Lavoce.info

Tag: Iva

Come dimezzare l’evasione in tre anni *

Non è vero che l’evasione non si può debellare. Con modifiche legislative mirate e strumenti tecnologici che la rendono più difficile da attuare e più facile da individuare, è possibile ridurla drasticamente. Liberando risorse per una contestuale e rilevante riduzione delle imposte.

Il Punto

Mentre il Governo s’impegna a rafforzare i poteri dell’Autorità nazionale anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, bene che nella lotta al malaffare sia impegnata in prima persona anche l’Autorità antitrust, perché la collusione negli appalti che distorce i meccanismi di mercato si accompagna spesso alla corruzione di dirigenti o amministratori pubblici. Vediamo cosa fa e cosa può fare.

L’Iva? La Pa la paghi allo Stato

L’Iva è una delle imposte più evase. Anche quella su forniture alla pubblica amministrazione. Se l’ente pubblico versasse direttamente l’imposta allo Stato, invece di liquidarla al fornitore assieme al valore della fornitura, si potrebbe recuperare un gettito non indifferente.

Quello che l’Europa non chiede

L’Italia sta attraversando quasi disarmata la crisi economica più grave del dopoguerra. Non può svalutare, avendo come moneta l’euro. Non può “stampare moneta”, come stanno facendo Stati Uniti, Regno Unito e Giappone perché non ha una banca centrale autonoma, avendo delegato alla Bce la gestione della politica monetaria. Non può avere una politica fiscale espansiva perché le regole europee impongono un rapporto deficit/Pil non superiore al 3 per cento e il Fiscal Compact imporrà (almeno in teoria) nei prossimi anni una riduzione del rapporto debito/Pil.

Iva e non più Iva

Aumenterà? Non aumenterà? Slitterà ancora? L’inasprimento dell’Iva dal 21 al 22 per cento è previsto per il 1° ottobre. Ma intorno a questo ulteriore carico fiscale il confronto politico è infuocato. Cerchiamo di capire quali sono gli effetti della tassa sui consumi. Un Dossier con gli interventi sul tema.

Sorpresa: l’aumento dell’Iva colpirebbe di più i ricchi

Per non deprimere ulteriormente i consumi sarebbe giusto evitare l’aumento dell’Iva. Ma non a tutti i costi, suggerisce un’analisi dei dati Istat. Se invece di ridurre la spesa pubblica, si aumentassero ancora le accise, la cancellazione dell’aumento Iva avrebbe indesiderabili effetti regressivi.

La risposta al direttore generale delle finanze

La Nota del Direttore generale delle finanze non può che essere condivisibile anche perché muove verso lo stesso obiettivo che si poneva il nostro contributo: precisare le affermazioni del Ministro dell’Economia e delle Finanze Grilli.

Più evasione quando l’Iva aumenta

Con la legge di stabilità, il Governo prevede per il 2013 l’aumento di un punto percentuale dell’aliquota Iva ordinaria e ridotta. Tuttavia, i dati sembrano indicare che il precedente incremento avvenuto a settembre 2011 non solo non ha contenuto la perdita di gettito dovuta alla recessione, ma l’ha amplificata. Una spiegazione possibile è che si sia registrata una maggiore evasione, motivata presumibilmente proprio dall’aumento dell’aliquota oltreché dalla crisi.

Pagina 7 di 7

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén