L’approvazione della riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti aveva suscitato grandi speranze. La legge di bilancio rinvia l’attuazione al 2025. Rimangono così senza risposta dieci milioni di persone tra anziani, familiari e operatori.
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La Zes Unica è la principale novità del decreto Sud. Il suo Piano strategico ha la funzione di delineare e attuare la politica industriale e di sviluppo del Mezzogiorno. L’efficacia del progetto dipende da alcune condizioni e azioni di coordinamento.
La Corsica è uno dei territori a maggior vocazione indipendentista al mondo. Ora Macron ha annunciato l’intenzione di riconoscere l’autonomia alla regione. Si placheranno così definitivamente le richieste secessioniste e le tensioni socio-politiche?
L’ultima revisione alla Costituzione riguarda il riconoscimento del valore dell’attività sportiva. E mostra come talvolta il lungo e complesso iter di modifica costituzionale sia utilizzato in modo improprio, mentre andrebbe riservato ai principi fondamentali.
La politica non può essere solo l’attività delle aule parlamentari. Bisogna sostenere tutte le forme di associazione e partecipazione dei cittadini, ripensando il finanziamento pubblico. Servono trasparenza e codici di condotta. E una legge sulle lobby.
La Consulta ha bocciato la scelta della Regione Sardegna di aumentare a quattro i possibili mandati consecutivi per i sindaci dei comuni più piccoli. Ma la questione politica resta aperta: ha senso mantenere vincoli, che oltretutto non sono omogenei?
Torna alla ribalta la questione dell’autonomia della Catalogna. Il partito indipendentista della regione, con il suo voto, potrebbe permettere a Pedro Sanchez di formare un nuovo governo. Ma troppe concessioni non sarebbero accettate dal resto del paese.
Sarà difficile formare un governo in Spagna: dalle urne non è uscito un vincitore netto. Sulla carta, si possono costituire varie coalizioni, non sempre praticabili dal punto di vista politico. È dunque probabile il ricorso a nuove elezioni.
La carta prepagata di 385 euro una tantum destinata alle famiglie bisognose ha molti difetti. A partire dalla cifra, davvero esigua. Soprattutto però l’iniziativa soffre di un pregiudizio: l’idea che i poveri non sappiano gestire i soldi che ricevono.