MARTEDì 2 DICEMBRE 2025

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Il Punto

Così come è già successo per alcune grandi aziende italiane, anche le più importanti banche potrebbero pensare di spostare la propria sede all’estero? Non sembra un’ipotesi oggi all’ordine del giorno, ma tra attivismo dei governi, scelte di deregolamentazione Usa e prudenza della Bce, lo scenario potrebbe mutare. Dopo anni, è tornato a crescere il numero dei lavoratori irregolari. Non è una bella notizia, anche perché la riduzione del lavoro nero è un preciso impegno che abbiamo preso con la Commissione europea nell’ambito del Pnrr. A quasi quattro anni dall’invasione russa dell’Ucraina, l’Europa si interroga su come dotarsi di capacità di difesa senza compromettere il proprio modello economico e sociale. È “Il prezzo della guerra”, come ci spiega il libro di Paolo Balduzzi e Andrea Bignami che analizza le conseguenze economiche dei conflitti e di cui pubblichiamo un estratto. Anche in Italia sono state pubblicate le linee guida per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle scuole. I dati però indicano che pochi insegnanti sono formati in maniera specifica, pochi la utilizzano e ancora meno la considerazione effettivamente utile. I danni provocati dal cambiamento climatico non sono gli stessi in tutti i paesi del mondo. Per questo sono utili i rating di rischio climatico, che permettono di identificare le priorità negli investimenti in mitigazione e adattamento.

Domani mercoledì 3 dicembre sarà online la nuova puntata di “Lavoce in mezz’ora”, il format di divulgazione de lavoce.info. Due volte al mese, in mezz’ora, discutiamo con esperti del settore di temi di attualità e di particolare rilevanza per il dibattito pubblico. Lo facciamo in modo più diretto e discorsivo, ma con il rigore d’analisi di sempre. Questa volta, assieme a Donato Masciandaro – professore all’Università Bocconi ed esperto di economia illegale, finanza e supervisione, – parliamo di nuovi sistemi di pagamento, monete digitali, anonimato e del legame con la criminalità.

È online il nuovo contributo de “Lavoce in tre passi”, l’iniziativa de lavoce.info che ha preso avvio il mese scorso. Si tratta di tre articoli su uno stesso argomento – pubblicati in sequenza e scritti dallo stesso autore o gruppo di autori – che accompagnano il lettore lungo un percorso logico e particolareggiato. Perché alcuni temi complessi meritano il giusto spazio di approfondimento, attraverso un’analisi che si sviluppa, appunto, un passo alla volta. La nuova rubrica ha cadenza mensile. Nel secondo appuntamento con “Lavoce in tre passi” Michele Polo ci guida nel complesso mondo dei mercati digitali e nelle problematiche della loro regolamentazione.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

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Se credi nella libera informazione e nella competenza, dona e fai donare il 5 per mille dell’Irpef a lavoce in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Lo si può trovare alla categoria “sostegno enti del terzo settore” (art. 46, comma 1, lettera b). Grazie!

Ringraziamo i lettori che hanno inviato una donazione al nostro sito. Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!

È in edicola e sul web il numero di eco dedicato al lavoro povero. È un tema cruciale per il nostro paese, ma la legge di bilancio per il 2026 lo ignora del tutto. Il numero di novembre di eco propone alcune misure che permetterebbero di ridare valore al lavoro. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese mostra quanta parte della ricchezza che in media un lavoratore produce si ritrova nel suo salario e quanta invece va alle imprese, nel nostro paese e in Europa.

L’impresa di prendere un taxi

Lavoce in mezz’ora è il format di divulgazione di lavoce.info: due volte al mese, in mezz’ora di conversazione, affrontiamo temi centrali per il dibattito pubblico con esperte ed esperti del settore.

In questa puntata parliamo con Andrea Giuricin – economista dei trasporti dell’Università di Milano-Bicocca – di un’anomalia tutta italiana: il mercato dei taxi. Un servizio pubblico scarso e costoso, frenato da vincoli normativi e da decenni di mancate riforme, che limita la mobilità di cittadini e turisti e ostacola l’efficienza complessiva del sistema dei trasporti.

Lavoce.info è un sito di informazione economica che si ispira a tre principi: indipendenza, eccellenza e gratuità. Se, come noi, credi in un’informazione libera e indipendente, puoi sostenerci qui.

Se le banche italiane spostano la sede all’estero

Attivismo dei governi, regolamentazione rigida, tasse di impronta populista, le banche europee, soprattutto quelle italiane, potrebbero avere la tentazione di spostare altrove le attività. Anche perché Usa e Regno Unito vanno verso la deregolamentazione.

L’intelligenza artificiale entra a scuola. Ma come?

