Il diritto a scegliere invocato dai no-vax ha un prezzo. Compromette il diritto di tutti ad avere un sistema sanitario funzionante. Soprattutto, rischia di riaprire la crisi delle terapie intensive, quelle che fanno la differenza tra vivere e morire.
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Il vaccino anti-Covid non è più sperimentale, ha ottenuto ora una piena approvazione. Lo stato può dunque imporne l’obbligatorietà? La Corte costituzionale si è pronunciata più volte sul tema. E ha delineato i presupposti dell’obbligo vaccinale.
La bozza della legge di bilancio definisce le risorse per la sanità. Ma non affronta tre questioni cruciali: la ristrutturazione della rete ospedaliera da coordinare con i servizi territoriali, la dotazione di personale e il ruolo delle regioni.
Il governo deve decidere come utilizzare gli investimenti previsti dal Pnrr per gli anziani non autosufficienti. È un passaggio determinante in vista di una riforma complessiva. La società civile propone il “Piano nazionale di domiciliarità integrata”.
La pandemia ha svelato la debolezza dell’organizzazione della medicina di base e la mancanza di investimenti. Le case di comunità previste dal Pnrr saranno la soluzione? La legge sulle associazioni di medici già c’è, ma non è mai stata applicata.
Ha fatto discutere la partecipazione attiva di un vicequestore della polizia a una manifestazione contro il green pass. Si sono divise anche le forze politiche, tra chi afferma l’inopportunità dell’iniziativa e chi difende la libertà di pensiero.
Secondo gli ambienti no-vax, il confronto tra ricoveri e decessi di inizio autunno 2021 e quelli nella stessa data del 2020 dimostrerebbe che il vaccino non serve. Ma la comparazione va fatta sull’evoluzione del fenomeno nei due periodi, non sul livello.
La tornata elettorale di settembre 2020 ha prodotto una crescita delle infezioni da Covid-19. Oggi la situazione è diversa, grazie alla campagna vaccinale. Ma il rischio rimane. Forse è il momento di introdurre anche in Italia sistemi di voto alternativi.
Per il decisore pubblico lo scienziato è un consulente prezioso per calibrare il proprio potere, più o meno ascoltato in funzione dei tempi e dei temi. Quello della salute costringe più di altri la politica a tenere conto dell’opinione scientifica.
Quali numeri ci troveremmo di fronte se nessuno si fosse vaccinato? Un semplice controfattuale basato sui dati dei bollettini settimanali fornisce l’ennesima conferma della validità del vaccino nel contrasto della pandemia.