Lavoce.info

Autore: Desk Pagina 1 di 191

Il desk de lavoce.info è composto da ragazzi e ragazze che si occupano della gestione operativa del sito internet e dei social network e delle attività redazionali e di assistenza alla ricerca. Inoltre, sono curati dal desk il podcast e le rubriche del fact checking, de "La parola ai grafici" e de "La parola ai numeri".

Il Punto

Lunedì prossimo – il 25 novembre – si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, istituita dalle Nazioni Unite nel 1999. Quanta strada resti da fare nel nostro paese per contrastare il fenomeno lo dimostrano i dati sul numero e la diffusione dei centri antiviolenza: sono pochi e mancano proprio dove ce ne sarebbe più bisogno, nelle zone dove le norme di genere tradizionali sono più persistenti. Misoginia e pregiudizi di genere rendono difficile anche l’azione delle donne impegnate in politica. Una ricerca mostra che una sindaca ha il triplo di probabilità di subire violenze e intimidazioni rispetto a un collega uomo. Tutto ciò a prescindere dall’orientamento politico e dai risultati del lavoro svolto. Lunedì 25 novembre continueremo ad affrontare il tema della violenza sulle donne con altri contributi. Si conclude a Baku la Cop29, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. La nostra rubrica “La parola ai grafici” analizza i numeri della finanza climatica, ossia le risorse necessarie per ridurre le emissioni e per l’adattamento agli effetti del riscaldamento globale. La riduzione del rapporto debito-Pil nel 2023 e la sua sostanziale stabilizzazione nel 2024 hanno fatto parlare di “cambio di passo” nella politica fiscale italiana. Ma il miglioramento è dovuto a fattori congiunturali che difficilmente si ripeteranno nei prossimi anni. Per garantire la sostenibilità del debito, resta cruciale realizzare riforme strutturali. Il Pnrr doveva essere l’occasione per superare i ritardi nell’offerta di servizi pubblici in alcune aree del paese. Invece, le amministrazioni di quei territori hanno spesso rinunciato a partecipare ai bandi: sono i vincoli di bilancio che determinano la rinuncia a impegnarsi in nuovi progetti, nel timore di non poterne sostenere i costi di gestione. Il destino della tv generalista sembra segnato: negli Stati Uniti piattaforme di condivisione e social media sono vicini a soppiantarla. In Europa il broadcasting sembra resistere meglio. La situazione varia però da paese a paese, anche in considerazione dell’età della popolazione.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”, dedicata alla finanza globale, il tema al centro della Cop29 di Baku. In particolare ci concentriamo sull’ammontare dei finanziamenti destinati ai paesi in via di sviluppo; la quota riservata alla mitigazione; i settori coinvolti; il ruolo dell’Unione europea e altri numeri ancora.

È in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato alle città: storicamente luogo di emancipazione e libertà, oggi continuano a crescere, fino a diventare talvolta ingovernabili. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza l’andamento dell’urbanizzazione dal 1950 e proiezioni fino al 2050, con le città che attirano sempre più persone a discapito delle campagne.

Gli articoli pubblicati finora su lavoce,info che analizzano e commentano il Piano strutturale di bilancio sono raccolti in un Focus che proponiamo ai nostri lettori:

Continuano a mantenere inalterata la loro attualità due e-book realizzati di recente da lavoce.info. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati su lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.

Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!

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Se credi nella libera informazione e nella competenza, dona e fai donare il 5 per mille dell’Irpef a lavoce in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Lo si può trovare alla categoria “sostegno enti del terzo settore” (art. 46, comma 1, lettera b). Grazie!

