SABATO 26 APRILE 2025

Lavoce.info

2004: il miracolo europeo dell’allargamento*

Nel 2004 dieci nuovi stati entrarono a far parte dell’Ue. In quindici anni il loro Pil pro capite è quasi raddoppiato, senza provocare alcuna conseguenza sui vecchi stati membri. È un dato da considerare in vista di eventuali nuove adesioni.

Il Punto

Sono ancora tante le donne vittime di ricatti sessuali sul lavoro in Italia. E le giovani lavoratrici, che già sono più deboli nel mercato del lavoro, risultano le più colpite. La consapevolezza del problema è notevolmente aumentata, ma resta ancora molto da fare, in particolare sotto il profilo culturale, come confermano i dati di un’indagine Istat. Il Piano estate per le scuole è davvero il successo vantato dal ministro dell’Istruzione e del merito? In realtà, le graduatorie pubblicate dal ministero non permettono né una valutazione precisa sulla partecipazione di istituti e studenti né di capire come è strutturata l’attività all’interno delle scuole. Il Fondo per lo sviluppo e la coesione, che affianca i fondi strutturali europei, finanzia incentivi alle imprese e investimenti pubblici destinati soprattutto al Sud. L’averne affidato la programmazione ad Accordi di coesione fra governo e presidenti di regione non ha risolto i problemi della eccessiva frammentazione e della mancanza di verifiche sull’efficacia degli interventi.

Ad agosto lavoce.info va in vacanza: continueremo però a pubblicare articoli sul sito anche durante la pausa estiva, mentre la prossima newsletter vi verrà inviata il 30 agosto. Buone vacanze a nome di tutta la redazione!

Alla questione della più ampia autonomia regionale abbiamo dedicato un e-book dal titolo “La storia infinita dell’autonomia differenziata”. Attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, l’e-book ripercorre gli ultimi sette anni di storia dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica, per entrare invece nel merito di aspetti costituzionali, problemi, limiti, costi e possibili opportunità legati alla devoluzione di funzioni alle regioni.

“L’inflazione del nostro scontento” è il titolo dell’e-book nel quale abbiamo riunito gli articoli sul tema pubblicati di recente su lavoce.info. La guerra in Ucraina e ancor prima i lockdown decisi durante la pandemia hanno infatti portato a incrementi di prezzi che non si vedevano da quarant’anni. Ne analizziamo gli effetti dirompenti e diversificati sull’economia e sulla vita quotidiana delle persone, in Italia e nel mondo. Nell’e-book ripercorriamo i vari momenti e i diversi aspetti della crescita dei prezzi, dagli effetti scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali. Vogliamo così offrire ai lettori un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

È in edicola e sul web il nuovo numero di eco su economia e criminalità. Le mafie da una parte e l’illegalità diffusa dall’altra distruggono reddito e lavoro e tolgono risorse allo sviluppo del paese: combatterle è dunque un buon investimento. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero mostra gli effetti sull’innovazione di relazioni troppo strette tra imprese e mondo della politica.

Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!

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Fsc, il fratello minore delle politiche di coesione

I fondi di sviluppo e coesione sono la principale misura per la crescita dei territori, in particolare nel Mezzogiorno. Dopo la riforma della governance restano due problemi: eccessiva frammentazione degli interventi e mancanza di meccanismi di verifica.

Scuola: il Piano estate non brilla per trasparenza

Il Piano estate per le scuole ha obiettivi corretti. Ma i dati del ministero non permettono di capire se sia stato o meno un successo. Sembra modesta la partecipazione degli istituti. E forse serve una nuova formula per trovare insegnanti disponibili.

L’eredità del #metoo: molestie e ricatti sessuali sul lavoro

Nel 2022-2023 il 13,5 per cento delle donne che lavorano sono state vittime di molestie sessuali e le più giovani sono le più colpite. Se la situazione è migliorata rispetto al passato, anche recente, resta molto da fare, soprattutto sul piano culturale.

Il Punto

Aumentare il numero dei posti disponibili negli asili nido, soprattutto nel Mezzogiorno, è uno degli obiettivi qualificanti del Piano nazionale di ripresa e resilienza. La sua realizzazione è però ostacolata dall’inerzia di alcuni comuni, che non hanno aderito né ai bandi né agli avvisi del ministero. Per garantire anche nei loro territori il previsto livello di copertura del servizio, la soluzione potrebbe essere il ricorso, da parte del governo, al potere sostitutivo. La legge di bilancio per il 2024 chiede ai comuni un contributo alla finanza pubblica per i prossimi cinque anni. E lo calcola anche in riferimento alle somme ricevute con il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Così si finisce per penalizzare proprio le aree e le amministrazioni che meglio hanno utilizzato le risorse del Pnrr con l’obiettivo di recuperare i ritardi di sviluppo. Nel complesso sistema di regole dell’Eurosistema, le banche centrali nazionali mettono in comune un insieme di spese e profitti attraverso il reddito monetario, che poi la Bce redistribuisce secondo capital key. Ma ciò genera alcuni effetti sorprendenti, compreso il fatto che la Banca d’Italia contribuisce a pagare una parte dei cospicui interessi che le banche tedesche ricevono.

Alla questione della più ampia autonomia regionale abbiamo dedicato un e-book dal titolo “La storia infinita dell’autonomia differenziata”. Attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, l’e-book ripercorre gli ultimi sette anni di storia dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica, per entrare invece nel merito di aspetti costituzionali, problemi, limiti, costi e possibili opportunità legati alla devoluzione di funzioni alle regioni.

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Per i comuni senza asili nido resta solo il potere sostitutivo*

Il passaggio dal bando all’avviso ha convinto vari comuni del Sud a chiedere le risorse per la costruzione di asili nido. Altri continuano a rinunciare, nonostante siano inadempienti rispetto alla quota di copertura. Per loro rimane una sola soluzione.

Condividere costi e profitti nell’Eurosistema non sempre è un affare

Il processo di condivisione e riallocazione di costi e ricavi nell’Eurosistema qualche volta ha effetti sorprendenti. Per esempio, la Banca d’Italia si sobbarca una parte dei cospicui interessi che le banche tedesche ricevono dalla Bundesbank.

La spending review che colpisce il Pnrr

La legge di bilancio 2024 chiede ai comuni un contributo alla finanza pubblica, calcolato anche sulla base dei fondi Pnrr ricevuti. Dopo tante promesse, ne escono penalizzate le amministrazioni che meglio hanno utilizzato il piano di investimenti europei.

Il Punto

Si aprono a Parigi i Giochi della XXXIII Olimpiade. E torna la domanda se dal punto di vista economico sia conveniente organizzare eventi di questo tipo. Dare una risposta non è semplice. Forse, per tener conto dei tanti aspetti della questione, si dovrebbe ricorrere a un’integrazione fra vari metodi di calcolo dei costi e dei benefici: una lezione da tenere a mente in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026. Domenica 28 luglio il Venezuela va alle urne per eleggere il nuovo presidente. Potrebbe essere la fine dell’era Maduro. Il paese soffre infatti di una grave crisi economica e sociale che in un decennio ha ridotto in povertà milioni di venezuelani, spingendo più di 7 milioni di persone a emigrare. In questi dieci anni Nicolás Maduro ha però instaurato un regime autoritario, che riduce al lumicino le speranze che le elezioni presidenziali avviino un cambiamento pacifico e democratico. Il trasporto pubblico locale è già una materia devoluta alle regioni, anche se lo stato continua a finanziare e sussidiare ampiamente il settore. L’attuazione dell’autonomia differenziata potrebbe però rappresentare l’occasione per aumentarne l’efficienza.

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