SABATO 12 APRILE 2025

Lavoce.info

Il Punto

Sono stati dieci giorni di fuoco per le borse di tutto il mondo, con l’altalena di annunci arrivati dalla Casa Bianca. Le vendite massicce di titoli sono state innescate dai dazi, ma si inseriscono in mercati finanziari fortemente indebitati. Si è così avviato un circolo vizioso che può portare a una deflazione di origine finanziaria. Quanto successo dopo il Liberation Day potrebbe però avere conseguenze ancora più profonde, con esiti difficili da prevedere. È infatti il segno di una crisi di sfiducia generalizzata verso tutte le attività denominate in dollari: titoli di stato, azioni, debito privato. Potrebbe perciò segnare un cambiamento epocale: la fine del dollaro come valuta egemone. L’amministrazione americana sostiene anche che l’Europa ha potuto dirottare risorse verso il welfare state grazie alla protezione militare garantita dagli Usa. È una tesi infondata e per capirlo basta fare un confronto tra l’Italia, che appartiene alla Nato dalla fondazione, e la Svezia, che è entrata nell’Alleanza nel 2024. Tim è di nuovo tutta italiana, con Poste italiane quale principale azionista. In un mercato delle telecomunicazioni profondamente cambiato dal tempo della privatizzazione, l’operazione potrebbe dare stabilità finanziaria al gruppo e promuovere interessanti sinergie. Ma restano dubbi sulla capacità di investimento. Una legge appena approvata mette un tetto alla responsabilità patrimoniale dei collegi sindacali. Nelle società per azioni, però, i sindaci non sono i soli con compiti poco retribuiti di mero controllo. Sarebbe stato meglio introdurre una riforma complessiva per tutte le figure della governance societaria. In vista dell’estate, si torna a parlare di imposta di soggiorno. Nel 2024 ha fruttato ai comuni più di un miliardo. Ma andrebbe ridisegnata, per permettere una applicazione coerente su tutto il territorio nazionale, dare più flessibilità alle amministrazioni comunali sulle aliquote e soprattutto aumentare la trasparenza sulla destinazione del gettito.

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Ringraziamo i lettori che hanno inviato una donazione al nostro sito. Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!

È in edicola e sul web il numero di eco dedicato alle discriminazioni e in particolare a quelle di genere: non sono solo profondamente ingiuste, ma ci privano di risorse umane importanti, minano la coesione sociale e peggiorano il benessere di tutti. Eppure, i programmi Dei – diversità, equità, inclusione – sono finiti sotto la scure dell’amministrazione Trump. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di marzo si concentra sul doppio carico di lavoro delle donne: quello retribuito nel mercato del lavoro e quello non retribuito, svolto tra le mura domestiche.

Dai dazi alla crisi finanziaria?

Bisogna intervenire subito per ristabilire la fiducia sui mercati finanziari e fermare il circolo vizioso avviato dai dazi americani. Perché in un’economia basata sulla finanza, gli shock di politica economica si propagano ben oltre il loro ambito iniziale.

Il Liberation Day e le conseguenze sul dollaro

Al contrario di quello che generalmente accade durante le crisi, il dollaro perde valore in questi giorni. Anzi c’è una sfiducia generalizzata verso tutte le attività denominate nella valuta Usa. Segno della fine del dollaro come valuta di riserva?

Tra Poste e Tim un matrimonio con qualche nube

L’ingresso di Poste italiane in Telecom Italia potrebbe produrre interessanti sinergie su pagamenti digitali e servizi finanziari. In un mercato delle telecomunicazioni ridimensionato, vanno eliminate le incertezze che ancora pesano sul futuro della società.

Società di capitali: il tetto è solo per la responsabilità di sindaci

Una nuova legge stabilisce i limiti alla responsabilità patrimoniale per danni dei membri del collegio sindacale delle società. Ma per trovare un equilibrio tra le diverse componenti della governance societaria, servirebbe una riforma più ampia e ambiziosa.

Un’imposta da rimettere in forma

Nel 2024 l’imposta di soggiorno ha portato nelle casse dei comuni più di un miliardo. Ha però vari difetti. Per esempio, non tutti gli enti possono introdurla. Servirebbe più omogeneità nelle regole e più trasparenza sulla destinazione del gettito.

Il welfare europeo non dipende dall’ombrello militare Usa

L’Europa ha sviluppato il suo welfare state grazie alla protezione militare garantita dagli Usa? È una tesi infondata e la Svezia lo dimostra. Il paese è entrato nella Nato nel 2024. Prima ha scelto una spesa di qualità, in campo sociale e nella difesa.

Il Punto

La Commissione europea ribadisce l’intenzione di negoziare con gli Usa in tema di dazi. Intanto, però, prepara le eventuali contromisure. È la strategia giusta? Secondo il gioco falco-colomba, l’Ue dovrebbe rispondere ai comportamenti aggressivi di Trump con atteggiamenti altrettanto aggressivi. Con il rischio però di un avvitamento della guerra commerciale. Tira una brutta aria per la libertà di ricerca nelle università americane, tanto che il 75 per cento degli scienziati che vi lavorano si dichiara pronto a lasciare il paese. L’Europa dovrebbe fare di tutto per accoglierli, per recuperare parte del terreno perduto nella ricerca scientifica d’avanguardia. Anche nel mondo dello streaming c’è una battaglia in corso, quella per conquistare l’attenzione e il tempo del consumatore. L’arrivo della pubblicità sulle piattaforme ha cambiato molte cose e due vecchi rivali – Netflix e YouTube – si ritrovano ora alleati. Il boom del turismo ha conseguenze sull’istruzione dei più giovani. Da un lato, le opportunità di lavoro che il settore crea possono contribuire a sostenere le spese universitarie, dall’altro la facilità di trovare un’occupazione che non richiede alte qualifiche può spingere ad abbandonare gli studi.

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Perché all’Europa conviene mostrarsi falco

Il gioco falco-colomba mostra che per spezzare una guerra commerciale si deve rendere costoso l’atteggiamento aggressivo. Solo quando le conseguenze negative del conflitto appaiono chiare a tutti, si apre la possibilità concreta di accordi collaborativi.

Apriamo le porte agli scienziati in fuga dagli Usa

Il clima creatosi nelle università americane offre all’Europa l’opportunità di recuperare terreno nella ricerca scientifica. Bisogna però creare le condizioni per accogliere i tanti ricercatori che hanno manifestato l’intenzione di lasciare gli Usa.

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