GIOVEDì 21 NOVEMBRE 2024

Lavoce.info

C’è un futuro per la tv generalista?*

La transizione della televisione lineare verso l’online è ormai realtà negli Stati Uniti. In Europa la situazione varia da paese a paese. Se nel Regno Unito il processo è ben avviato, in Spagna e soprattutto in Italia resta centrale la tv tradizionale.

Il Punto

La Corte costituzionale ha riconosciuto l’incostituzionalità di diversi aspetti chiave della legge Calderoli sull’autonomia differenziata, rendendola di fatto inapplicabile. Il Parlamento sarà dunque chiamato a riformulare il testo di legge secondo le linee indicate dalla Consulta. La prima ricaduta della sentenza dovrebbe essere la sospensione delle trattative già avviate dal governo con Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria per il trasferimento delle nove materie definite non-Lep. Anche perché mancano motivazioni adeguate che giustifichino l’eventuale devoluzione. Le regionali di domenica 17 e lunedì 18 novembre segnalano ancora una volta la disaffezione degli elettori verso le urne. La nostra rubrica “La parola ai grafici” analizza il consistente calo di votanti registrato sia in Emilia Romagna sia Umbria. Il sistema di relazioni industriali fondato sul Testo unico sulla rappresentanza sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria nel 2014 rischia di essere smantellato. La sfida arriva dal decreto legislativo di riforma del codice degli appalti, che per la prima volta identifica i criteri della maggiore rappresentatività sindacale. I requisiti indicati ricalcano le caratteristiche del nuovo contratto collettivo intersettoriale per il manifatturiero, che però potrebbe finire per configurare una condotta antisindacale. Un nuovo bando per aumentare il numero di mense scolastiche ha visto una buona partecipazione dei comuni del Sud. È un cambio di rotta positivo, forse favorito dal timore delle amministrazioni di perdere consensi, dopo il clamore suscitato dal mancato utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Pnrr.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”, dedicata in questa occasione alla drastica discesa dei votanti alle elezioni regionali del 17 e 18 novembre in Emilia Romagna e in Umbria.

È in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato alle città: storicamente luogo di emancipazione e libertà, oggi continuano a crescere, fino a diventare talvolta ingovernabili. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza l’andamento dell’urbanizzazione dal 1950 e proiezioni fino al 2050, con le città che attirano sempre più persone a discapito delle campagne.

Gli articoli pubblicati finora su lavoce,info che analizzano e commentano il Piano strutturale di bilancio sono raccolti in un Focus che proponiamo ai nostri lettori:

Continuano a mantenere inalterata la loro attualità due e-book realizzati di recente da lavoce.info. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati su lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.

Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!

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Se credi nella libera informazione e nella competenza, dona e fai donare il 5 per mille dell’Irpef a lavoce in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Lo si può trovare alla categoria “sostegno enti del terzo settore” (art. 46, comma 1, lettera b). Grazie!

Autonomia differenziata: c’è molto da rifare

La decisione della Consulta impone una revisione radicale dell’architettura della legge sulla autonomia differenziata. I rilievi toccano punti cruciali: dall’impossibilità di devolvere intere materie, alla questione dei Lep, al ruolo del Parlamento.

Un colpo di spugna sulle rivendicazioni delle regioni?

I rilievi della Corte costituzionale sulla legge per l’autonomia differenziata segnalano i vizi di una interpretazione del regionalismo che mette al centro rivendicazioni prive di solidi ancoraggi. Bisogna tornare al modello di sussidiarietà.

Manovra a tenaglia sulle relazioni industriali

Una norma del Codice degli appalti identifica i criteri della maggiore rappresentatività sindacale. Sembra fatta apposta per dar forza al nuovo contratto collettivo “multi-manifatturiero”. E mettere in discussione l’intero sistema sindacale interconfederale.

Il Mezzogiorno scopre le mense scolastiche*

Al bando Pnrr del 2021 per le mense scolastiche avevano partecipato pochi comuni meridionali, benché fossero le zone dove più c’era bisogno di incrementare il servizio. Ora, invece, c’è stato un cambiamento di rotta, che ha varie interpretazioni.

