SABATO 17 MAGGIO 2025

Lavoce.info

Il Punto

Con la sospensione dei dazi reciproci, Stati Uniti e Cina hanno compiuto un passo per disinnescare la guerra commerciale. È difficile prevedere se la tregua si trasformerà o meno in un accordo. In ogni caso, da un commercio internazionale fondato su trattati multilaterali si è passati a un sistema dove le grandi economie dettano le regole, usandole come armi di ricatto, mentre i paesi poveri ne subiscono i danni. Chiesto a gran voce dalle case automobilistiche, il rinvio delle multe per i produttori che superano i limiti di emissioni di CO2, deciso nei giorni scorsi dal Parlamento europeo, rischia di rivelarsi un boomerang per il settore. Non solo non migliorerà la qualità dell’aria respirata dai cittadini europei, ma ne risentirà anche la capacità di innovazione dell’industria dell’auto. I passi indietro sul Green Deal non aiutano la competitività, finiscono per ridurla. La costruzione di un mercato unico europeo degli investimenti è diventata ancora più necessaria ora che l’Unione è chiamata a fare ingenti investimenti in molti settori, dalla difesa alle tecnologie. Le risorse per realizzarli, infatti, non possono essere solo pubbliche, i capitali privati sono indispensabili. Gli ostacoli al progetto arrivano dalle resistenze degli stati. D’altra parte, è proprio nei momenti di crisi che l’Unione europea ha saputo prendere le decisioni più coraggiose. Il nostro fact-checking si occupa di un’affermazione fatta in Parlamento dalla presidente del Consiglio, secondo la quale oggi i “titoli di stato italiani vengono considerati più sicuri dei titoli di stato tedeschi”. La fiducia dei mercati nei Btp italiani è cresciuta negli ultimi tempi, ma così formulata la frase indica una scarsa comprensione del concetto di spread.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

Ringraziamo i lettori che hanno inviato una donazione al nostro sito. Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!

Domani, sabato 17 maggio, sarà in edicola e sul web il nuovo numero di eco, dedicato al tema della difesa europea. Se l’Europa non sembra avere altra scelta che imparare a difendersi da sola, anche militarmente, bisogna sgombrare il campo dalle illusioni: spendere di più per la difesa significa diminuire la spesa civile. Occorre dunque farlo bene, evitando sprechi e duplicazioni. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese si analizzano i dati sulla spesa per la difesa dei paesi europei, mettendoli in relazione con la distanza geografica da Mosca.

Una tregua non chiude la guerra di potere tra Usa e Cina

Stati Uniti e Cina cercano di disinnescare la guerra commerciale in corso: hanno annullato alcuni dazi punitivi reciproci e sospeso altri per novanta giorni. Ma cosa significa per il resto del mondo l’accordo tra le due maggiori economie?

Il Mercato unico dei capitali, una sfida tutta politica

Servono risorse adeguate per garantire l’enorme mole di investimenti di cui l’Europa ha bisogno per assicurarsi l’indipendenza in molte aree, dalla difesa alla tecnologia. Ma come costruire un mercato unico dei capitali superando le ritrosie degli stati?

Giorgia Meloni forse non sa cos’è lo spread

Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: i titoli di stato italiani sono davvero diventati più sicuri dei titoli di stato tedeschi?

Il rinvio delle multe rallenta l’innovazione nel settore auto

L’Europarlamento ha alleggerito il sistema di penalità per il superamento dei limiti CO2 previsto per il 2025, come chiesto dai produttori. Certi gli effetti sulle emissioni. Ma la mossa influirà anche sullo sviluppo dell’industria europea dell’auto.

Il Green Deal va sostenuto, per la salute e la competitività

Ridurre le emissioni legate alla mobilità privata è necessario per tutelare la salute dei cittadini. L’obiettivo non è in contrasto con il recupero di competitività dell’industria europea dell’auto. Anzi, potrebbe rafforzare tutta la filiera.

Il Punto

Si moltiplicano gli allarmi per i ritardi nell’attuazione di alcune misure importanti del Pnrr. Se l’ipotesi di allungare la scadenza del Piano oltre giugno 2026 appare sempre più remota, esistono comunque vie di uscita per salvaguardare obiettivi e finanziamenti. D’altra parte, il Piano strutturale di bilancio, concordato con la Commissione, prevede il proseguimento di alcune riforme e interventi del Pnrr: ne potrebbe derivare un allentamento dell’aggiustamento fiscale richiesto all’Italia nei prossimi anni. A fine aprile, Spagna, Portogallo e alcune zone della Francia sono rimaste senza elettricità per molte ore. Le cause di un blackout così lungo ed esteso non sono ancora chiare. Di sicuro, però, complessità e interdipendenza dei sistemi elettrici europei richiedono un coordinamento sempre più stretto tra i gestori delle reti nazionali. Gli sviluppi della tecnologia hanno permesso la “democratizzazione” dello spazio, diventato accessibile a più attori. Ora c’è il timore che il processo sfoci nella creazione di un monopolio, per di più in mano a un privato cittadino. L’Europa ha gli strumenti per evitarlo, a patto che comprenda che lo spazio è un settore strategico per l’economia di oggi e di domani.

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Sabato 17 maggio sarà in edicola e sul web il nuovo numero di eco, dedicato al tema della difesa europea. Se l’Europa non sembra avere altra scelta che imparare a difendersi da sola, anche militarmente, bisogna sgombrare il campo dalle illusioni: spendere di più per la difesa significa diminuire la spesa civile. Occorre dunque farlo bene, evitando sprechi e duplicazioni. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese si analizzano i dati sulla spesa per la difesa dei paesi europei, mettendoli in relazione con la distanza geografica da Mosca.

Pnrr: riusciremo a rispettare tempi e obiettivi?

Si avvicina la scadenza del Pnrr ed è sempre più chiaro che alcune misure non saranno attuate in tempo. Più che una revisione generale del Piano servono modalità e strategie alternative, che permettano di salvaguardare gli obiettivi. Il legame con il Psb.

Perché la Spagna è rimasta al buio

Si possono evitare nuovi blackout come quello che si è verificato nella Penisola iberica? Le reti elettriche europee sono un “sistema di sistemi” molto complesso e interdipendente. Va aumentato il coordinamento, tenendo conto di aspetti tecnici cruciali.

Una costellazione di opportunità sopra di noi

Una mega-costellazione di satelliti che porti ovunque la connettività può colmare il divario digitale che oggi penalizza vaste aree del pianeta. Il problema è che a svilupparla è Elon Musk. Altri, Europa in testa, sono in ritardo sulla space-economy.

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