La relazione finale della commissione bicamerale d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario affronta varie questioni. A trent’anni dal varo del Testo unico è forse necessaria una strategia di revisione dell’ordinamento del credito e della finanza.
Categoria: Banche e finanza Pagina 8 di 114
Il fallimento di Ftx non ha messo a nudo solo l’assenza di una regolamentazione adeguata. Ha anche posto in discussione tre pilastri fondamentali del sogno delle criptovalute: la decentralizzazione degli scambi e dei controlli e l’assenza dello stato.
Il Tribunale della Ue ha annullato la decisione della Bce di mettere Banca Carige sotto amministrazione straordinaria. Il caso solleva molte domande. La principale è sulle contraddizioni tra norme europee e nazionali all’interno dell’unione bancaria.
Strumento utile per uscire più velocemente dalle recessioni, la moneta a scadenza inciderebbe su legittimi diritti individuali. Spetterebbe dunque a governi e parlamenti decidere se, come e quando utilizzarla nell’interesse dei propri cittadini.
Tre anni di irresistibile ascesa e poi un crollo altrettanto rovinoso: si chiude così la vicenda di Ftx, il mercato delle criptovalute. Lascia vari insegnamenti sui danni causati dall’assenza di regolazione e dai conflitti di interesse della politica.
Gli investitori dovrebbero saper valutare correttamente rischio e rendimento di strategie di investimento alternative. Per questo l’educazione finanziaria è così importante. Il calcolo dei rendimenti di Btp classici e Btp Italia ne è un esempio.
Ben Bernanke, Douglas Diamond e Philip Dybvig hanno ricevuto il premio Nobel «per le loro ricerche sulle banche e le crisi finanziarie». Le loro scoperte hanno garantito soluzioni a problemi emersi a decenni di distanza.
Se escono dall’anonimato e dall’illegalità e se vengono ben regolamentate, le criptovalute possono dare un valido contributo a molte cause. Lo dimostra l’utilizzo che ne fa il governo ucraino per garantire l’afflusso di donazioni nel corso della guerra.
Perché il mercato italiano dei capitali è meno attrattivo di quello di altri paesi europei? È un problema di regole, di imprenditoria poco incline ad aprire il proprio capitale sociale o del sistema paese? Qualche risposta nel Libro verde del Mef.
Per ora, la guerra in Ucraina non ha provocato un terremoto sui mercati finanziari internazionali. Ma è difficile immaginare una rapida soluzione della crisi. E la crescita economica mondiale è destinata a rallentare per le sanzioni e per l’inflazione.