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Cara energia

I rincari del gas, legati a dinamiche planetarie, non sono riconducibili di per sé al percorso di transizione energetica. E se si decide di non trasferirli in bolletta, vanno evitate misure di corto respiro e contraddizioni con gli obiettivi di fondo.

C’è del gas nel futuro dell’idrogeno

Il gas e le sue reti di trasporto giocheranno un ruolo chiave nel raggiungere gli obiettivi europei di mitigazione del cambiamento climatico, indicati nella strategia per lo sviluppo dell’idrogeno. E l’Italia può essere al centro della transizione.

Bollette luce e gas: quel “cap” a doppio taglio*

La maggior tutela formale dei consumatori non sempre corrisponde a una tutela sostanziale. A dimostrarlo sono le bollette di luce e gas nel Regno Unito: proprio il tetto ai prezzi ha finito per determinare un aumento per la maggior parte degli utenti.

A tutto gas, ma con nuove infrastrutture

L’incidente al gasdotto in Austria ha risvegliato la discussione sull’approvvigionamento e sul prezzo del gas, considerato la fonte di transizione verso la completa decarbonizzazione. Tanto più in Italia, dove gli è stato assegnato un ruolo chiave.

Il Punto

Un oscuro – e perciò insidioso – emendamento alla legge di bilancio toglie all’Antitrust la competenza sui codici deontologici degli ordini professionali. Se la norma sarà approvata, l’ordine potrà sanzionare un notaio che si azzardasse ad abbassare i prezzi, senza temere l’accusa di collusione. Gli utenti ringraziano. Intanto i risparmiatori – in principio tutelati dalla Costituzione – assistono alle audizioni di controllati e controllori che spiegano le storture del sistema bancario alla Commissione parlamentare d’inchiesta.
L’incidente al gasdotto in Austria ha creato timori per il rischio di scarsità del combustibile più importante per riscaldare e generare elettricità in Italia. Per ridurre il rischio di inverni al freddo e se – come vuole la Strategia energetica nazionale – davvero si va verso la decarbonizzazione, la parola “rigassificatori” dovrà tornare nel vocabolario politico.
Viene prima la rivoluzione russa o la marcia su Roma? Marco Polo o Martin Lutero? Uno studio recente mostra che gli universitari italiani spesso non sanno mettere nel giusto ordine temporale i maggiori eventi e personaggi storici. Tredici anni di studio della storia e non sentirli: sarà forse il metodo d’insegnamento?
Per la gioia dei dietrologi arriva un libro che svela il complotto della Francia contro l’Italia. I transalpini “arraffano” le nostre imprese e Trichet, quando era alla testa della Bce, ha avvantaggiato le “sue” banche e penalizzato le nostre. Teorie che non stanno in piedi alla luce della ragione, ma nemmeno della contabilità.
Due importanti accordi, uno economico e l’altro strategico, tra Ue e Giappone. Quello sul commercio di beni e servizi tra l’altro farà sì che entro dieci anni spariscano i dazi dal 90 per cento dell’export alimentare della Ue. Mentre, alla faccia di Trump, le parti si impegnano a rispettare i trattati su lavoro, ambiente e clima.
Il passante di Genova sarà un regalo ad Autostrade per l’Italia che lo realizzerà investendo (forse) 7,8 miliardi tra il 2020 e il 2028. In cambio dell’investimento e di tariffe tenute basse, la società si vedrà riconoscere un lauto indennizzo di subentro e una proroga della concessione per quattro anni.

Tap, la via del gas per una lunga transizione

Il Tap non riuscirà a risolvere la questione della dipendenza europea dal gas russo. E l’investimento è molto ingente. Ma nella transizione verso un’energia libera da fonti fossili, il gas è necessario. Così come le infrastrutture che lo trasportano.

Il Punto

Si fa presto a dire che gli strumenti chiave per la disciplina europea di bilancio sono il saldo strutturale e il cosiddetto output gap. In realtà si tratta di stime complesse e tutt’altro che univoche, oltre che di regole di quasi impossibile comprensione per un cittadino di media cultura. Entriamo in questo rompicapo. Avvertenza: se non capite, non siete stupidi; forse stupide sono queste regole di Bruxelles.

Quel filo di gas che lega la Russia all’Europa

Dopo l’introduzione della modalità di pagamento anticipato, la sospensione delle forniture di gas russo all’Ucraina è arrivata. Inevitabili quindi le preoccupazioni su possibili interruzioni anche verso i paesi europei. Ma davvero la Russia può, nel medio periodo, fare a meno dell’Europa?

Europa: le elezioni sprecate e l’energia che manca

La campagna elettorale per le Europee ha ignorato temi che saranno di grande rilevanza nei prossimi anni. A cominciare dall’energia e dalla dipendenza dal gas russo. Sullo sfondo, le difficili trattative sul trattato commerciale Usa-UE e l’accordo Russia e Cina.

Ma l’Ucraina non ci lascerà al freddo

Una quota consistente delle importazioni europee di gas naturale russo transita per l’Ucraina e l’inasprirsi delle tensioni tra Kiev e Mosca fa temere la sospensione delle forniture. Tuttavia la possibilità che l’Europa si trovi senza gas è molto lontana.

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