Nell’analizzare i dati del Rapporto Inps sui salari, il primo interrogativo riguarda il recupero dall’inflazione, che si avvicina per le retribuzioni effettive più basse. L’incremento dei contratti collettivi nazionali e le possibili conseguenze.

Pur con tutti i suoi difetti, la politica europea di coesione è stata preziosa nel finanziare progetti innovativi e contrastare le disparità. Il bilancio 2028-2034 segue un approccio meno regionalizzato di distribuzione delle risorse. Con più di un rischio.
Unicredit ha ritirato l’offerta pubblica di scambio con BancoBpm. L’operazione è fallita per l’intervento del governo, che ha usato il golden power. In questo modo, però, quello che dovrebbe essere l’arbitro che detta le regole è entrato direttamente in gioco, commettendo per giunta qualche scorrettezza. Usa, Cina e Eurozona hanno approcci molto diversi al tema delle valute digitali, che riflettono strategie e priorità diverse. La Bce è soprattutto attenta a non destabilizzare il sistema bancario, Pechino vuole contrastare il dominio delle applicazioni di pagamento private, negli Stati Uniti il dollaro digitale potrebbe fare concorrenza pure alle criptovalute. L’età della pensione è legata alla aspettativa di vita, che tende ad allungarsi. La revisione biennale dei requisiti anagrafici è tuttavia un passaggio sempre accompagnato da richieste di eccezioni e sospensioni. Il prossimo round è nel 2027, quando l’aumento di tre mesi dell’età di accesso alla pensione creerà un certo numero di “esodati” e il governo si troverà davanti a un bivio: proteggere solo chi è prossimo all’uscita dal lavoro o garantire l’equità tra generazioni.
Dopo “Le voci de lavoce”, ha preso il via un’altra delle novità introdotte per rendere sempre più fruibili i nostri contenuti: “Lavoce in mezz’ora”. Si tratta di un nuovo format di divulgazione de lavoce.info: Due volte al mese, in mezz’ora, discutiamo di temi di attualità e di particolare rilevanza per il dibattito pubblico con esperti del settore. Lo facciamo in modo più diretto e discorsivo, ma con il rigore d’analisi di sempre. La prima puntata de “Lavoce in mezz’ora” si occupa dell’argomento oggi al centro delle preoccupazioni: le conseguenze della deglobalizzazione. A rispondere alle domande è Italo Colantone.
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È in edicola e sul web il nuovo numero di eco: nella stagione delle vacanze e dei viaggi è dedicato alle problematiche dei trasporti. A partire dalla congestione, un fenomeno pervasivo che aumenta l’inquinamento e rallenta l’attività produttiva. Per affrontarlo le istituzioni pubbliche pensano alle grandi infrastrutture, mentre sarebbe di gran lunga più utile investire in manutenzione e trasporto pubblico locale. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese si occupa del numero – in sensibile crescita – delle interruzioni sulle linee ferroviarie con conseguenze sul traffico merci.

Il governo ha usato il golden power per bloccare l’operazione lanciata da Unicredit su Banco BPM. Con un motivo del tutto pretestuoso non solo è entrato in partita, ma ha anche commesso una scorrettezza. Proprio quello che un arbitro non dovrebbe mai fare.

Le valute digitali non sono semplicemente la versione smaterializzata del contante, ma introducono un nuovo tipo di moneta, che potrebbe far concorrenza a quella bancaria. Le tre grandi aree economiche – Usa, Cina e Eurozona – perseguono strategie diverse.

In Italia l’età pensionabile è collegata all’aspettativa di vita. Nel 2027 scatta un aumento di tre mesi dei requisiti di pensionamento. Il governo sceglierà ancora di proteggere chi è vicino alla pensione scaricando l’onere sulle generazioni più giovani?
Il rapporto annuale dell’Inps, appena presentato, è una fonte di informazioni molto ricca. Di particolare interesse il capitolo dedicato al sistema previdenziale: con una spesa che oggi supera i 350 miliardi di euro e una popolazione che invecchia, mantenere l’equilibrio dei conti è più che mai necessario. Si invoca spesso la semplificazione degli oneri amministrativi per le piccole aziende. Uno studio sulla riforma che permetteva alle microaziende di presentare il bilancio senza la “nota informativa”, cioè senza le notizie non finanziarie sulle strategie aziendali, non ha prodotto risparmi sui costi. Ha invece ridotto la trasparenza e con essa alcune opportunità di crescita delle imprese. All’Unione bancaria manca ancora un pilastro: un sistema europeo di tutela dei depositi. Il progetto si scontra con le titubanze degli stati membri, ma nella comunicazione sulla Savings and investments Union la Commissione ha ribadito il suo impegno in proposito. La vecchia proposta del 2015 andrebbe però ripensata dalle fondamenta: il rapporto Draghi offre suggerimenti ambiziosi.
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È in edicola e sul web il nuovo numero di eco: nella stagione delle vacanze e dei viaggi è dedicato alle problematiche dei trasporti. A partire dalla congestione, un fenomeno pervasivo che aumenta l’inquinamento e rallenta l’attività produttiva. Per affrontarlo le istituzioni pubbliche pensano alle grandi infrastrutture, mentre sarebbe di gran lunga più utile investire in manutenzione e trasporto pubblico locale. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese si occupa del numero – in sensibile crescita – delle interruzioni sulle linee ferroviarie con conseguenze sul traffico merci.

Qual è lo stato del sistema pensionistico italiano? Un quadro accurato lo traccia il rapporto annuale dell’Inps. La spesa totale è di oltre 350 miliardi di euro. Con una popolazione che invecchia, meglio astenersi da nuovi interventi di sapore elettorale.

Una riforma del 2016 permetteva alle microimprese di presentare un bilancio senza “nota integrativa”. L’intento era la semplificazione. Ma la riduzione della trasparenza ha avuto conseguenze inaspettate, compresa la perdita di opportunità di crescita.