Le persone più giovani appaiono pronte a preoccuparsi in anticipo dei rischi legati alla non autosufficienza. Istituzioni e organizzazioni devono iniziare a promuovere servizi nuovi che siano più vicini alle necessità delle famiglie di oggi e di domani.
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Un accordo aziendale porta all’apertura di asili nido in ogni sito produttivo di Fincantieri. È un esempio di come buone relazioni sindacali possano sostenere le famiglie di chi lavora e indirettamente incentivare anche la crescita demografica.
Considerare i bambini come cittadini può ridurre considerevolmente la riproduzione della disuguaglianza economica tra generazioni. È il lascito principale della sociologa Sara McLanahan. E per questo vengono varate misure che si basano sui figli, più che sui genitori, come l’assegno unico, appena entrato in vigore in Italia.
Durante la pandemia è aumentato il risparmio delle famiglie. Il fenomeno è legato ad aspetti precauzionali e coinvolge non solo i giovani, ma anche i loro genitori. Politiche di sostegno al reddito possono però stimolare i consumi dei più anziani.
È possibile aumentare il sostegno pubblico alle famiglie con figli senza disincentivare l’offerta di lavoro, soprattutto quella femminile? Alcune simulazioni dicono di sì. Ed è un risultato importante per un paese con tassi di occupazione bassi.
La pandemia ha determinato un forte aumento del risparmio delle famiglie italiane. Chi poteva permetterselo ha risparmiato, anche per fronteggiare eventi inattesi. Acuita da incertezze sanitarie ed economiche, l’attitudine potrebbe persistere nel tempo.
L’assegno unico per le famiglie è stato salutato come una riforma epocale. Ora il “decreto ponte” rischia di ridimensionarne la portata e di farne una replica dell’esistente. Ma c’è tempo per correggere le criticità nel disegno della misura a regime.
Per favorire l’acquisto di una abitazione da parte dei giovani non bastano sconti fiscali che abbassano di poco la rata del mutuo. Occorre un aiuto più consistente, magari come parte di una più ampia politica per la casa, che consideri anche l’affitto.
L’ipotesi di aiutare i giovani ad acquistare la prima casa è certamente lodevole. Ma forse non è una priorità in una economia dove la mobilità, professionale e familiare, è un valore. E dove gli intermediari finanziari offrono già soluzioni interessanti.
Per l’assistenza agli anziani non autosufficienti, il Pnrr di Draghi è assai diverso da quello di Conte. Prevede, infatti, la riforma nazionale attesa da decenni. Era la principale richiesta delle tante associazioni raccolte intorno alla proposta del Network.