Certificato dall’indagine Pisa, in tutto il mondo si registra un calo dei rendimenti degli studenti. Quanto vi ha contribuito la chiusura delle scuole durante la pandemia? In Italia le più penalizzate dalla Dad sono le aree che già prima erano svantaggiate.
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La Dad nelle università penalizza di più gli studenti del primo anno, meno quelli dei corsi magistrali. E ha conseguenze maggiori sui “procrastinatori” rispetto ai “disciplinati”. Sono effetti da considerare nell’organizzazione della didattica da remoto.
Nel periodo festivo lavoce ha continuato a pubblicare articoli e commenti su vari temi. Vaccini e conseguenze della pandemia restano in primo piano. Per evitare il collasso delle terapie intensive, l’unica soluzione è aumentare il numero dei vaccinati. E infatti il governo, nel suo ultimo decreto, ha esteso l’obbligo vaccinale. Tuttavia, secondo un’indagine, difficilmente la misura riuscirà a portare i no-vax più convinti nei centri vaccinali. Intanto i presidi chiedono la Dad fino al 31 gennaio. Eppure, uno studio mostra che la didattica a distanza riduce gli apprendimenti degli studenti di tutte le classi sociali. In più, una ricerca rende chiaro come il Covid-19 abbia notevoli conseguenze sugli stili di vita e sulla salute mentale dei giovani. Il Superbonus, un provvedimento fortemente voluto dai partiti, favorisce le fasce di reddito più alte. Così come fa un’altra misura contenuta nella legge di bilancio: la revisione delle aliquote Irpef. D’altra parte, benché preoccupati dall’aumento della disuguaglianza, gli italiani rinunciano a chiedere interventi per ridurla, per sfiducia nelle politiche redistributive. Uno strumento per ridurre la riproduzione della disuguaglianza economica tra generazioni sono le politiche come l’assegno unico per i figli che considerano i bambini come cittadini. Nel 2022 si profila un cambiamento nel diritto societario: un disegno di legge detta norme sulla prassi che consente al Cda uscente di proporre ai soci una lista di candidati per il rinnovo. La libertà di impresa applicata agli investimenti nei settori regolati, come fa una sentenza della Corte costituzionale, finisce per favorire i concessionari e ridurre la concorrenza. Contrariamente a quanto spesso si dice, le multinazionali possono favorire la transizione ecologica, a patto che investano in tecnologie verdi.Valutati a mente fredda i risultati del G20 di Roma dimostrano che il multilateralismo può funzionare. Si ritorna a parlare di banconote da un euro: su lavoce ne avevamo discusso vent’anni fa.
Il 29 dicembre è scomparso Francesco Daveri, professore universitario, redattore de lavoce, che ha coordinato dal 2014 al 2020. Abbiamo raccolto qui tutti i messaggi di saluto e ricordo che abbiamo ricevuto. E abbiamo pubblicato due contributi di Fausto Panunzi e Marco Vicinanza, che ne raccontano la figura, umana e professionale.
Sono online i cinque episodi de L’anno che verrà, il nuovo podcast de lavoce che racconta i temi più importanti tra quelli trattati dalla legge di bilancio 2022. Potete ascoltarli sul nostro sito e sulle principali app di podcast.
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La chiusura delle scuole a causa del Covid, pur avendo avuto un impatto molto pesante sui livelli di apprendimento, sembra aver colpito in maniera piuttosto omogenea gli studenti appartenenti a classi sociali diverse. I risultati di uno studio.
Chi si è occupato dei figli in Dad durante la pandemia? Le reti famigliari e, in queste, le donne. Così, però, c’è il rischio di aggravare ancora di più i divari di genere nel mercato del lavoro: i risultati di una nuova indagine. Il ministero dell’Istruzione annuncia una ripresa della sperimentazione sulla scuola superiore in quattro anni. Forse non è una buona idea in tempi di perdita di apprendimenti. La disuguaglianza è percepita come alta nel nostro paese, ma a preoccupare gli italiani è soprattutto la mancanza di uguaglianza di opportunità. Nuovi dati per riflettere. Nella crisi da Covid, gli aiuti di stato alle imprese sono stati ingenti: in una ricerca il calcolo delle aziende e dei posti di lavori salvati dai fallimenti. Con la pubblicazione dei dati definitivi sui posti vacanti nel terzo trimestre, riproponiamo un commento sulla difficoltà di incontro tra domanda e offerta di lavoro. Flessibilità davanti a una situazione ancora incerta: è con questa attitudine che la Bce si prepara ad affrontare il 2022.
È online il quinto episodio de L’anno che verrà, il nuovo podcast de lavoce che racconta i temi più importanti tra quelli trattati dalla legge di bilancio in discussione. Questa settimana, abbiamo parlato delle misure previste per ridurre i divari di genere nel mercato del lavoro con Alessandra Casarico. Potete ascoltarlo sul nostro sito e sulle principali app di podcast.
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Per chi non ha potuto seguire in diretta il Convegno annuale de lavoce del 16 dicembre, le registrazioni dei dibattiti sono disponibili qui, insieme alle slides presentate.
Nel 2022, lavoce vuole essere ancora più vicina ai suoi lettori. Vi chiediamo perciò di compilare questo breve sondaggio, per conoscere la vostra opinione e per capire quali possono essere le iniziative di maggiore interesse nel prossimo futuro.
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La chiusura delle scuole durante la pandemia potrebbe avere conseguenze di lungo periodo sui divari di genere. Disoccupate o in smart working, sono state quasi sempre le donne a occuparsi dei figli in Dad. Anche l’aiuto dei nonni è stato rilevante.
Nel corso della pandemia, le regioni hanno deciso periodi più o meno lunghi di didattica a distanza. Le più penalizzate sono proprio le aree più deboli. Si accentuano così le già forti disparità territoriali nei livelli di apprendimento degli studenti.
In occasione del rientro in classe, lavoce.info ha preparato una newsletter speciale sul tema scuola e istruzione. In questo pagina sono contenuti i sei articoli usciti nella newsletter del 13 settembre e altri contributi sul tema pubblicati nelle settimane precedenti.
In occasione del rientro in classe, lavoce.info esce con una newsletter speciale sul tema scuola e istruzione.
Il governo sembra aver fatto dei passi avanti rispetto al piano di rientro dello scorso anno, ma restano ancora delle questioni irrisolte, come quella delle cattedre vuote e della conseguente discontinuità didattica, che porta a gravi lacune in termini di apprendimento. Il rientro non segna la fine della Dad, che però va migliorata perché diventi uno strumento utile anche dopo la fine dell’emergenza. Il tragitto per andare a scuola è uno dei momenti cruciali per il rischio di contagio, ma garantire un piano nazionale per il trasporto pubblico locale non è semplice come si potrebbe immaginare. La separazione del ministero dell’Istruzione da quello dell’università e della ricerca avvenuta nel 2020 non sembra aver portato particolari benefici, ma ha sicuramente causato ritardi amministrativi che persistono ancora oggi e che hanno pesato in tempo di pandemia.
Ha fatto scalpore l’appello dei professori universitari contro il Green Pass, ma solo il 6 per mille dei docenti ha firmato il documento.
Nella riunione del 9 settembre la presidente Lagarde ha tenuto una conferenza che, più che un cambio di rotta, sembra confermare una tendenza già in atto da tempo all’interno della Bce.
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Le scuole che sono riuscite ad affrontare nel migliore dei modi la Dad “forzata” sono quelle in cui la transizione verso una didattica digitale integrata era già in atto. Servono progettazione, coordinamento e capacità manageriali.