Il Punto

La Corte costituzionale ha riconosciuto l’incostituzionalità di diversi aspetti chiave della legge Calderoli sull’autonomia differenziata, rendendola di fatto inapplicabile. Il Parlamento sarà dunque chiamato a riformulare il testo di legge secondo le linee indicate dalla Consulta. La prima ricaduta della sentenza dovrebbe essere la sospensione delle trattative già avviate dal governo con Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria per il trasferimento delle nove materie definite non-Lep. Anche perché mancano motivazioni adeguate che giustifichino l’eventuale devoluzione. Le regionali di domenica 17 e lunedì 18 novembre segnalano ancora una volta la disaffezione degli elettori verso le urne. La nostra rubrica “La parola ai grafici” analizza il consistente calo di votanti registrato sia in Emilia Romagna sia Umbria. Il sistema di relazioni industriali fondato sul Testo unico sulla rappresentanza sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria nel 2014 rischia di essere smantellato. La sfida arriva dal decreto legislativo di riforma del codice degli appalti, che per la prima volta identifica i criteri della maggiore rappresentatività sindacale. I requisiti indicati ricalcano le caratteristiche del nuovo contratto collettivo intersettoriale per il manifatturiero, che però potrebbe finire per configurare una condotta antisindacale. Un nuovo bando per aumentare il numero di mense scolastiche ha visto una buona partecipazione dei comuni del Sud. È un cambio di rotta positivo, forse favorito dal timore delle amministrazioni di perdere consensi, dopo il clamore suscitato dal mancato utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Pnrr.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”, dedicata in questa occasione alla drastica discesa dei votanti alle elezioni regionali del 17 e 18 novembre in Emilia Romagna e in Umbria.

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Gli articoli pubblicati finora su lavoce,info che analizzano e commentano il Piano strutturale di bilancio sono raccolti in un Focus che proponiamo ai nostri lettori:

Continuano a mantenere inalterata la loro attualità due e-book realizzati di recente da lavoce.info. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati su lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.

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Il Punto

La Consulta ha dichiarato parzialmente incostituzionale la legge sull’autonomia differenziata, accogliendo i ricorsi di alcune regioni. Per orientarsi sulla questione può essere utile il nostro e-book “La storia infinita dell’autonomia differenziata”, cheattraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info ripercorre gli ultimi sette anni della vicenda, dal referendum lombardo-veneto fino alla legge Calderoli. La coalizione che ha guidato la Germania dal 2021 si è sciolta e il paese si prepara alle elezioni. Sullo sfondo c’è la crisi del modello economico tedesco, oggi messo in grave difficoltà dalla guerra in Ucraina e dalla competizione cinese, mentre il vincolo costituzionale sul deficit di bilancio diventa un ostacolo agli investimenti. La legge di bilancio rende strutturale il taglio del cuneo fiscale: l’intento è quello di sostenere i bassi salari italiani erosi dall’inflazione. Così però si aggrava il debito pubblico e si tolgono risorse al finanziamento di altri servizi ai cittadini, a partire da sanità e istruzione, per un risultato che si potrebbe ottenere introducendo un salario minimo “ragionevole”, rinunciando a pregiudizi ideologici sulla misura. I servizi alla prima infanzia sono cruciali per favorire la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e la crescita della natalità. Il bonus asilo nido si è dimostrato un aiuto concreto per le famiglie con figli piccoli, come mostrano i dati del Rapporto Inps, e andrebbe potenziato. L’efficacia delle riforme delle pensioni pensate per rendere sostenibile il sistema è stata limitata negli ultimi dieci anni da vari provvedimenti che consentono l’uscita anticipata dal mercato del lavoro. La fotografia di chi ha beneficiato di questi strumenti, proposta dal Rapporto Inps, suggerisce che l’anticipo della pensione dovrebbe essere possibile solo accettando un sistema di calcolo interamente contributivo. Le acquisizioni di aziende da parte di imprese straniere sono viste con sempre maggiore sospetto. Trovare un equilibrio tra la protezione degli interessi nazionali e l’attrazione di investimenti esteri è più semplice dove ci sono istituzioni di buona qualità. La Corte dei conti ha richiamato l’attenzione sui forti ritardi nella costruzione delle infrastrutture per le reti a banda ultralarga nelle zone interne del paese. Ha anche indicato le linee di azione per superarle. Ora è compito del governo attuarle, perché le comunicazioni sono indispensabili per lo sviluppo economico e sociale del paese. 

