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La verità è in crisi?

Lavoce in mezz’ora è il format di divulgazione di lavoce.info: due volte al mese, in mezz’ora di conversazione, affrontiamo temi centrali per il dibattito pubblico con esperte ed esperti.

In questa puntata parliamo con Andrea Prat, professore di economia alla Columbia University, di una domanda cruciale: la verità è in crisi?
La crescita della disinformazione, la perdita di fiducia nei media e la polarizzazione alimentata dai social stanno trasformando il rapporto tra informazione, opinione pubblica e democrazia. Capire queste dinamiche è essenziale per valutare la qualità delle nostre scelte collettive e la salute dei sistemi democratici.

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I paradossi dello sciopero

I termini giuridico-istituzionali e le ragioni di sostanza della vertenza fra il ministro delle Infrastrutture e Cgil-Uil sullo sciopero dei trasporti, nell’ambito dello sciopero generale: la vera questione che si nasconde sotto lo scontro mediatico.

Quando il femminicidio fa notizia aumentano le richieste di aiuto

La copertura mediatica dei femminicidi può indurre le vittime di violenza domestica a cercare aiuto. Uno studio documenta un forte aumento di chiamate al 1522 nella settimana successiva alla notizia nella provincia in cui si è verificato il crimine.

Streaming, la nuova normalità in tv

Il 2020 è stato un anno eccezionale sotto tanti punti di vista. Nel panorama dei media rappresenta uno spartiacque tra il mondo del broadcasting tradizionale e il nuovo mondo della banda larga e dello streaming video. Ora la nuova frontiera è lo sport.

Con il coronavirus sale lo share dei Tg

Durante la prima ondata della pandemia lo share dei Tg nazionali e regionali è aumentato, anche nelle aree meno colpite dal Covid-19. Così i politici locali sono spinti ad attuare politiche restrittive preventive, anche quando il virus è ancora lontano.

Va ora in onda la convergenza*

La decisione della Corte europea sul contenzioso Mediaset-Vivendi apre la strada anche in Italia al processo di convergenza tra televisioni e società di telecomunicazioni. Con la prevalenza del videostreaming diventa centrale l’infrastruttura.

Il Punto

Sia pure a un ritmo rallentato, l’Europa fa segnare un altro segno più. Lo fa anche l’Italia. Che, anzi, riduce il divario di crescita con il resto dell’Eurozona. Intanto, con la Brexit che si avvicina, si sta fermando l’economia britannica. Tra gli opposti estremismi dei tory e del labour, una pattuglia di volonterosi di entrambi i partiti prova a organizzare un referendum anti-Brexit. Dall’esito molto incerto.
“Due pensionati su tre stanno sotto 750 euro al mese”, secondo Luisella Costamagna, editorialista del Fatto Quotidiano. Che confonde i “pensionati” con le “pensioni”, come spiega il fact-checking de lavoce.info.
I nuovi media diventano spesso potenti strumenti contro i regimi autoritari. Lo insegna la storia: tra il 1943 e il ’45 Radio Londra della Bbc diede un aiuto prezioso alla lotta contro i nazi-fascisti. Non tanto nel mobilitare la popolazione quanto nel motivare e coordinare le brigate partigiane disperse sul territorio.
Piccolo miracolo economico in Portogallo. Da un’economia disastrata, in pochi anni un governo di sinistra-estrema sinistra, con un colpo al cerchio della sua base elettorale e uno alla botte dei rigoristi di Francoforte e Bruxelles, ha portato il paese fuori dall’area a rischio. In un punto ben più nevralgico del mondo, i governi di Nord e Sud Corea hanno cominciato a parlarsi. Il dialogo non cancella le enormi differenze di sviluppo tra i paesi collocati sopra e sotto il trentottesimo parallelo.
Se vedrà la luce un governo di coalizione, i dati delle elezioni del 4 marzo – a ben guardare – dicono che Lega e M5s sono alternativi, mentre i secondi appaiono complementari al Pd. E dall’analisi emergono altre interessanti relazioni del voto con occupazione, reddito, istruzione, lavoro autonomo, pensionati.
Uno studio mostra che nel finanziamento della ricerca farmaceutica il settore privato ha acquisito un ruolo di sempre maggiore importanza rispetto al pubblico. Può così accadere che logiche di mercato portino ad abbandonare campi di indagine anche di grande importanza (Alzheimer, Parkinson) per seguirne altri.

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La radio va alla guerra contro i regimi autoritari*

I media – tradizionali o nuovi – possono giocare un ruolo chiave nel coordinare la resistenza contro un regime autoritario. A dimostrarlo sono le trasmissioni di Radio Londra durante la seconda guerra mondiale. Minore invece l’effetto della propaganda.

Quando si fa politica con la cronaca nera

I telegiornali Mediaset danno più spazio dei telegiornali Rai alle notizie di cronaca nera. Lo fanno soprattutto quando è il centrosinistra a governare. E nel 2009 una vera e propria campagna di informazione ha aperto la strada al pacchetto sicurezza.

Alla ricerca della verità sulle fake news

Grazie anche a Donald Trump, il 2017 si annuncia come l’anno delle fake news. Ma bisogna distinguere tra il meccanismo di “distorsione” e quello di “filtro” che i media possono mettere in atto. E le più subdole potrebbero rivelarsi le notizie irrilevanti.

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