Dal 2023 le cripto-attività, criptovalute incluse, sono normate in Europa da un regolamento che, seppur flessibile, impone alcuni capisaldi a tutela dei risparmiatori. Ora però spunta una clausola che potrebbe aprire la strada a regole più permissive.
Ridurre il carico fiscale su pensionati e lavoratori dipendenti con reddito medio è possibile. Basta portare la tassazione su donazioni e successioni ai livelli di altri paesi europei. Una semplice modifica delle aliquote darebbe un gettito di 3,5 miliardi.
Il riscaldamento globale causa fenomeni atmosferici che non possiamo più classificare come calamità. Si tratta invece di cambiamenti strutturali, che ci accompagneranno a lungo. Serve dunque un piano di adattamento. Quello dell’Italia ha molte lacune.
Riserva qualche sorpresa la lettura della legge di bilancio. Il confronto con quanto scritto nel Documento programmatico di bilancio, che la anticipava, rivela che la manovra è più consistente del previsto: circa 34,5 miliardi invece di 28,3. Soprattutto, quelli che dovevano essere “interventi sulle entrate” si sono trasformati in gran parte in tagli di spesa. Dalla iniziale tassa sugli “extraprofitti” delle banche si è orapassati a un differimento di deduzioni fiscali. Lungo il percorso, per gli istituti bancari si è modificato il costo del provvedimento, che fra l’altro non pesa in maniera proporzionale su tutti. Mentre per le casse dello stato sembra essersi creata un po’ di confusione tra entrate di cassa ed entrate effettive. La costruzione di nuovi asili nido pubblici, in particolare nei territori più deboli, era uno dei fiori all’occhiello del Pnrr. Ora nel Piano strutturale di bilancio si fissa un obiettivo di copertura regionale del 15 per cento, molto più basso di quello nazionale del 33 per cento per i bambini tra zero e tre anni. Di fatto, le differenze territoriali nella dotazione di nidi potrebbero cristallizzarsi. E le amministrazioni locali potrebbero affidarsi a soluzioni di minor qualità per garantire il Lep sui servizi all’infanzia. Il 5 novembre – tra una settimana esatta – si svolgono negli Stati Uniti le elezioni presidenziali. In una nazione politicamente polarizzata, l’economia continua a essere un fattore cruciale per la scelta degli elettori. I programmi economici di Kamala Harris e Donald Trump disegnano due visioni diverse di America. Hanno però qualcosa in comune: l’indifferenza verso le conseguenze su deficit e debito pubblico delle loro promesse elettorali.
È in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato all’analisi del successo dei populismi in varie parti del mondo, benché i partiti populisti, laddove sono al governo, abbiano causato gravi danni e sofferenze alla popolazione. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza la distanza tra l’età dei parlamentari di vari paesi e quella della popolazione che rappresentano: il distacco più alto si registra negli Stati Uniti.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
Gli articoli pubblicati finora su lavoce,info che analizzano e commentano il Piano strutturale di bilancio sono raccolti in un Focus che proponiamo ai nostri lettori:
Continuano a mantenere inalterata la loro attualità due e-book realizzati di recente da lavoce.info. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati su lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.
Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!
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Il confronto tra quanto indicato nel Documento programmatico di bilancio e quanto scritto nel disegno di legge di bilancio rivela alcune differenze. La manovra è più ampia del previsto. Ma è sulle coperture che i cambiamenti sono particolarmente rilevanti.
Doveva essere una tassa sugli “extraprofitti”, poi è diventato un contributo “volontario”, ora è un differimento di deduzioni fiscali. Alle banche costerà poco più di trecento milioni in sei anni. Raccolti e raccontati dallo stato in maniera fuorviante.
Il Piano strutturale di bilancio prevede per gli asili nido un tasso di copertura regionale di almeno il 15 per cento dei bambini sotto i tre anni, anche attraverso strutture private. Si accetta così che i territori in ritardo non adeguino le infrastrutture.
Il 5 novembre l’America vota per eleggere il nuovo presidente. Nonostante tutto, l’andamento dell’economia continua a essere uno dei fattori che determinano le scelte dei cittadini. Vale allora la pena analizzare i programmi economici dei due candidati.
L’economia delle opportunità di Harris o il Maga di Trump? I programmi economici delineano visioni molto diverse della società americana e del mondo. In comune hanno la sottovalutazione delle conseguenze dell’aumento di deficit e debito pubblico.
I medici hanno proclamato uno sciopero nazionale ed è aspra la polemica tra maggioranza e opposizione sulle risorse che la manovra economica per il 2025 riserva alla sanità. Parlando solo di finanziamenti – e non di come i soldi vengono spesi – si oscura la questione centrale: l’organizzazione della sanità territoriale. Le nostre frontiere restano chiuse per i profughi, mentre l’Italia è più permissiva sull’ingresso di ucraini e lavoratori richiesti dal sistema produttivo. È in questa contraddizione che si inserisce l’accordo con l’Albania, che appare come una forzatura delle regole, alla ricerca di consenso. Il governo Meloni ha celebrato i risultati raggiunti nei suoi primi due anni di vita con un lungo documento pubblicato on line. Contiene molti dati, non sempre precisi o correttamente contestualizzati. Con il calo dell’inflazione e dei tassi di interesse, ci si aspettava una ripresa dei consumi delle famiglie europee, che invece non c’è stata. Probabilmente anche nei prossimi mesi i consumi saliranno lentamente, per effetto di politiche di bilancio restrittive, rallentamento del mercato del lavoro e conseguenze ritardate della stretta monetaria. Acquisire più esperienza educativa e socializzare con altre famiglie aumenta nei genitori di bambini in età prescolare la consapevolezza sul loro ruolo genitoriale. La valutazione di un programma rivolto a famiglie con figli piccoli dimostra l’efficacia e la persistenza nel tempo di iniziative di questo tipo. Il premio Nobel per l’Economia 2024 è stato assegnato a Daron Acemoglu, Simon Johnson e James Robinson. L’originalità del loro contributo sta nell’aver portato politica e storia al centro dell’analisi economica, coniugando rigore e creatività metodologica.
È in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato all’analisi del successo dei populismi in varie parti del mondo, benché i partiti populisti, laddove sono al governo, abbiano causato gravi danni e sofferenze alla popolazione. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza la distanza tra l’età dei parlamentari di vari paesi e quella della popolazione che rappresentano: il distacco più alto si registra negli Stati Uniti.
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