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Il Punto

Nella discussione della legge di bilancio per il 2025 riemerge il nodo delle pensioni anticipate. Una soluzione potrebbe arrivare dalla “pensione provvisoria” prevista dal modello svedese, a cui quello italiano si ispira. Garantirebbe flessibilità in uscita senza pregiudicare la sostenibilità e l’equità del sistema, superando i tanti casi particolari con requisiti opinabili di oggi. Descritta dai media come la “fine del numero chiuso”, la riforma sull’accesso alle facoltà sanitarie mantiene una forma di selezione, spostata però alla fine del primo semestre di studi. È ricalcata sul sistema francese e il confronto con i risultati ottenuti Oltralpe aiuta a capire se potrà funzionare in un’Italia che invecchia. Il mondo delle scommesse e i mercati finanziari americani avevano previsto con largo anticipo la vittoria di Donald Trump alle presidenziali Usa. Le due forme di previsione offrono ormai informazioni più accurate dei sondaggi, forse perché riescono ad aggiornarsi in tempo reale al succedersi degli eventi. Nessun dubbio invece sul fatto che, una volta insediato, il presidente Usa imporrà nuovi dazi sui prodotti importati. Non ne sarà risparmiata l’Europa, che anzi rischia di trovarsi in una posizione estremamente debole, anche per la dipendenza dagli Stati Uniti nelle forniture di gas e petrolio. Per attrarre capitali privati nel finanziamento delle infrastrutture sia il Rapporto Draghi sia il Rapporto Letta, i due documenti strategici su cui si dovrebbe disegnare il futuro dell’Europa, raccomandano il “modello Rab” (Regulatory Asset Base). Con questa scelta si finisce però per eliminare i rischi commerciali per gli investitori privati, accollandoli invece allo Stato e, di conseguenza, ai contribuenti.

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È in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato all’analisi del successo dei populismi in varie parti del mondo, benché i partiti populisti, laddove sono al governo, abbiano causato gravi danni e sofferenze alla popolazione. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza la distanza tra l’età dei parlamentari di vari paesi e quella della popolazione che rappresentano: il distacco più alto si registra negli Stati Uniti.

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Il Punto

Con Camera e Senato controllati dai repubblicani e una Corte Suprema dove siedono giudici nominati nel primo mandato, Donald Trump non dovrebbe incontrare ostacoli nell’attuare la sua agenda politica, anche se gli Stati Uniti restano un paese diviso a metà su questioni fondamentali come economia, immigrazione e il ruolo del governo. I primi contraccolpi del ritorno di Trump alla Casa Bianca si potrebbero vedere presto sulle politiche climatiche. Il presidente eletto ritiene il cambiamento climatico una “bufala” e cancellerà subito molte delle iniziative dell’amministrazione Biden per contenere le emissioni. Un’eventuale uscita degli Usa dall’Accordo di Parigi e soprattutto dall’Unfccc minerebbe poi la credibilità delle Cop, a partire da quella che si apre tra pochi giorni a Baku. In Italia, il disegno di legge di bilancio rende permanenti le misure per il sostegno dei redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti, già previste per il solo 2024. Lo fa attraverso interventi parziali, che complicano ulteriormente il sistema. Mentre continua a mancare un disegno di riforma coerente dell’Irpef. Sempre a proposito di sistema fiscale italiano, le stime di uno studio mostrano che i contribuenti più ricchi finiscono per pagare aliquote effettive più basse rispetto al resto della popolazione. Gli scenari delineati nella ricerca indicano che tassare di più i redditi da capitale permetterebbe di aumentare il gettito complessivo, riducendo le disuguaglianze. Intanto, Veneto, Lombardia, Liguria e Piemonte hanno chiesto maggiore autonomia su materie non-Lep, ovvero quelle che secondo la legge Calderoli non dovrebbero ledere l’eguaglianza dei diritti civili e sociali. Ma il processo di devoluzione, peraltro poco trasparente, si fonda sul presupposto sbagliato che materie Lep e non-Lep siano totalmente separate: casi concreti mostrano che non è così. Nell’Africa subsahariana milioni di persone non hanno ancora accesso all’elettricità. Pur con i miglioramenti apportati dalle mini reti a energia solare, stime della Banca Mondiale indicano in 91 miliardi di dollari l’investimento necessario per connettere 380 milioni di persone entro il 2030. Una somma eccessiva per il bilancio degli stati dell’area. Diventa perciò cruciale il coinvolgimento dei privati nei progetti.

