La flat tax è un regime fiscale originariamente pensato per essere semplice. Nella realtà si rivela molto complicato e consente vari calcoli di convenienza fiscale. Senza dimenticare che determina un trattamento fiscale molto differenziato tra lavoratori dipendenti e autonomi.
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Confrontare il cuneo fiscale di dipendenti e autonomi non è semplice perché la struttura delle aliquote contributive è molto variegata. Ma i calcoli mostrano che è la flat tax a produrre una chiara iniquità tra le due tipologie di lavoratori.
Il contenzioso del passato e situazioni di oggettiva difficoltà spingono per una tregua tra fisco e contribuenti. Le misure introdotte con la legge di bilancio riguardano però solo gli autonomi, con una evidente discriminazione dei lavoratori dipendenti.
Gli Stati Uniti hanno varato un pacchetto fiscale di proporzioni inusitate rivolto in primo luogo all’economia verde. Potrebbe avere ripercussioni pesanti per l’industria europea, come dimostrano le reazioni preoccupate di Commissione e singoli stati.
Per bloccare la possibile delocalizzazione in Usa di imprese europee innovative, l’Unione europea mette in conto una possibile revisione delle norme sugli aiuti di stato. Le proposte sono varie: da un nuovo fondo condiviso a nuovi criteri di assegnazione.
Il Superbonus 110 per cento va cambiato. Ma la soluzione ipotizzata dal governo Meloni non entusiasma gli operatori. Si potrebbe invece introdurre un meccanismo che contribuisca a liberare i crediti incagliati, senza alcun aggravio per l’erario.
Il disegno di legge di bilancio 2023 prevede norme che contribuiscono a erodere ulteriormente la base imponibile Irpef e aumentano la complessità e l’iniquità del sistema. La più importante riguarda l’estensione della “flat tax delle partite Iva”.
La rottamazione delle cartelle prevista nella legge di bilancio non porterà alcun aumento di gettito. Ridurrà però l’equità del sistema. È solo il preludio della riforma della riscossione? Per essere efficace dovrebbe contenere due modifiche essenziali.
Il Documento programmatico di bilancio 2023 lascia molto spazio alla variazione di “altre entrate e altri costi” per le coperture, ma, finora, non è chiaro dove andranno recuperate le risorse. Occorrerà essere più chiari per incassare l’approvazione della Commissione.
Con la riforma del Superbonus, cambia il sistema della prova dei mezzi. Da un Isee che tende a penalizzare i possessori di patrimonio, anche se con reddito globalmente modesto, si passerebbe a un indicatore che premia il sommerso. Ma un’alternativa c’è.