Il Piano per gli asili nido e le scuole dell’infanzia costituisce un investimento strategico per il Pnrr. Dell’attuazione sono incaricati i comuni. Lo stato di avanzamento dei lavori segnala difficoltà che potrebbero non essere recuperate entro giugno 2026.
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Un programma realizzato nelle scuole superiori del Nord Italia indica che si possono costruire atteggiamenti più aperti e inclusivi nei confronti degli stranieri. Smontando stereotipi e pregiudizi, spesso alimentati dal dibattito politico e mediatico.
Non sempre l’alternanza scuola-lavoro, istituita nel 2015, rende più facile l’ingresso nel mercato del lavoro dei neodiplomati. Se le opportunità offerte non sono molto interessanti, aumenta la probabilità che le ragazze si iscrivano all’università.
Durante l’estate si è tornati a parlare di un possibile cambiamento della legge sulla cittadinanza, per concederla a chi è nato in Italia da genitori stranieri o a chi vi ha frequentato un ciclo scolastico. Al centro del meccanismo sarebbe la scuola.
Scuole autonome ispirate ad approcci pedagogici diversi da quelli ministeriali possono migliorare i risultati degli studenti. Ma l’adozione dei modelli alternativi deve essere monitorata da una valutazione sul raggiungimento degli standard fissati.
Il piano mense scolastiche del Pnrr riserva il 57 per cento delle risorse al Sud. Ma non ha dato i risultati sperati. Procedure scelte e difficoltà finanziarie di molti comuni sono le probabili cause del parziale insuccesso. Cosa fare nel prossimo futuro.
Scuole e imprese non si parlano e l’orientamento è carente. Così i giovani italiani escono dalla scuola con scarse competenze e poche conoscenze su come funziona il mercato del lavoro. Da qui evidenti difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro.