Lavoce.info

Autore: Desk Pagina 1 di 192

Il desk de lavoce.info è composto da ragazzi e ragazze che si occupano della gestione operativa del sito internet e dei social network e delle attività redazionali e di assistenza alla ricerca. Inoltre, sono curati dal desk il podcast e le rubriche del fact checking, de "La parola ai grafici" e de "La parola ai numeri".

Il Punto

Dalle statistiche dell’Unione europea arrivano segnali di una possibile ripresa dell’evasione dell’Iva. È un campanello d’allarme a cui difficilmente potranno rispondere i provvedimenti adottati dal governo per l’attuazione della delega fiscale: ci sono sì le norme sulla riforma dell’analisi del rischio e della riscossione, ma anche molte forme di condono. La legge di bilancio cancella il fondo espressamente dedicato al contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo. Risorse e competenze passano ora a un nuovo fondo unico per le dipendenze patologiche. Il danno alla salute pubblica che ne deriva non è neanche compensato da un beneficio per le casse dello stato. È in stallo la liberalizzazione dei collegamenti marittimi fra il continente e le isole minori. Gli enti appaltanti non hanno potere contrattuale verso le compagnie che già li gestiscono, perché non possono mettere a rischio i servizi essenziali di continuità territoriale. Andrebbe aggiornato il regolamento Ue che regola il settore. Sono spesso guardati con diffidenza i prestiti in continuo aumento della Cina ai paesi africani. Servono anche a costruire infrastrutture di trasporto che facilitano la partecipazione alle catene globali del valore. Per una crescita economica duratura è però necessario che gli stati destinatari dei finanziamenti creino condizioni favorevoli allo sviluppo del settore privato.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

Ringraziamo i lettori che nel periodo delle festività hanno inviato una donazione al nostro sito. Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!

È in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato all’immigrazione nei suoi molteplici risvolti, nelle sue contraddizioni, denunciando problemi, errori dei governi, ma anche proponendo vie d’uscita, che permettano di gestire il fenomeno, anziché subirlo. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: nell’uscita di gennaio si sofferma sul numero di profughi accolti nei diversi paesi del mondo, mettendo in luce un significativo squilibrio tra aree vicine e lontane dalle crisi.

Il Punto

Donald Trump si è insediato alla Casa Bianca per la seconda volta. La sua vittoria alle presidenziali Usa deve molto alla campagna anti-immigrati. Eppure, l’economia degli Stati Uniti ha bisogno del contributo dei migranti. Un discorso che vale anche per l’Italia. Gli intrecci tra sanità pubblica e privata sono tanti, solidi e di lunga durata nel nostro paese. Una collaborazione tra i due sistemi potrebbe portare a un miglioramento nella ricerca e nelle procedure di cura. Ma il privato dovrebbe accettare le regole stabilite dal pubblico. Il Pnrr ha puntato molto sull’assistenza domiciliare agli anziani. Fin qui, c’è stato un aumento del numero degli interventi, ma per realizzare un servizio domiciliare pensato per le esigenze dei non autosufficienti servono altri miglioramenti. Nell’indagine internazionale Piaac che indaga le competenze degli adulti, l’Italia si classifica agli ultimi posti in tutti i domini presi in considerazione. È un problema serio perché senza capitale umano adeguato, è impossibile rispondere alle sfide di un mercato del lavoro sempre più dinamico e globale.

