GIOVEDì 28 AGOSTO 2025

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Il Punto

Il decreto Lavoro del 1° maggio ha riformato il Reddito di cittadinanza, sostituendolo con due nuovi strumenti. L’Assegno di inclusione non è tuttavia una misura universale, ma categoriale, che associa l’occupabilità all’età. Mentre il Supporto per la formazione ha caratteristiche che non sembrano renderlo adatto a contrastare la povertà. Sempre attraverso il decreto Lavoro, il governo ha varato un taglio del 4 per cento del cuneo fiscale, in vigore da luglio a dicembre 2023. Dovrebbe permettere ai lavoratori di recuperare parte del potere di acquisto perso con il rialzo dell’inflazione. Ma il fiscal drag rischia di annullarne i vantaggi. I profitti delle banche italiane hanno raggiunto livelli che non si vedevano da tempo. Alcuni elementi fanno pensare però che la situazione possa cambiare presto e suggeriscono prudenza sia nel proporre tassazioni straordinarie sia nella distribuzione di dividendi e bonus. Quando le scuole sono chiuse, per vacanze estive o lockdown, studenti e studentesse rischiano di dimenticare, almeno in parte, quello che hanno imparato. Programmi basati su attività di gruppo e tutoring personalizzati possono ridurre le perdite di apprendimento. I risultati di una sperimentazione.

“Ripensare la globalizzazione” è il tema scelto quest’anno dal Festival Internazionale dell’Economia, che si terrà a Torino dal 1° al 4 giugno. Lavoce.info parteciperà al Festival con tre Forum su imprese globali, energia e nuovo patto di stabilità europeo.

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Un Supporto per la formazione non è un sostegno contro la povertà

Istituito con la riforma del Reddito di cittadinanza, il Supporto per la formazione e il lavoro è molto diverso dagli assegni sociali per il lavoro in vigore in otto paesi Ue. Le sue caratteristiche lo rendono ben poco adatto a contrastare la povertà.

A scuola d’estate si impara meglio

Programmi svolti durante i mesi estivi e basati su attività di gruppo, giochi e tutoring personalizzati possono essere una risposta alle perdite di apprendimento, in particolare per gli studenti più fragili. I risultati di una sperimentazione.

Non è tutto profitto bancario quel che luccica

Si dice spesso le banche italiane attraversano una congiuntura particolarmente favorevole. È però probabile è che nei prossimi mesi i profitti si riducano. Meglio quindi evitare tasse straordinarie, ma anche la distribuzione di alti dividendi e bonus.

Due misure al posto di una: come cambia il sostegno contro la povertà

L’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro sono le due nuove misure istituite per sostituire il Reddito di cittadinanza. Cosa cambia e quali sono gli effetti nel contrasto alla povertà? Quali sono le possibili alternative?

Tra cuneo fiscale e fiscal drag i conti non tornano

Il governo ha deciso un taglio del 4 per cento del cuneo fiscale, che si somma a misure precedenti. Lo sgravio permetterebbe di recuperare almeno parte del potere d’acquisto perso dai lavoratori per l’inflazione. Ma c’è da considerare il fiscal drag.

Il Punto

Chiamato in causa per il fallimento di alcune banche americane, l’aumento dei tassi di interesse deciso dalle banche centrali per contrastare l’inflazione non ha solo effetti negativi sui sistemi bancari. In Italia, ad esempio, con l’incremento dei tassi sono cresciuti i profitti delle banche, mentre per il momento non suscita preoccupazioni l’alto numero di titoli di stato nei loro portafogli. Prosegue l’analisi e il dibattito sul nuovo Patto di stabilità: avremo davvero un percorso di risanamento ritagliato su misura per i singoli stati membri? Dalla proposta della Commissione non sembra emergere un maggior grado di libertà dei governi nazionali sulle politiche di bilancio. In nome dell’economia circolare, il regolamento sugli imballaggi proposto dalla Commissione europea prevede norme via via più complesse e stringenti. Forse sarebbe meglio fissare un target di riduzione da ottenere entro il 2040 e lasciare liberi i paesi di scegliere come raggiungerlo. I dati pubblicati dal ministero dell’Economia sui redditi del 2021 dicono che non c’è stato un loro crollo durante la pandemia, nonostante il Pil sia caduto del 10 per cento nello stesso periodo. Domenica 21 maggio la Grecia va al voto in un clima di instabilità politica. L’economia del paese non è più una “sorvegliata speciale” dell’Europa, ma non per questo le condizioni di vita dei greci sono migliorate di molto.

“Ripensare la globalizzazione” è il tema scelto quest’anno dal Festival Internazionale dell’Economia, che si terrà a Torino dal 1° al 4 giugno (qui il programma completo). Lavoce.info parteciperà al Festival con tre Forum su imprese globali, energia e nuovo patto di stabilità europeo.

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Grecia al voto tra risultati incoraggianti e problemi irrisolti

Il 21 maggio la Grecia elegge il nuovo Parlamento. Il paese si è lentamente ripreso dall’austerity e ha ottenuto buoni risultati economici negli ultimi due anni. Ma le condizioni di vita dei greci non sembrano aver fatto grossi passi avanti.

Il rischio di un Patto ancora più rigido

La “traiettoria tecnica” di aggiustamento indicata a ciascun paese dalla Commissione europea si basa sull’analisi di sostenibilità del debito. È la novità principale della proposta di riforma del Patto di Stabilità, ma ne determina anche la fragilità e la rischiosità.

Davvero l’aumento dei tassi di interesse fa male alle banche?

L’aumento dei tassi di interesse ha fatto danni ad alcune banche americane, ma non è così per tutte. Le italiane, per esempio, ne hanno tratto profitto, aumentando il margine di interesse, mentre le perdite sui titoli sono in buona parte solo potenziali.

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