Spesso le misure contro la povertà non riescono a raggiungere le persone che più ne avrebbero bisogno, a causa di situazioni di grave emarginazione. Campagne informative e attività di sensibilizzazione rivolte ai beneficiari possono aiutare.
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La proposta del governo e quella di Caritas hanno in comune l’idea di sostituire il reddito di cittadinanza con due misure. Il loro impianto è tuttavia molto diverso. Le differenze riguardano principalmente il calcolo degli assegni, la continuitá dell’assistenza e la cumulabilitá tra le due misure.
Le due forme di sostegno proposte dalla Caritas in sostituzione del Rdc consentirebbero di superare la confusione tra inserimento lavorativo e tutela di ultima istanza. L’idea é di affiancare ad una misura universale rivolta a tutti i poveri una misura complementare di assistenza alla disoccupazione, un modello che già esiste in molti altri paesi europei.
Conoscere le caratteristiche demografiche, occupazionali e patrimoniali di chi finora ha beneficiato del Rdc è cruciale per l’efficacia della nuova misura di contrasto alla povertà. Il ritratto tracciato dall’Indagine sui bilanci delle famiglie italiane.
I percorsi di attivazione al lavoro previsti con il programma Gol riguarderanno anche gli “occupabili” del Rdc, persone spesso lontane dal mercato del lavoro. Si potrebbero avere gli stessi problemi che hanno portato al fallimento del Work Programme.
I risultati fin qui ottenuti dal Reddito di cittadinanza indicano quali sono i punti critici su cui intervenire. A partire dagli istituti responsabili dell’attivazione al lavoro, che vanno resi più efficienti ed efficaci. Non servono due misure distinte.
Passaggio a due distinte misure, diritto ad un’esistenza dignitosa, migliore capacità di raggiungere i poveri, occupabilità come vicinanza al mercato del lavoro e percorsi d’inclusione realisticamente ambiziosi. Ecco i suggerimenti della Caritas per la riforma del Reddito di Cittadinanza.
Il Reddito di cittadinanza non ha migliorato solo le condizioni economiche del lavoro dei beneficiari. Ha avuto effetti anche sul loro benessere fisico e psicologico, oltre che sulle prospettive future. Lo dicono i dati dell’Indagine Inapp Plus 2021.
Per una famiglia media è possibile comprare casa in una grande città? I risultati di un’analisi su Milano, Bologna, Roma e Napoli fanno emergere un quadro variegato che ribalta molte convinzioni diffuse sui mercati immobiliari più cari d’Italia.
Il nuovo sussidio contro la povertà vedrà una suddivisione tra famiglie di poveri fragili e poveri meno fragili. Per le prime l’importo del contributo potrebbe leggermente aumentare. Ma le previsioni per l’altro gruppo portano l’Italia agli ultimi posti in Europa nel sostegno al reddito.