Il Punto

La Consulta ha dichiarato parzialmente incostituzionale la legge sull’autonomia differenziata, accogliendo i ricorsi di alcune regioni. Per orientarsi sulla questione può essere utile il nostro e-book “La storia infinita dell’autonomia differenziata”, cheattraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info ripercorre gli ultimi sette anni della vicenda, dal referendum lombardo-veneto fino alla legge Calderoli. La coalizione che ha guidato la Germania dal 2021 si è sciolta e il paese si prepara alle elezioni. Sullo sfondo c’è la crisi del modello economico tedesco, oggi messo in grave difficoltà dalla guerra in Ucraina e dalla competizione cinese, mentre il vincolo costituzionale sul deficit di bilancio diventa un ostacolo agli investimenti. La legge di bilancio rende strutturale il taglio del cuneo fiscale: l’intento è quello di sostenere i bassi salari italiani erosi dall’inflazione. Così però si aggrava il debito pubblico e si tolgono risorse al finanziamento di altri servizi ai cittadini, a partire da sanità e istruzione, per un risultato che si potrebbe ottenere introducendo un salario minimo “ragionevole”, rinunciando a pregiudizi ideologici sulla misura. I servizi alla prima infanzia sono cruciali per favorire la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e la crescita della natalità. Il bonus asilo nido si è dimostrato un aiuto concreto per le famiglie con figli piccoli, come mostrano i dati del Rapporto Inps, e andrebbe potenziato. L’efficacia delle riforme delle pensioni pensate per rendere sostenibile il sistema è stata limitata negli ultimi dieci anni da vari provvedimenti che consentono l’uscita anticipata dal mercato del lavoro. La fotografia di chi ha beneficiato di questi strumenti, proposta dal Rapporto Inps, suggerisce che l’anticipo della pensione dovrebbe essere possibile solo accettando un sistema di calcolo interamente contributivo. Le acquisizioni di aziende da parte di imprese straniere sono viste con sempre maggiore sospetto. Trovare un equilibrio tra la protezione degli interessi nazionali e l’attrazione di investimenti esteri è più semplice dove ci sono istituzioni di buona qualità. La Corte dei conti ha richiamato l’attenzione sui forti ritardi nella costruzione delle infrastrutture per le reti a banda ultralarga nelle zone interne del paese. Ha anche indicato le linee di azione per superarle. Ora è compito del governo attuarle, perché le comunicazioni sono indispensabili per lo sviluppo economico e sociale del paese. 

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

Da domani sarà in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato alle città: storicamente luogo di emancipazione e libertà, oggi continuano a crescere, fino a diventare talvolta ingovernabili. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza l’andamento dell’urbanizzazione dal 1950 e proiezioni fino al 2050, con le città che attirano sempre più persone a discapito delle campagne.

Gli articoli pubblicati finora su lavoce,info che analizzano e commentano il Piano strutturale di bilancio sono raccolti in un Focus che proponiamo ai nostri lettori:

Continuano a mantenere inalterata la loro attualità due e-book realizzati di recente da lavoce.info. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati su lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.

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La locomotiva d’Europa si è fermata

La coalizione semaforo che ha governato la Germania dal 2021 è arrivata al capolinea, minata da dissidi sul vincolo costituzionale sul deficit di bilancio. In attesa delle nuove elezioni, il modello economico tedesco mostra tutti i suoi limiti.

Rinunciare al salario minimo costa caro*

La legge di bilancio rende strutturale il taglio del cuneo fiscale. Il sostegno dei salari bassi sarebbe garantito anche dal salario minimo, che il governo non sembra invece intenzionato a introdurre. Per le imprese non sarebbe un esborso insostenibile.

Bonus asili nido: un aiuto concreto alle famiglie*

Il bonus asilo nido, insieme all’Assegno unico, garantisce un sostegno alle famiglie sulle rette pagate per i servizi alla prima infanzia. La misura andrebbe potenziata, aumentando gli importi riconosciuti e i posti disponibili, soprattutto in alcune aree.

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