Indici diversi utilizzati per misurare la povertà in Italia danno risultati contrastanti. Quelli di reddito delineano però un quadro del disagio economico più coerente con l’andamento dell’occupazione e dell’economia, in leggera ripresa da qualche anno.
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Quanti nuovi impianti di recupero sono necessari perché ogni regione possa smaltire i propri rifiuti? E dove vanno localizzati? Le stime del fabbisogno e la situazione nelle diverse regioni, compresi i riflessi sulle tariffe pagate dai cittadini.
Non è il redditometro che limiterà l’evasione fiscale nel nostro paese. Perché gli ostacoli pratici sono insormontabili. Neanche i pagamenti elettronici saranno d’aiuto. È al rapporto tra reddito e patrimonio finanziario e immobiliare che bisogna guardare.
Gli enti territoriali sono responsabili di circa un terzo del totale della spesa pubblica. Dovranno quindi concorrere al raggiungimento degli obiettivi fissati dai piani pluriennali di bilancio. Ma su quali leve potrà agire il governo centrale?
È impossibile fare un confronto sui conti economici delle quattro semifinaliste della Champions League di calcio. Solo il Borussia Dortmund pubblica il suo bilancio, mostrando una gestione solida. Bayern Monaco, Psg e Real Madrid sono più ricche e più opache.
Di fronte a uno sviluppo tecnologico dirompente, la regolamentazione spesso arranca. Una soluzione può arrivare dalle “sandbox normative”: luoghi di sperimentazione delle aziende, in deroga alle norme, ma sotto la supervisione delle autorità di settore.
Il “decreto coesione” contiene una norma che permette di utilizzare l’intelligenza artificiale nell’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Se non sarà depotenziata, potrà portare cambiamenti radicali.
A parte la breve parentesi del programma Philoxenia, finora l’Unione europea si è occupata poco di turismo, per ragioni storiche e per i diversi interessi fra stati. Ma il cambiamento climatico promuove nuove mete e la situazione potrebbe mutare presto.
L’emendamento che spalma su dieci anni le detrazioni comporta una leggera stretta sul Superbonus. Il problema è che si continua a operare in un’ottica anno per anno e non di medio periodo, come invece richiederebbero le nuove regole europee.