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Argentina di nuovo sull’orlo del fallimento

Per l’ennesima volta, l’Argentina si trova in una crisi economica gravissima. L’alta inflazione impoverisce la popolazione e rende sempre più oneroso il debito pubblico espresso in dollari. Con una serie di interventi il paese prova a evitare il tracollo.

Il Punto

Alla Commissione Affari costituzionali della Camera è in discussione la riforma della legge sulla cittadinanza. Subito ribattezzata “Ius scholae”, permetterebbe a ragazze e ragazzi legalmente residenti nel nostro paese di diventare cittadini italiani dopo aver frequentato un percorso scolastico di almeno cinque anni. L’approvazione della riforma favorirebbe un processo di piena integrazione e sancirebbe il ruolo fondamentale svolto dalla scuola. Il governo è in procinto di varare il documento di programmazione che accompagna il Pnrr per l’assistenza sanitaria territoriale. Il piano ha un valore strategico perché mette a disposizione risorse per investimenti strutturali e tecnologici. Ma non si preoccupa delle conseguenze sulla spesa corrente. Per la quarta volta Viktor Orban trionfa alle elezioni politiche in Ungheria. La vittoria arriva anche grazie a un ridisegno dei collegi elettorali ritagliato a vantaggio del suo partito e in contrasto con la stessa legge elettorale nazionale. Ma il primo ministro ungherese non è certo il solo a utilizzare questa pratica per rafforzare o indebolire determinati gruppi elettorali, tant’è che negli Usa le hanno dato un nome, “gerrymandering”. L’Argentina ha raggiunto un accordo con l’Fmi per la ristrutturazione del suo debito. In cambio, Buenos Aires ha preso impegni di riduzione della spesa in pensioni e in sussidi che difficilmente riuscirà a mantenere, a causa dei problemi cronici del paese e del contesto internazionale. Durante la pandemia, anche in Italia le piccole e medie imprese sono state aiutate con varie misure, in particolare cercando di mantenere aperto l’accesso al credito. I piani per la ripresa, invece, selezionano e riducono le risorse destinate alle Pmi, che tuttavia devono ora affrontare due sfide cruciali: la transizione ecologica e sostenibilità.

Terzo appuntamento con lavoce in 30 minuti: oggi, martedì 12 aprile, alle ore 18 parliamo con Alessia Amighini delle ambiguità della Cina sulla guerra in Ucraina. lavoce in 30 minuti è un’iniziativa che si articola in una serie di incontri in diretta con redattori e collaboratori per discutere dei principali temi di attualità economica. I video degli incontri con Gianmarco Ottaviano su globalizzazione e sanzioni contro la Russia e con Michele Polo sulla dipendenza europea dal gas russo sono disponibili qui e qui.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

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Argentina sempre sul ciglio del baratro

L’accordo con il Fmi per la ristrutturazione del debito è una buona notizia per l’Argentina, che però difficilmente riuscirà a mantenere gli impegni presi. Pesano la cronicità dei problemi, le resistenze politiche e anche il contesto internazionale.

Robert Mundell, un “re” dell’economia

Ci ha lasciati Robert Mundell, il cui modello ha formato intere generazioni di economisti. Sostenitore della moneta unica, ha unito l’analisi rigorosa di finanza internazionale e tassi di cambio con quella del mercato dei beni. Un ricordo della sua eredità.

Il Punto

Sono pesanti le conseguenze della didattica online sulle competenze degli studenti, in particolare quelli a bassa abilità. Decisamente meglio la modalità mista, con un mix di lezioni in presenza e a distanza.
Nel secondo trimestre del 2020 tutte le imprese europee hanno subito perdite rilevanti. Turismo e trasporti i settori più colpiti ovunque, mentre hanno tenuto informazione e commercio al dettaglio. Al di là delle polemiche, il bonus da 600 euro si è rivelata una misura efficace. Inevitabile che non prevedesse condizioni, vista l’eccezionalità del periodo e la difficoltà a dimostrare le perdite di reddito.
Con la campagna di promozione lanciata a marzo dal governo, sono aumentate le chiamate al numero antiviolenza e stalking. Non nelle aree in cui la violenza di genere è più accettata.
Simili sotto molti punti di vista, Italia e Spagna faticano entrambe ad avviare una seria revisione della spesa. L’Italia fa leggermente meglio, complice anche la cronica instabilità spagnola. In difficoltà internamente e quindi proiettato all’attivismo militare per recuperare popolarità, Erdogan è un alleato sempre più scomodo per la Nato e l’Occidente. Rimanendo all’estero, l’accordo per la ristrutturazione del debito rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno per il governo argentino. Che ora però deve risolvere i problemi endemici dell’economia.

Ultime puntate de “Le parole chiave dell’economia”, il podcast de lavoce.info in collaborazione con il Festival di Trento. Questa settimana: Nudging, con Luigi Mittone. Da lunedì: Green economy, con Marzio Galeotti e Alessandro Lanza.

Si è chiuso il concorso di idee “Un settore pubblico acceleratore di sviluppo”, rivolto a tutti gli studenti universitari e di dottorato. Le proposte che ci sono arrivate sono ora in fase di valutazione e l’idea vincitrice sarà premiata nel corso del Festival dell’Economia di Trento.

Nel momento della scomparsa della madre di Tito Boeri, Cini, la redazione si stringe con affetto attorno all’amico e collega.

