Quando aumenta la distanza tra le preferenze dei cittadini e i programmi dei partiti, l’astensione sale. A spiegare il successo dei populisti può essere allora la loro capacità di avvicinarsi di più alle richieste di chi non vota. L’analisi su cinque temi.
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Storicamente i partiti ambientalisti non ottengono grandi consensi elettorali in Italia. A livello locale, però, i sindaci sostenuti da partiti o liste verdi migliorano la raccolta differenziata e tendono a mantenere le promesse di campagna elettorale.
Negli ultimi anni è cresciuta la sfiducia dei cittadini europei verso le istituzioni governative, anche a causa di alti livelli di disuguaglianza economica. Come l’interazione digitale può ridurre la sensazione di distanza tra governanti e governati.
Tra il 2016 e il 2022, la spesa per abitante destinata dai comuni al sociale è aumentata. Ma rispetto alla spesa finale non è cambiata la quota di risorse dedicata al settore dai bilanci comunali. La situazione nel Mezzogiorno è particolarmente critica.
I bacini istituzionali si rivelano molto più piccoli di quelli utilizzati quotidianamente dalla popolazione e dalle imprese. Il riassetto istituzionale dovrebbe riguardare l’intero sistema dei poteri locali, compresa la galassia di società partecipate.
L’ultimo Rapporto sulla finanza pubblica italiana dedica un capitolo all’autonomia differenziata. Una simulazione mostra i limiti del Ddl Calderoli sul finanziamento delle materie devolute. Sarebbe più adeguato uno schema di compartecipazione dinamico.
In cinque articoli la riforma costituzionale del governo cambia radicalmente i rapporti tra elettori, presidente del Consiglio, Presidente della Repubblica e Parlamento. Apre varie problematiche, in particolare con la figura dell’eventuale secondo premier.
Spesso le misure di sostegno non raggiungono tutti i possibili beneficiari per la complessità di richiederle. L’erogazione automatica delle prestazioni permette di garantire l’accesso, indipendentemente dalla situazione economica o sociale dei cittadini.
L’approvazione della riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti aveva suscitato grandi speranze. La legge di bilancio rinvia l’attuazione al 2025. Rimangono così senza risposta dieci milioni di persone tra anziani, familiari e operatori.
La Zes Unica è la principale novità del decreto Sud. Il suo Piano strategico ha la funzione di delineare e attuare la politica industriale e di sviluppo del Mezzogiorno. L’efficacia del progetto dipende da alcune condizioni e azioni di coordinamento.