Se la cura dei figli è prerogativa delle madri, anche i “costi” della genitorialità sono tutti a loro carico. Con la maternità le lavoratrici italiane subiscono una penalizzazione retributiva e hanno più probabilità di uscire dal mercato del lavoro.
L’Istat ha rivisto le statistiche di contabilità nazionale. Le differenze principali tra vecchi e nuovi numeri riguardano la crescita del Pil e gli investimenti in edilizia. Mentre è confermato il buon andamento della domanda di lavoro, benché con salari bassi. Quanto al miglioramento del rapporto debito-Pil, è dovuto alla risalita dell’inflazione. La vera nota positiva è l’aumento della produttività del lavoro. Otto mesi negativi, culminati nel crollo di agosto: le vendite di auto elettriche in Europa non decollano. La strategia dell’Unione europea che punta a sostituire il parco dei veicoli già in circolazione con modelli elettrici sembra finita in stallo. Bisogna forse affiancarla con un’azione sui carburanti per non rinunciare agli obiettivi di neutralità climatica del settore. Amazon dice addio allo smartworking e riporta tutti i lavoratori in sede. D’altronde, i vantaggi per le aziende del lavoro in remoto non sono chiari, mentre lo sono quelli per i lavoratori. Alcune ragioni fanno tuttavia pensare che una rinuncia completa a questo tipo di flessibilità sia ormai improponibile. Ci sono due incognite che pesano sulle elezioni presidenziali americane: l’affluenza al voto e le scelte degli stati in bilico. Se un alto numero di elettori alle urne può favorire il partito democratico, non va dimenticano che nel 2016 gli americani bianchi della Rust Belt, impoveriti e disillusi, avevano scelto Donald Trump. Riuscirà Kamala Harris a riconquistarli? L’overtourism è un fenomeno circoscritto a zone molto particolari, non coinvolge l’intero paese e neanche tutto il territorio delle stesse città d’arte. È dunque possibile gestirlo, ricorrendo a strumenti di regolazione, come quelli adottati per esempio a Barcellona e Amsterdam.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
È in edicola e sul web il nuovo numero di eco sulle problematiche del sistema scolastico italiano: investire nella scuola è necessario, perché è un investimento sul futuro. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza l’estendersi dei territori europei colpiti dalla siccità e i danni economici che ne derivano.
Sono due gli e-book pubblicati da lavoce.info prima dell’estate, dedicati a due argomenti che non hanno certo perso di attualità. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati di recente su lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.
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La nuova contabilità ci regala qualche miliardo di Pil in più, che arriva soprattutto dalle costruzioni. La nota positiva è il miglioramento dell’andamento della produttività del lavoro. Aumenta la domanda di lavoro, ma la caduta dei salari reali è forte.
In estate c’è stato un crollo delle vendite di auto elettriche in Europa. Così i costruttori rivedono le strategie decise sulla base delle stringenti normative Ue. Una soluzione per rispettare gli obiettivi di decarbonizzazione è agire sui carburanti.
La decisione di Amazon di riportare tutti i dipendenti fisicamente in ufficio riaccende il dibattito sul lavoro in remoto, che in Italia coinvolge pochi lavoratori. Se sono chiari i vantaggi per i dipendenti, i benefici per le aziende sembrano più limitati.
Un sistema elettorale peculiare fa sì che per conquistare la Casa Bianca un candidato debba vincere nei cosiddetti “stati in bilico”. Uno di quelli da conquistare in questa tornata è la Pennsylvania, dove le sirene trumpiane sono particolarmente forti.
Al centro di molte discussioni, l’overtourism non va ridotto a una battaglia tra residenti e lavoratori del settore. Bisogna invece attuare strumenti che permettano di regolare e gestire il fenomeno. Anche perché riguarda zone ben delimitate.
Il taglio dei tassi di interesse di 50 punti base deciso dalla Fed ha superato le aspettative degli analisti. Per capire se la banca centrale americana si avvia sulla strada di una politica espansiva o rimane ancorata su quella restrittiva, bisogna far riferimento al tasso di interesse reale naturale: oggi ci dice che prima di raggiungere una normalizzazione della politica monetaria c’è spazio per ulteriori graduali ribassi. I bambini che in Italia frequentano il nido sono pochi: meno del 35 per cento, ben al di sotto di altri paesi europei. Spesso mancano le strutture per accoglierli, ma sulla scelta delle famiglie influiscono fattori culturali ed economici, che si sommano a una scarsa conoscenza del servizio. I risultati di un’indagine su caratteristiche e ragioni dei genitori che non iscrivono i figli alla scuola per la prima infanzia. Dopo le elezioni-farsa che hanno portato alla riconferma di Nicolas Maduro alla presidenza del Venezuela, il paese sudamericano continua a fare i conti con una crisi istituzionale, sociale ed economica drammatica, nella sostanziale indifferenza degli altri stati dell’area e di quelli occidentali. Da dieci anni nel settore della ristorazione cresce l’impiego di lavoratori extracomunitari. Se sul fronte del tipo di contratti utilizzati non ci sono molte differenze con gli italiani, le discrepanze si allargano nei salari, soprattutto quelli di ingresso. E fanno pensare a possibili discriminazioni in base alla nazionalità.
È in edicola e sul web il nuovo numero di eco sulle problematiche del sistema scolastico italiano: investire nella scuola è necessario, perché è un investimento sul futuro. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza l’estendersi dei territori europei colpiti dalla siccità e i danni economici che ne derivano.
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Sono due gli e-book pubblicati da lavoce.info prima dell’estate, dedicati a due argomenti che non hanno certo perso di attualità. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati di recente su lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.
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Il taglio dei tassi di 50 punti base operato dalla Fed nell’ultima riunione ha sorpreso gli analisti. Il tasso di interesse reale rimane però al di sopra di quello reale naturale. Dunque, nel prossimo futuro possiamo aspettarci nuovi ribassi, ma graduali.
L’Italia è indietro negli obiettivi sui servizi alla prima infanzia. Mancano le strutture, ma incide anche l’idea che il nido non sia una tappa fondamentale per la crescita. Un’indagine su caratteristiche e motivi dei genitori che tengono a casa i figli.