Dai vaccini ai rapporti con la Russia, è stato un Consiglio europeo ricco di temi. Ma per l’Ue l’esame Covid non può ancora dirsi superato: dal debito pubblico all’inflazione, non mancano i pericoli. Tra le questioni affrontate a Bruxelles anche quella spinosa dell’immigrazione. Con l’Europa che, sotto la spinta di Angela Merkel, si appresta a rinnovare il discusso accordo con la Turchia.
Intanto la Commissione sta promuovendo a pieni voti i piani nazionali di ripresa presentati dai diversi stati membri. In tutti un ruolo cruciale è affidato all’istruzione e alla transizione digitale ed ecologica. E, nel valutare gli interventi previsti per contrastare il cambiamento climatico, un indicatore prezioso è il cosiddetto social cost of carbon, ovvero il costo marginale dell’impatto causato dall’emissione di gas serra.
La risposta alla crisi sanitaria ha dimostrato che, di fronte alle emergenze, gli strumenti per accentrare le decisioni non mancano. Anche se continuano a pesare le notevoli asimmetrie tra regioni. Dopo gli effetti sulle famiglie, analizziamo le ricadute della chiusura delle scuole sulla perdita di apprendimenti. A farne le spese soprattutto i figli di genitori non laureati, come dimostra il primo studio in materia condotto in Italia.

Da giovedì 1° luglio sarà limitato solo ad alcuni settori il blocco dei licenziamenti introdotto lo scorso anno per attenuare gli effetti della crisi da Covid. Una misura efficace? Ce lo eravamo chiesti in una puntata del nostro podcast “lavoce in capitolo”.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

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