I flussi di migranti verso l’Italia non sono né una sorpresa né un’emergenza. Misure di corto respiro non risolvono il problema, che va affrontato in modo complessivo, considerando il nesso fra migrazioni, instabilità politica e sviluppo economico.
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Il 31 gennaio si è spento Luigi Lodovico Pasinetti. I suoi contributi alla teoria del valore, della distribuzione del reddito e dello sviluppo economico sono stati al centro di ampi dibattiti internazionali. Lascia un’eredità non semplice da raccogliere.
Il Piano di ripresa e resilienza deve essere presentato alla Commissione europea entro aprile. Il governo Draghi dovrebbe rimettere mano a quanto previsto per le politiche giovanili nella bozza precedente. Perché il poco che c’è è mal distribuito.
Chiarezza, velocità e competizione sono i fattori che devono caratterizzare gli strumenti di promozione e sostegno ai processi di innovazione delle imprese. La base per definire politiche che incidano sulle dinamiche di crescita e sviluppo del paese.
La commissione Colao ha prodotto una dettagliata serie di raccomandazioni che disegnano una possibile Italia del futuro. Alla politica il compito di selezionare le indicazioni facendo prevalere il buonsenso sulle divisioni ideologiche.
La storia della peste insegna che le pandemie possono avere conseguenze economiche assai rilevanti e persistenti. Che però non possono essere previste a priori. E nell’incertezza su chi ne risentirà di più, la solidarietà è la scelta più razionale.
Grazie a metodologie statistiche rigorose, oggi è possibile verificare in che misura i trasferimenti al Sud abbiamo contribuito a sollevarne le sorti. Il quadro delineato da un pamphlet è sconsolante. Ecco quello di cui c’è bisogno per invertire la rotta.
Gli aiuti allo sviluppo non frenano le migrazioni. Una politica che voglia gestire i flussi e fermare davvero il traffico di vite umane dovrebbe garantire quote certe per entrare a lavorare in Europa e corridoi umanitari per i richiedenti asilo.