Per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, l’Istat ha pubblicato un nuovo report, realizzato in collaborazione con il Dipartimento delle Pari opportunità. Utilizza dati ricavati dalle chiamate al 1522, il numero di pubblica utilità antiviolenza e stalking, offrendo così un quadro tempestivamente aggiornato del fenomeno. Il focus del report del 2024 è sui servizi e le caratteristiche organizzative dei centri antiviolenza. Può essere considerato una forma di violenza anche negare l’accesso a diritti come l’aborto. In alcune regioni e province italiane, specialmente al Sud, il numero di medici obiettori di coscienza supera l’80 per cento e in qualche caso arriva al 100 per cento. Chi vuole ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza è così costretta a spostarsi in altre zone. In occasione della giornata del 25 novembre, anche la nostra rubrica “La parola ai grafici” si è occupata del tema, con un’analisi dei numeri relativi alla violenza contro le donne in Italia e in Europa. Unicredit vuole acquisire Banco-Bpm, irritando il governo italiano e senza neanche offrire agli azionisti della banca target un premio ragionevole. L’operazione sembra una rivincita sul probabile fallimento di quella in terra tedesca su Commerzbank, ma ha una sua logica, per le possibili sinergie tra i due istituti. Potrebbe quindi andare in porto, anche se a un prezzo più alto di quello proposto. Da quasi un anno l’Assegno di inclusione ha sostituito il Reddito di cittadinanza. Mostra le stesse difficoltà del sostegno precedente nel raggiungere le famiglie in povertà assoluta, che si trovano in prevalenza al Nord e vedono un’alta quota di stranieri, mentre l’Adi beneficia soprattutto nuclei familiari del Sud composti da italiani. L’assegno di inclusione, poi, non è una misura universale ed esclude in partenza le famiglie in povertà che non hanno tra i componenti figli minorenni, anziani o invalidi. La legge delega per la riforma fiscale prevede per le imprese l’applicazione di un’aliquota ridotta dell’Ires sugli utili accantonati finalizzati a investimenti qualificati e aumenti di occupazione. Nello stesso tempo, è stata abolito l’Ace, l’aiuto alla crescita economica. A conti fatti le aziende appaiono penalizzate dal cambiamento, anche per la difficoltà di dare piena attuazione alla delega.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”, dedicata questa volta all’analisi dei dati relativi alla violenza contro le donne in Italia e in Europa: il numero di omicidi volontari con una donna come vittima, dove avvengono, quanti sono stati commessi da partner o ex e altro ancora.
È in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato alle città: storicamente luogo di emancipazione e libertà, oggi continuano a crescere, fino a diventare talvolta ingovernabili. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza l’andamento dell’urbanizzazione dal 1950 e proiezioni fino al 2050, con le città che attirano sempre più persone a discapito delle campagne.
Gli articoli pubblicati finora su lavoce,info che analizzano e commentano il Piano strutturale di bilancio sono raccolti in un Focus che proponiamo ai nostri lettori:
Continuano a mantenere inalterata la loro attualità due e-book realizzati di recente da lavoce.info. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati su lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.
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