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Il Punto

Nella legge di bilancio è stata inserita una nuova misura fiscale a favore delle società di capitali: l’Ires premiale. Dovrebbe favorire gli investimenti, ma si tratta di un intervento temporaneo, per il solo 2025, che produrrà benefici fiscali differenziati per le aziende. In più, sulla capitalizzazione delle imprese si allontana da quanto previsto dalla legge delega di riforma fiscale. Nonostante la bassa crescita del Pil, l’occupazione è salita negli ultimi anni, in Italia come in altri paesi. Per quanto ci riguarda, i dati confermano l’andamento positivo del mercato del lavoro. Restano però aperte due questioni: il livello dei salari reali e i posti di lavoro vacanti. Un Dpcm del governo dà attuazione a una norma contenuta nella legge di bilancio 2024 e introduce alcune novità nel calcolo dell’Isee. In particolare, non saranno più considerati i titoli di stato italiani fino al valore di 50mila euro. È una scelta destinata a creare iniquità e distorsioni, come sottolinea il commento pubblicato al momento del varo della manovra 2024, che riproponiamo. Un “pensiero a somma zero” ha preso campo nei paesi avanzati che hanno avuto lunghi periodi di bassa crescita: i cittadini sono convinti che ci sia spazio solo per la redistribuzione di una ricchezza data. Così però diventa difficile ogni sviluppo economico e tecnologico. L’Italia degli ultimi tempi ne è un esempio.

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Domani, sabato 18 gennaio, sarà in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato all’immigrazione nei suoi molteplici risvolti, nelle sue contraddizioni, denunciando problemi, errori dei governi, ma anche proponendo vie d’uscita, che permettano di gestire il fenomeno, anziché subirlo. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: nell’uscita di febbraio si sofferma sul numero di profughi accolti nei diversi paesi del mondo, mettendo in luce un significativo squilibrio tra aree vicine e lontane dalle crisi.

Il Punto

Le politiche per il clima hanno conseguenze notevoli sulle finanze degli stati. Lo illustra bene uno studio per la Svizzera, che disegna gli effetti della transizione verde su entrate, uscite, bilanci pubblici e debito per tutti i livelli amministrativi da qui al 2060. Non considera però i benefici per economia e società di una riduzione dei danni provocati dal cambiamento climatico. Secondo una ricerca, gli ospiti dei nostri talk show televisivi sono per lo più uomini ultracinquantenni, mentre a ispirare più fiducia negli italiani sono le donne e i giovani sotto i 40 anni. Ma non si tratta di un abbaglio delle redazioni dei programmi: la spiegazione di queste scelte va probabilmente ricercata nella polarizzazione delle opinioni e nella spettacolarizzazione dell’informazione. La Zes Unica del Sud ha sostituito le precedenti otto zone economiche speciali, con l’obiettivo di rilanciare gli investimenti e lo sviluppo nel Mezzogiorno attraverso una gestione centralizzata di risorse e progetti. Una indagine tra addetti ai lavori promuove la decisione, a patto però di garantire autonomia operativa ai territori. In Brasile la situazione economico-finanziaria si aggrava. La moneta del paese ha perso valore nel 2024, causando un aumento dei prezzi. Il governo non intende intervenire sulla spesa pubblica, sembra invece voler ridurre l’indipendenza della banca centrale, con il rischio di dare il via a una pericolosa spirale di svalutazione-inflazione.

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Sabato 18 gennaio sarà in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato all’immigrazione nei suoi molteplici risvolti, nelle sue contraddizioni, denunciando problemi, errori dei governi, ma anche proponendo vie d’uscita, che permettano di gestire il fenomeno, anziché subirlo. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: nell’uscita di febbraio si sofferma sul numero di profughi accolti nei diversi paesi del mondo, mettendo in luce un significativo squilibrio tra aree vicine e lontane dalle crisi.

Il Punto

Il rispetto della diversità per costruire una reale cultura di integrazione e apertura verso gli immigrati si può imparare fin dai banchi di scuola. Lo dimostrano i risultati di un progetto realizzato nelle scuole secondarie del Nord Italia, che attraverso programmi di pedagogia attiva decostruisce stereotipi e pregiudizi sugli stranieri. Più posti disponibili nei nidi di tutta Italia per i bambini sotto i tre anni era la promessa del Pnrr. Passi avanti significativi sono stati fatti, ma restano due problemi cruciali: il divario Nord-Sud e l’incertezza sulle risorse per la gestione dei nuovi posti creati. Nonostante l’aumento degli stanziamenti per il Fondo di solidarietà comunale, alla fine molti comuni potrebbero essere spinti a delegare il servizio ai privati. Il successo di Airbnb ha prodotto un rialzo dei prezzi degli immobili nelle città italiane che richiamano più turisti, cosicché per i residenti è ancora più difficile trovare una casa in affitto. Lo confermano le stime di uno studio che prende in esame varie località, da Nord a Sud. E il turismo d’affari incide di più di quello culturale-artistico. Con le clausole di non concorrenza aziende che agiscono in uno stesso mercato si impegnano a non assumere lavoratori l’una dell’altra. Lo scopo principale è mantenere bassi i salari. Negli Stati Uniti sono illegali e lo sarebbero anche in Europa. Rispuntano però in alcuni contratti delle reti di franchising.

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Il Punto

Dovrebbe essere uno strumento tecnologicamente avanzato, capace di rendere molto più efficace l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, per il momento il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa sembra funzionare con una mentalità burocratica più che avvantaggiarsi dell’intelligenza artificiale. Fanno sempre discutere le liquidazioni astronomiche dei supermanager, specie quando lasciano aziende in crisi. Ma la buonuscita è parte integrante della retribuzione e svolge una funzione precisa: è un incentivo ad allineare le scelte manageriali agli obiettivi del consiglio di amministrazione. Con il balzo dell’inflazione, torna il problema del fiscal drag, la quota di Irpef pagata da lavoratori dipendenti e pensionati che non corrisponde a un reale aumento di reddito. Lo stato dovrebbe restituire o almeno provvedere a sterilizzare questi aumenti automatici dell’imposta. Le operazioni di Unicredit prima su Commerzbank e poi su Banco Bpm hanno suscitato le reazioni del governo tedesco e di quello italiano. Entrambi gli esecutivi hanno così travalicato il loro ruolo, mentre dovrebbero superare i veti incrociati e favorire una effettiva unione bancaria europea. Gli spazi di coworking sono destinati a soppiantare gli uffici così come li abbiamo sempre concepiti? Le imprese che li mettono a disposizione non se la passano troppo bene. Per le aziende che li utilizzano, aumenta forse il benessere dei lavoratori, ma non la loro produttività. I produttori europei di auto delineano scenari drammatici con l’entrata in vigore dei limiti alle emissioni previsti dall’Unione europea già dal 2025. Il problema, però, nasce da loro precise scelte imprenditoriali e cancellare o attenuare le sanzioni per chi non rispetta i nuovi standard finirebbe solo per limitare l’innovazione.

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Come di consueto, durante il periodo festivo lavoce.info interrompe l’invio della newsletter, che riprenderà il 7 gennaio 2025. Continueremo comunque ad aggiornare il sito con nuovi articoli. La redazione augura buone feste e un felice 2025 a lettori e collaboratori!

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Continuano a mantenere inalterata la loro attualità due e-book realizzati di recente da lavoce.info. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati su lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.

Il Punto

Con la sentenza sulla legge Calderoli, la Corte costituzionale ha bocciato la previsione che avrebbe permesso anche alle regioni a statuto speciale di ottenere più autonomia attraverso un procedimento legislativo e non una modifica costituzionale del loro statuto. Ne deriva però una divaricazione di status e ruolo nella contrattazione con lo stato tra regioni ad autonomia speciale e regioni ad autonomia differenziata, che andrebbe risolta. In molti paesi europei, Italia compresa, la sostenibilità dei sistemi pensionistici è messa in dubbio dall’invecchiamento della popolazione. Per questo, insieme a politiche di sostegno alla natalità, bissogna incentivare l’allungamento dell’attività lavorativa e restringere la possibilità di uscite anticipate. Nel nostro paese, si aggiunge la questione della discontinuità di carriera delle donne: è un fattore chiave nello spiegare perché le pensioni delle lavoratrici sono più basse di quelle degli uomini. Lo sviluppo di progetti imprenditoriali nati dalla ricerca scientifica è fondamentale per affrontare problematiche complesse, come ad esempio il cambiamento climatico. Il mercato però non li finanzia. Tocca dunque alle agenzie pubbliche farlo, definendo protocolli di valutazione appropriati per sostenere innovazioni più radicali e di lungo periodo e non solo quelle di rapida commercializzazione.

