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Autore: Leonzio Rizzo Pagina 3 di 9

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Si è laureato in Economia all'Università Cattolica di Milano. Ha conseguito il Master in Economics a Louvain-la-Neuve e il dottorato in Economia Politica all'Università Federico II di Napoli. E' stato Marie Curie post-doc fellow alla LSE. Si occupa di temi di economia pubblica e political economy con particolare riguardo alla finanza locale. Ha insegnato all'Università Cattolica di Milano e all'Università di Novara e Ferrara. E' professore ordinario di Scienza delle Finanze presso quest'ultima Università e research affiliate presso l'IEB dell'Università di Barcellona. Ha svolto e svolge attività di consulenza per vari enti pubblici. È stato membro del comitato direttivo della Siep (Società Italiana di Economia Pubblica) per il periodo 2015-2021. È redattore de lavoce.info. @leonziorizzo su Twitter.

Tra cuneo fiscale e fiscal drag i conti non tornano

Il governo ha deciso un taglio del 4 per cento del cuneo fiscale, che si somma a misure precedenti. Lo sgravio permetterebbe di recuperare almeno parte del potere d’acquisto perso dai lavoratori per l’inflazione. Ma c’è da considerare il fiscal drag.

Def e riclassificazione dei crediti d’imposta: che fine hanno fatto i risparmi futuri?*

Dopo la riclassificazione dei crediti di imposta decisa da Eurostat, nei prossimi anni si dovrebbe registrare un miglioramento dell’indebitamento netto della pubblica amministrazione. Ma nel Def appena approvato c’è scarsa trasparenza su questo punto.

Lo stop alla cessione del credito non dipende da Eurostat

Il cambio delle regole contabili europee non è il motivo che ha indotto il governo a bloccare la cessione dei crediti di imposta, perché il costo di quelli già concessi non varia. Lo stop ai crediti futuri potrebbe avvantaggiare i redditi più alti.

Stop a cessione del credito e sconto in fattura: si poteva fare meglio

Le risorse necessarie per finanziare il Superbonus hanno raggiunto livelli insostenibili. Il governo ha perciò cambiato le modalità di fruizione dell’agevolazione, finendo però per favorire i redditi più alti. Erano possibili soluzioni più eque.

Ma come si finanziano i Lep?

Ammesso che si riesca a definirli, come saranno finanziati i Lep per attuare il federalismo differenziato? Oggi probabilmente sulla base della spesa storica. Ma in futuro si prospettano rischi finanziari se si usano solo compartecipazioni differenziate.

Che effetto fanno le misure contro il caro energia

Nel 2022 la spesa energetica delle famiglie italiane è aumentata notevolmente. Il governo ha reagito con misure di sostegno per un valore di molti miliardi. Il problema è che ne hanno beneficiato tutte le famiglie, non solo quelle più in difficoltà.

Attuazione del Pnrr: servono più informazioni sulla spesa

Le spese effettivamente sostenute per l’attuazione del Pnrr sono inferiori alle previsioni. Ma mancano informazioni su quali siano le aree di intervento in difficoltà. Una maggiore trasparenza renderebbe più significativo il dibattito intorno al Piano.

Nella Manovra vanno chiarite le coperture

Il Documento programmatico di bilancio 2023 lascia molto spazio alla variazione di “altre entrate e altri costi” per le coperture, ma, finora, non è chiaro dove andranno recuperate le risorse. Occorrerà essere più chiari per incassare l’approvazione della Commissione.

Alzare il tetto al contante è un errore

Il Governo è intenzionato ad aumentare il limite ai pagamenti in contanti a 5 mila euro. Il tetto al contante non risolve il problema dell’evasione, ma aiuta a contrastarlo. Allentare i limiti sarebbe un errore.

Su chi pesa l’inflazione

L’aumento dei prezzi colpisce soprattutto le famiglie più povere. Le misure adottate dal governo sono riuscite a mitigarne gli effetti in particolare su quelle fasce. I costi per le casse dello stato sono però elevati. Servirebbe un fondo europeo.

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