a proseguire l’attività che potrebbero minare la loro funzione sociale. La Camera ha dato il primo via libera alla proposta di legge delega per consentire il voto dei fuorisede alle elezioni europee del 2024 e ai referendum. Un primo passo per sanare una situazione spinosa: il confronto internazionale mostra infatti che l’Italia è l’unico grande paese europeo che non garantisce il diritto di voto ai cittadini che lavorano o studiano lontano dal luogo di residenza. Le conseguenze delle dimissioni del governo Rutte nei Paesi Bassi potrebbero ripercuotersi su tutta l’Unione europea. L’analisi dei dati sulle politiche realizzate dal governo olandese fa presagire che la campagna elettorale per il rinnovo del parlamento ruoti intorno a due temi cruciali per l’Europa: il Green Deal e la questione dell’immigrazione. Sorveglianza continua, gestione algoritmica, scarso riconoscimento dei diritti dei creatori di contenuti sono alcuni dei rischi che corrono i lavoratori del metaverso. Per evitare di ripetere gli errori commessi con le piattaforme, bisogna definire subito una regolazione efficace. Nel nostro paese, scuola e impresa sono mondi separati, che non riescono a parlarsi e comprendersi. Così, i giovani italiani escono dalla scuola con scarse competenze e poca capacità di orientarsi nel mercato del lavoro, rendendo più difficile il loro inserimento.
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L’Italia è rimasta l’unico grande paese europeo a non garantire il diritto di voto agli elettori fuorisede. Probabilmente non riusciranno a votare neanche alle elezioni europee del giugno 2024. Eppure, basterebbe approvare una legge di buonsenso.
Il primo ministro dei Paesi Bassi si è dimesso e non si ricandiderà. La campagna elettorale per il voto di novembre potrebbe giocarsi su due temi: Green Deal e accoglienza dei rifugiati. Gli effetti saranno significativi anche per tutta l’Unione.
Il non profit e il Terzo settore rappresentano un terreno fertile per sviluppare partecipazione e impegno nel perseguire obiettivi socialmente rilevanti. Ora l’istituzione del registro degli enti che compongono il settore fa emergere molte contraddizioni.
Scuole e imprese non si parlano e l’orientamento è carente. Così i giovani italiani escono dalla scuola con scarse competenze e poche conoscenze su come funziona il mercato del lavoro. Da qui evidenti difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro.
Prosegue la discussione sul salario minimo e sulle questioni ancora aperte dopo la presentazione della proposta di legge delle forze di opposizione. La pur ampia copertura della contrattazione collettiva non basta più a garantire a tutti i lavoratori una base salariale adeguata. D’altra parte, bisognerebbe rendere più flessibile il sistema, dando alla contrattazione aziendale la possibilità di derogare dal Ccnl. In Italia il numero dei medici è in linea con quello degli altri paesi avanzati. A mancare sono gli infermieri. La problematica situazione attuale è frutto di precedenti scelte miopi e per preservare il futuro del Sistema sanitario nazionale è necessario affidarsi a criteri rigorosi di programmazione sanitaria, capaci di tener conto delle previsioni demografiche e dell’andamento della domanda. Governo e sindacati torneranno presto a incontrarsi per discutere di pensioni, in vista della legge di bilancio 2024. I numeri dicono però che le risorse a disposizione sono molto poche e i margini per garantire più flessibilità in uscita decisamente ristretti. La reintroduzione di vincoli centrali per l’accreditamento dei dottorati di ricerca, avvenuta nel 2013, ha portato a una razionalizzazione del numero di corsi e di iscritti. Lo mostrano i dati del rapporto Anvur sul sistema della formazione superiore e della ricerca.
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