Il lavoro nero costa ai contribuenti italiani 37 miliardi di euro. Le tasse evase danneggiano lo stato e si traducono in un carico maggiore per chi le imposte le paga. Politiche contro il sommerso possono essere utili anche in un’ottica redistributiva.
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L’aumento delle dimissioni dal lavoro in Italia nel 2021 e 2022 è stato un fenomeno importante, per rapidità e portata. Ma se si allarga l’orizzonte agli anni prima della grande recessione si scopre che le grandi dimissioni non sono un fatto nuovo.
Il governo pensa di ammorbidire alcuni vincoli sull’utilizzo dei contratti a tempo determinato. I risultati di una ricerca suggeriscono che nuove regole, in particolare sulla causale, ne allungherebbero solo la durata, senza creare nuova occupazione.
Arrivano da Egitto e Tunisia molti dei migranti che nel 2021 hanno chiesto asilo in Italia. L’analisi della situazione economica dei due paesi spiega perché. A partire da un rapporto fra occupazione e popolazione in età di lavoro particolarmente basso.
Confrontare il cuneo fiscale di dipendenti e autonomi non è semplice perché la struttura delle aliquote contributive è molto variegata. Ma i calcoli mostrano che è la flat tax a produrre una chiara iniquità tra le due tipologie di lavoratori.
Negli anni Trenta la città di Marienthal fu teatro di una ricerca pionieristica sugli effetti della disoccupazione. Torna ora d’attualità con la sperimentazione di una garanzia di lavoro dai risultati incoraggianti. Una lezione utile anche per l’Italia.
È facile avere visioni molto diverse sul costo del lavoro, ad esempio tra imprenditori e lavoratori. Una pubblicazione dell’Istat permette di approfondirne alcune dimensioni, per settore di attività, ripartizione territoriale e classe dimensionale.
In Italia si legge poco. E ciò potrebbe contribuire a spiegare anche la bassa crescita. Come mostra una ricerca, indici di lettura più alti tendono ad associarsi a migliori capacità di apprendimento, con riflessi positivi sulla partecipazione al lavoro.
La guerra ha devastato la già debole economia ucraina. La perdita di capitale umano è enorme, con milioni di persone costrette a rifugiarsi all’estero o in altre zone del paese. La ricostruzione del mercato del lavoro richiederà quattro assi di intervento.
Le persone che lavorano per le famiglie, per lo più stranieri, sono di gran lunga il gruppo più importante di occupati non regolari. Tra gli impegni del Pnrr c’è la riduzione del lavoro irregolare. Gli interventi per farlo vanno disegnati con attenzione.