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Argentina all’ennesima ristrutturazione del debito

Buenos Aires annuncia un accordo per la ristrutturazione del debito. Non era scontato, vista la storia creditizia e le gravi difficoltà economiche del paese. È una boccata d’ossigeno per il governo. Che ora però è chiamato a risolvere problemi endemici.

Il Punto

Un’occasione per ridurre il nostro debito pubblico e riavviare la crescita può presentarsi nel caso in cui il governo Conte 2 (se nasce) si troverà in sintonia con la Commissione Ue guidata da Ursula von der Leyen, il cui programma presenta elementi di convergenza su riforma delle regole europee e ambiente. Chi invece non perde occasione per esibire incoscienza è Boris Johnson che, con espedienti definiti “oltraggiosi per la democrazia”, impedisce l’attività del Parlamento e minaccia nuove elezioni alla vigilia dell’uscita dalla Ue. Con alte probabilità di successo a causa delle divisioni nell’opposizione.
Dopo il luglio più caldo della storia, l’Amazzonia è andata a fuoco e poco prima Siberia, Alaska, Canarie, Groenlandia. Ma nel caso della foresta brasiliana, hanno messo del loro coltivatori e allevatori, protetti dal governo. Con danni ambientali per il resto della Terra. Mentre in Argentina a bruciare è il valore del peso che in pochi giorni si è svalutato del 25 per cento. Per allontanare il default, il governo Macri ha messo controlli sui movimenti di capitale. Ma incombe la vittoria peronista alle elezioni di ottobre.
Il ministro del lavoro Di Maio voleva la fine del lavoro precario. Per questo un anno fa varò il decreto “dignità” di cui oggi si può vedere l’effetto. Vicino allo zero. I dati di dettaglio mostrano l’aumento delle trasformazioni dei contratti in tempo indeterminato e in parallelo il blocco delle nuove assunzioni a termine.
Per voltare pagina sulla politica di Salvini verso gli stranieri, il nuovo governo avrà due strade: una vasta riforma che disciplini l’immigrazione per motivi economici e l’acquisizione della cittadinanza in virtù dello “ius culturae” oppure mettere pezze al problema con misure amministrative a partire dalla legislazione esistente.

Convegno annuale de lavoce.info il 16 settembre a Milano. Save the date!
“Abolire davvero la povertà” è il titolo del convegno annuale de lavoce.info che si svolgerà nel pomeriggio di lunedì 16 settembre all’Università Bocconi di Milano con speaker di eccezione. Sarà un’occasione per vederci di persona, dopo tante interazioni digitali! La prima parte dell’incontro è riservata ai nostri collaboratori e sostenitori più affezionati (quelli che ci hanno finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni). Chi vuole è ancora in tempo per fare una donazione.

Per l’Argentina lo spettro di un nuovo default

Le agenzie di rating hanno declassato i titoli argentini, ma per il momento la situazione sembra diversa dalle crisi del 2001 e 2014. A rendere tutto più difficile c’è il timore che i peronisti possano tornare al potere con le elezioni presidenziali di ottobre.

Il Punto

La privatizzazione delle autostrade e le loro concessioni sono storie di sistemi per far cassa e di generosità verso le società nel fissare le tariffe. Ma nazionalizzarne la gestione come vuole il ministro Di Maio porterebbe – insegna il passato – a grandi carrozzoni pubblici capaci solo di produrre perdite. Più che di una nuova Iri o di una improvvisata assegnazione a Fincantieri della ricostruzione del ponte Morandi, c’è bisogno di una radicale revisione dell’assetto di regolazione delle concessioni stradali.
Mentre le agenzie di rating – facendo il loro mestiere – tengono d’occhio l’Italia, i dati 2017 dicono che le imprese sopravvissute alla Grande crisi presentano più alta redditività, meno debiti finanziari e più capitale proprio. Da qui si parte nel valutare i prossimi risultati economici del “Governo del cambiamento”.
Il sistema Ets (Emission trading scheme) permette alle imprese europee di scambiare diritti di emettere CO2, con l’idea di incentivare lo spostamento dalle fonti di energia inquinanti alle rinnovabili. Per anni è stato un mercato sonnolento. Ora si è risvegliato. Ed è un buon segno.
Sull’Argentina aleggia il rischio di un default come nel 2002. È vero che il paese ne è ancora lontano grazie alle maggiori riserve valutarie, ma l’inflazione è fuori controllo, gli investitori scappano, la politica non riesce a promuovere la crescita. E gli impegni presi a fronte dell’intervento del Fondo monetario non bastano. Tanti anni di Troika hanno portato la Grecia fuori dalla crisi. A un altissimo prezzo per la popolazione. Una lezione da tener da conto anche per l’Italia.

Convegno annuale de lavoce.info il 17 settembre a Milano. Save the date!
I primi 100 giorni di populismo“ è il titolo del convegno annuale de lavoce.info. Si svolgerà la mattina di lunedì 17 settembre a Milano, presso l’Università Bocconi. È un’occasione per vederci di persona, dopo tante interazioni digitali! La prima parte dell’incontro è riservata ai nostri collaboratori e sostenitori più affezionati (quelli che ci hanno finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni. Chi vuole è ancora in tempo per fare la donazione.

L’euro e il principio di autorità

Il principio di autorità non è mai un argomento convincente, ed è stupefacente che venga usato proprio da tanti economisti (che si vantano di essere costituzionalmente dissacratori) nel dibattito sull’euro. Men che meno autorizza a usare i dati in maniera superficiale ed errata.

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