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Una “Comunità di conoscenza e innovazione” per lo sviluppo

L’Italia è un paese geograficamente eterogeneo. I progetti per la crescita nell’ambito del NextEU Fund dovranno perciò valorizzare i motori di sviluppo locale. Il loro disegno può ispirarsi al modello delle Comunità di conoscenza e innovazione.

Buoni investimenti: il sostegno a ricerca e sviluppo delle Pmi

Sovvenzionare le spese delle imprese in ricerca e sviluppo è pratica comune nei paesi Ocse. Quali sono gli effetti che si ottengono? Uno studio sul primo grande programma europeo di finanziamento diretto all’innovazione per le Pmi ne stima l’impatto.

Impresa familiare: dà il meglio di sé quando è piccola*

La proprietà e la gestione familiare incidono sui risultati aziendali. Gli effetti però mutano in modo significativo con la dimensione dell’impresa. Possono essere positivi per gli operatori piccoli, mentre diventano negativi per quelli più grandi.

Se l’imprenditore è straniero l’azienda esporta di più

L’imprenditoria immigrata rappresenta una risorsa per il nostro paese, sotto molteplici aspetti. Le province dove è più alta la presenza di immigrati stranieri esportano di più all’estero e non solo verso i paesi di provenienza dell’imprenditore.

Quando i cervelli fuggono nascono meno imprese*

Molti giovani hanno lasciato l’Italia negli ultimi anni, soprattutto durante la crisi. Quali sono stati gli effetti sull’imprenditorialità? Una ricerca stima quante imprese in meno sono state costituite, in particolare tra quelle ad alta innovazione.

Strategie e tappe della grande corsa all’intelligenza artificiale*

La portata rivoluzionaria dell’intelligenza artificiale in tutti i settori dell’economia le conferisce un’importanza geopolitica strategica. Non a caso il conflitto Usa-Cina sul tema è aspro. Così il diverso approccio europeo può diventare un modello.

Intelligenza artificiale col botto: occhio ai rischi

I rischi legati all’uso o all’abuso dell’intelligenza artificiale richiedono regole e meccanismi di controllo condivisi. In questo dibattito l’Italia deve ritagliarsi un ruolo da protagonista, se vuole governare un cambiamento dalle conseguenze radicali.

Startup act, un primo passo di successo*

Lo Startup act ha avuto un impatto positivo sull’attività delle imprese che ne hanno beneficiato. Si tratta di un primo tassello a cui si devono aggiungere altre misure per rendere l’ecosistema imprenditoriale ancor più favorevole a queste attività.

Non dazi, ma incentivi all’innovazione

Nel 1981 l’amministrazione Reagan rispose alla concorrenza europea e giapponese con sgravi fiscali per la ricerca e sviluppo. Fu una scelta corretta. Il protezionismo riduce gli incentivi a innovazione e crescita, con gravi danni nel lungo periodo.

All’Italia manca l’innovazione al femminile

L’Italia è uno dei paesi in cui le donne partecipano meno allo sviluppo di innovazioni. Si tratta di uno spreco di capitale creativo. Dall’istruzione all’impresa, la promozione delle pari opportunità potrebbe dare benefici anche alla politica industriale.

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