Da anni la pubblica amministrazione cerca di diventare più semplice e più efficace, anche attraverso la digitalizzazione. La prima concreta sperimentazione delle sue potenzialità è nel settore degli appalti. Le sperimentazioni della provincia di Trento.
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La nuova versione del decreto legislativo che introduce il concordato preventivo lascia molta discrezionalità all’amministrazione fiscale sulla proposta da formulare al contribuente. L’Agenzia delle entrate dovrà fare uno sforzo di trasparenza sui risultati ottenuti.
È entrata in vigore da poche settimane e dovrà essere recepita entro il giugno 2026 la nuova direttiva europea che impone alle imprese di informare ogni dipendente sulla paga media di coloro che svolgono un lavoro dello stesso livello.
Sotto il profilo della logica attuariale e dell’equità, il sistema retributivo non dovrebbe più esistere. Bisognerebbe disegnare regole previdenziali più omogenee e semplici, capaci di tutelare il patto generazionale alla base del sistema a ripartizione.
L’Unione europea ha definito un quadro normativo per le criptovalute. È un passo avanti, ma potrebbe non bastare per risolvere le disuguaglianze tra investitori nell’accesso alle informazioni utili per distinguere tra investimenti sicuri e rischiosi.
Con il recepimento della direttiva UE “trasparenza” a tutti i lavoratori, compresi quelli con rapporti di lavoro di breve durata o occasionali, dovranno essere chiarite le condizioni di lavoro. Le imprese diffidano di questo provvedimento; ma sarà utile per rafforzare la posizione dei lavoratori non standard, atipici e precari.
Lunedì gli studenti torneranno in classe in tutta Italia, anche se non ancora al 100%: è sicuramente una buona notizia. Ma si è fatto abbastanza per garantire una riapertura in totale sicurezza? Le ripercussioni negative delle chiusure prolungate non si limitano all’apprendimento ma investono lo sviluppo emotivo e relazionale dei più giovani. Il cui benessere psicologico va riportato al centro.
Come velocizzare e rendere più flessibili gli appalti pubblici? Riducendo il numero dei centri decisionali e ripensando la cornice normativa. Tre mosse per andare incontro alla semplificazione. Perché il Pnrr non sia l’ennesima occasione sprecata, serve migliorare la qualità delle istituzioni. In particolare al Sud, per ridurre il divario con il resto del paese e garantire così uno sviluppo omogeneo.
Nonostante sia previsto dalla legge, in molti comuni il principio di trasparenza non è rispettato: i siti web spesso sono carenti e i cittadini faticano a ottenere risposte. Cosa manca per renderlo effettivo. Trasparenza che è essenziale anche per i cosiddetti fattori Esg (sostenibilità a livello ambientale, sociale e di governance), sempre più centrali nelle decisioni degli investitori istituzionali. Ma non privi di rischi.
Per contrastare il lavoro povero non basta fissare un salario minimo, perché il fenomeno non riguarda solo i dipendenti. Serve una strategia multidimensionale, che prenda in considerazioni tutte le categorie di lavoratori.
Il ddl Zan, che da giorni infiamma il dibattito politico, si propone di contrastare e prevenire la discriminazione per motivi legati al genere, all’orientamento sessuale e alla disabilità. Cosa prevede nel concreto?
Prosegue la terza stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Ci potete ascoltare sul nostro sito o su tutte le app di podcast. Ogni venerdì un nuovo episodio. Nel settimo, “Brexit, un vantaggio in tempi di Covid?”, sono ospiti Gianni De Fraja e Gianmarco Ottaviano.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
In molti comuni il principio di trasparenza non è esercitabile. Sui siti web mancano le informazioni necessarie per presentare la richiesta di accesso oppure le istanze non ricevono risposta. Le misure organizzative da adottare per renderlo effettivo.
Il deficit di trasparenza nella gestione della pandemia influisce negativamente sulla fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Lo confermano le pronunce del Tar del Lazio sulle mascherine chirurgiche a scuola e sul piano nazionale di emergenza.
L’introduzione di indici di performance nei servizi pubblici potrebbe innescare un circolo virtuoso e favorire una cittadinanza consapevole. Una proposta che ha lo scopo di migliorare trasparenza ed efficienza nella Pa e rilanciare lo sviluppo del paese.