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Il Punto

La Corte di Cassazione ha dato il via libera al referendum che chiede l’abrogazione totale della legge sull’autonomia differenziata. Conferma una volta di più la necessità di rivedere l’intero impianto di quella legge, già bocciata dalla Corte costituzionale in alcune parti fondamentali. Soprattutto, la sentenza della Consulta ha messo in discussione la distinzione tra materie Lep e materie non-Lep, che ne è l’architrave. La sicurezza sui luoghi di lavoro è un problema serio in Italia. Ce lo ricorda in questi giorni la vicenda di Calenzano. Nell’affrontarlo, può essere d’aiuto l’intelligenza artificiale. Come mostra una ricerca, permette di individuare le aree più a rischio di incidenti mortali, su cui dirottare risorse e personale ispettivo. L’idea che Alitalia dovesse trovare un partner solido e capace di compensare le sue debolezze in un mercato che diventava sempre più competitivo risale al 2000. A osteggiare il progetto è stata una peculiare alleanza tra settori della politica, sindacati aziendali e burocrazie ministeriali, tutti timorosi di perdere potere e privilegi. Con venticinque anni di ritardo e diversi pretendenti respinti lungo la strada, con l’accordo tra Ita e Lufthansa arriva ora l’auspicata soluzione industriale.

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Il Punto

Nella legge di bilancio, il credito di imposta per la Zes Unica ha copertura solo per il 2025: è l’ultimo esempio in ordine di tempo di come non si riescano a proporre soluzioni strutturali per ridurre il divario Nord-Sud. Mentre il Ponte sullo Stretto toglierà risorse ad altre e forse più utili iniziative, anche la legge sull’autonomia differenziata potrebbe contribuire ad aggravare la mai risolta questione meridionale. Per ridare slancio all’economia e alla competitività di un’Europa in declino rispetto a Stati Uniti e Cina, si dovrebbe varare un EU Critical Mass Program, un piano d’azione sistematico che elimini le differenze normative tra stati e agisca sulla frammentazione industriale attraverso la costruzione di aggregazioni e reti di imprese. In questo l’Italia può essere un modello. Il fumo fa male alla salute. Vari studi mostrano che una misura efficace per ridurne il consumo è l’aumento significativo delle accise su tabacco e sigarette elettroniche. Si potrebbe farlo anche nel nostro paese, tanto più che da noi le tasse sui tabacchi sono più basse che in altri paesi europei.

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È in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato alle città: storicamente luogo di emancipazione e libertà, oggi continuano a crescere, fino a diventare talvolta ingovernabili. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza l’andamento dell’urbanizzazione dal 1950 e proiezioni fino al 2050, con le città che attirano sempre più persone a discapito delle campagne.

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Il Punto

L’ultimo aggiornamento Istat conferma che, almeno per il momento, il rallentamento dell’economia non sembra avere conseguenze sull’occupazione in Italia. Il problema sono i salari: pur tenendo conto delle manovre fiscali e delle consuete differenze territoriali, non hanno ancora recuperato del tutto l’inflazione. Di “fisco amico” si parla molto di questi tempi. In realtà tra i provvedimenti adottati in materia dal governo, solo il concordato preventivo biennale rientra appieno nella categoria. Ed è indulgente – fin troppo – verso un unico gruppo di contribuenti. È sullo sviluppo di nuovi modelli di intelligenza artificiale che corre una competizione serrata tra Stati Uniti e Cina. Forti di una leadership per ora incontrastata, i primi puntano su una IA generativa sempre più sofisticata e integrata. L’approccio di Pechino rappresenta invece un compromesso tra necessità e innovazione: applicazioni specifiche in settori cruciali, come la sanità o l’automotive. Potrebbe avere tratti di incostituzionalità la pratica adottata dall’Assemblea regionale siciliana per destinare contributi pubblici a vari enti, senza però specificare i criteri che portano alla decisione.

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