Un insegnante italiano guadagna, in media, molto meno di un lavoratore laureato. Il divario non è però uguale per tutti. Chi ha una laurea umanistica ha uno stipendio più alto degli ex colleghi di università . Per i laureati Stem accade il contrario.
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Se tutte le leggi italiane fossero scritte con la stessa chiarezza della Costituzione, il Pil sarebbe più alto di quasi il 5 per cento. È infatti possibile stimare il costo di un quadro normativo poco chiaro, che riduce il potenziale produttivo del paese.

Negli ultimi anni è salito il numero di lavoratori qualificati che rientrano in Italia utilizzando gli incentivi fiscali loro riservati. Sono soprattutto giovani italiani, molto istruiti e con retribuzioni alte. L’impatto strutturale resta però da valutare.

Fiat vende gli autocarri all’indiana Tata. Meglio avere un azionista nuovo che vuole crescere in Europa che uno vecchio e stanco che non investe. Purché il governo non cada nella tentazione di mettersi di traverso. O almeno che lo faccia in punta di piedi.

Il governo ha usato il golden power per bloccare l’operazione lanciata da Unicredit su Banco BPM. Con un motivo del tutto pretestuoso non solo è entrato in partita, ma ha anche commesso una scorrettezza. Proprio quello che un arbitro non dovrebbe mai fare.

Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: i titoli di stato italiani sono davvero diventati più sicuri dei titoli di stato tedeschi?
Benché lontano dai tassi di occupazione europei, il numero di occupati in Italia ha toccato livelli record nel terzo trimestre. Il Pil è però rimasto stabile. La crescita è quindi dovuta solo al lavoro povero? L’analisi dei dati smentisce questa ipotesi.
Per rispettare gli impegni europei sul clima e per affrancarsi dalla dipendenza dalle importazioni, l’Italia ha la necessità di realizzare nuovi impianti di energia rinnovabile. Per farlo non basta sbloccare le autorizzazioni, ma occorre predisporre un piano industriale che migliori le attività di stoccaggio e ammoderni la rete. Appena ci si allontana dalle linee alta velocità , la rete ferroviaria italiana è sempre più lenta, come sanno bene i pendolari. Eppure, anche sulle linee minori non sono mancati gli investimenti e gli ammodernamenti. La causa sembra essere una ricerca, più teorica che reale, della sicurezza assoluta. L’evasione fiscale resta una questione centrale nel nostro paese. E infatti tra le riforme previste dal Pnrr c’è quella dell’amministrazione fiscale. Un elemento essenziale sarà la capacità di incrociare le banche dati fiscali e finanziarie per individuare i possibili evasori, pur rispettando la privacy dei contribuenti. La guerra tra Russia e Ucraina avrà conseguenze sull’economia italiana almeno per i prossimi due anni. Lo dicono gli scenari su ipotesi diverse di durata del conflitto, protrarsi delle sanzioni e delle contro-sanzioni, prezzi di gas e petrolio e livello di incertezza economico-finanziaria globale. Incentivi fiscali e investimenti infrastrutturali sono certo importanti per aumentare la digitalizzazione delle imprese italiane, uno degli obiettivi del Pnrr. Ma vanno affiancati da interventi che migliorino le capacità e le competenze di manager e lavoratori. I risultati di uno studio che mette in evidenza la relazione tra capitale umano e tecnologie. I sindaci ucraini hanno una notevole autonomia politica, grazie a riforme istituzionali appoggiate anche dalla Russia. Mosca pensava infatti di trovare alleati sicuri tra i primi cittadini del Donbass, che invece si sono opposti all’invasione. E sono così diventati ostacoli da rimuovere.
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Quali saranno le conseguenze della guerra in Ucraina per l’economia italiana? Molto dipenderà dalla sua durata, ma alti prezzi di gas, petrolio e altri prodotti incideranno in modo strutturale sulla crescita del Pil almeno per i prossimi due anni.
La pandemia ha riportato in Italia migliaia di persone che continuano a lavorare da remoto per imprese straniere. Il fenomeno non potrà che far bene alla ripresa del paese. Ma bisogna prestare attenzione alle disuguaglianze che potrebbe generare.