Le banche centrali restano riluttanti a controllare i tassi di cambio. Come dimostra l’ultima decisione della Bce. Ma il persistere della trappola della liquidità renderà comunque inevitabile la cooperazione internazionale nella politica monetaria.
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La decisione della Corte europea sul contenzioso Mediaset-Vivendi apre la strada anche in Italia al processo di convergenza tra televisioni e società di telecomunicazioni. Con la prevalenza del videostreaming diventa centrale l’infrastruttura.
I problemi interni della Turchia spingono Erdogan all’attivismo militare in molte zone critiche del Medio Oriente, per riguadagnare popolarità. Ma sarà difficile per la Nato continuare a ritenere la Turchia un alleato fedele da rispettare e proteggere.
L’eccezionalità della situazione determinata dal lockdown rendeva probabili gravi perdite di reddito per autonomi e altre tipologie di lavoratori. Che però avrebbero avuto difficoltà a dimostrarle. Ecco perché il bonus da 600 euro non prevedeva condizioni.
L’analisi dei bilanci trimestrali consente una prima valutazione dell’impatto del Covid-19 sull’economia delle imprese europee. Gli effetti sono molto negativi, in particolare nel secondo trimestre. In tutti i paesi i settori più colpiti sono gli stessi.
Sostituire la didattica in presenza con quella online potrebbe avere effetti negativi sulle competenze degli studenti. Non sembrano nuocere all’apprendimento, invece, le modalità miste. I più penalizzati? Potrebbero essere gli studenti a bassa abilità.
Pur se con molta prudenza, l’Italia ha avviato una revisione della spesa, certificata nella legge di bilancio. L’instabilità politica lascia invece la Spagna ferma alla fase degli annunci. A frenare sui tagli sono spesso i partiti populisti al governo.
A marzo il governo ha lanciato una campagna per promuovere il numero antiviolenza e stalking 1522. Le richieste di aiuto sono rapidamente aumentate. Non nelle aree dove gli stereotipi sono più diffusi e la violenza di genere più accettata.
Buenos Aires annuncia un accordo per la ristrutturazione del debito. Non era scontato, vista la storia creditizia e le gravi difficoltà economiche del paese. È una boccata d’ossigeno per il governo. Che ora però è chiamato a risolvere problemi endemici.
Cambiamenti strutturali dell’economia hanno spinto la Fed ad adottare una nuova strategia di politica monetaria, per non consolidare aspettative di inflazione al ribasso. Le altre banche centrali la seguiranno in questo percorso (ancora) più espansivo?