Un buon utilizzo dell’IA a scuola non può prescindere dalla formazione degli insegnanti. Per ora i dati ci dicono che le giuste competenze le hanno in pochi, così come pochi la utilizzano e ancora meno la considerano effettivamente utile.

Il prezzo della guerra *

L’Europa vive oggi in un’economia di guerra? Potrà dotarsi di un efficace sistema di difesa senza rinunciare al suo modello di sviluppo economico e sociale? Sono alcune delle domande affrontate in un libro di Balduzzi e Bignami. Ne pubblichiamo un estratto.

Tra paesi emergenti e paesi ricchi un rischio climatico diverso*

Le conseguenze economiche del cambiamento climatico sono molto diverse da paese a paese. I più vulnerabili sono di gran lunga quelli in via di sviluppo. Ma anche per gli stati ricchi ci sono rischi. Il rating climatico può aiutarci a capire quali sono.

Torna a crescere il lavoro nero

Secondo Istat, nel 2023 la percentuale di occupati irregolari ha ripreso a salire. Eppure tra gli obiettivi del Pnrr concordati con la Commissione europea c’è proprio la riduzione del lavoro nero. Il problema sembra interessare poco agli italiani.

Il Punto

La proposta di Quadro finanziario pluriennale 2028-2034 presentata dalla Commissione europea centralizza la gestione dei fondi, marginalizzando il ruolo dei territori e delle regioni, e sposta risorse dalle politiche per la coesione e l’agricoltura alla difesa e sicurezza. C’è così il pericolo di indebolire il progetto comunitario e alimentare l’euroscetticismo. Peraltro, la Commissione Ue ha da poco approvato il Piano strutturale di bilancio di medio termine della Germania, che proprio sui capitoli difesa e investimenti per infrastrutture prevede una spesa che supera i limiti europei. È un precedente che potrebbe aiutare lo sviluppo di tutta l’Unione. L’astensionismo cresce, lo si è visto anche nelle elezioni regionali del 23 e 24 novembre. Rendere obbligatorio il voto servirebbe però a poco: lo dice l’esperienza dei paesi che prevedono la norma e lo confermano i dati sulle schede bianche. Per chi investe in startup e Pmi innovative sono previste detrazioni fiscali. A patto però che nel business plan di quelle imprese siano indicate la exit strategy degli investitori e le successive necessità di capitali di rischio. Si tratta di una norma paradossale per aziende di questo tipo.

Nuova puntata di “Lavoce in mezz’ora”, il format di divulgazione de lavoce.info. Due volte al mese, in mezz’ora, discutiamo con esperti del settore di temi di attualità e di particolare rilevanza per il dibattito pubblico. Lo facciamo in modo più diretto e discorsivo, ma con il rigore d’analisi di sempre. Questa volta, assieme a Andrea Giuricin – economista dei trasporti dell’Università di Milano-Bicocca – parliamo del mercato dei taxi e degli Ncc.

È online il nuovo contributo de “Lavoce in tre passi”, l’iniziativa de lavoce.info che ha preso avvio il mese scorso. Si tratta di tre articoli su uno stesso argomento – pubblicati in sequenza e scritti dallo stesso autore o gruppo di autori – che accompagnano il lettore lungo un percorso logico e particolareggiato. Perché alcuni temi complessi meritano il giusto spazio di approfondimento, attraverso un’analisi che si sviluppa, appunto, un passo alla volta. La nuova rubrica ha cadenza mensile. Nel secondo appuntamento con “Lavoce in tre passi” Michele Polo ci guida nel complesso mondo dei mercati digitali e nelle problematiche della loro regolamentazione.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

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È in edicola e sul web il numero di eco dedicato al lavoro povero. È un tema cruciale per il nostro paese, ma la legge di bilancio per il 2026 lo ignora del tutto. Il numero di novembre di eco propone alcune misure che permetterebbero di ridare valore al lavoro. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese mostra quanta parte della ricchezza che in media un lavoratore produce si ritrova nel suo salario e quanta invece va alle imprese, nel nostro paese e in Europa.

Startup: i discutibili “requisiti fiscali” da inserire nel business plan

Per permettere agli investitori di ottenere le detrazioni fiscali previste, le startup e le Pmi innovative devono descrivere nell’iniziale business-plan le exit strategy e le prevedibili successive necessità di capitali di rischio. È una norma paradossale

Se non voti non vale

L’astensione continua a crescere in Italia. La questione si può risolvere imponendo l’obbligo di voto? L’esperienza degli stati che lo prevedono suggerisce che non è la strada da seguire. Meglio pensare a favorire chi vorrebbe votare e non riesce a farlo.

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