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Il Punto

Donald Trump sarà il quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti: ieri negli Stati Uniti si sono tenute le elezioni presidenziali e la scelta degli americani avrà ripercussioni in tutto il mondo. La nostra rubrica “La parola ai grafici” offre numeri e informazioni per comprendere meglio le questioni che hanno influenzato il risultato. Nell’occasione, riproponiamo anche i due articoli che analizzano i programmi economici dei Kamala Harris e Donald Trump. Dopo gli ultimi dati Istat, ha ripreso vigore la posizione di chi attribuisce al solo “lavoro povero” i record di occupazione registrati negli ultimi tempi in Italia. L’ipotesi appare smentita da tutti gli indicatori, anche se il nostro paese è ancora lontano dai tassi di occupazione europei. Le cause della discrepanza con l’andamento del Pil, che resta stabile, sono da cercare altrove. La riforma che ha permesso di candidare per un terzo mandato i sindaci dei piccoli paesi ha un effetto inaspettato: si riduce il numero di donne elette alla carica di primo cittadino, vanificando in parte i progressi raggiunti con le politiche sulle pari opportunità. I risultati di una ricerca. In un’Italia che invecchia, non sorprende che cresca il numero dei lavoratori che chiedono i permessi per l’assistenza a familiari in condizione di disabilità previsti dalla legge 104. L’analisi dei dati Inps rivela che le richieste sono soprattutto di lavoratrici, segno che il lavoro di cura continua a ricadere prevalentemente sulle donne. Mentre le notevoli differenze territoriali confermano che l’offerta di servizi per anziani e disabili non è uniforme nel paese. In larga maggioranza stranieri, una quota di sommerso che è sostanzialmente pari a quella del lavoro regolare e retribuzioni basse: è la fotografia del lavoro domestico in Italia disegnata dai numeri dell’Inps. Dopo il picco di un milione di addetti raggiunto nel 2012, la perdita di lavoratori nel settore è stata continua, interrotta solo dalle sanatorie per gli immigrati.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Nella giornata del voto presidenziale negli Stati Uniti, per orientarsi meglio nel contesto di elezioni così cruciali, la rubrica si concentra su alcuni dei fattori più dibattuti: l’affluenza al voto negli ultimi quarant’anni, l’età di chi vota, chi ha finanziato la campagna elettorale dei due candidati, l’andamento dell’economia, e in particolare quello di inflazione, salari e debito pubblico; il numero dei migranti entrati dal Messico.

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Una catastrofica alluvione ha devastato in questi giorni Valencia, in Spagna. Poco tempo prima, in Italia, era toccato all’Emilia Romagna, già colpita duramente nel 2023. Per eventi come questi non si può più parlare di calamità naturali. Si tratta invece di fenomeni determinati dal cambiamento climatico e destinati a ripetersi. È arrivato il momento di studiare e realizzare seri piani di adattamento. L’industria dell’auto ha una importanza strategica per lo sviluppo tecnologico, economico e sociale dell’Italia. Nella transizione verso la sostenibilità, va dunque preservata e sviluppata la nostra capacità di produzione e progettazione. Le risorse pubbliche, però, non vanno indirizzate alla salvaguardia dell’industria così com’è, quanto a realizzare una mobilità sostenibile, da coniugare con le istanze sociali ed economiche. Nella legge di bilancio per il 2025 non compare la promessa riduzione dell’Irpef per i redditi medio-alti, per mancanza di risorse. Per diminuire la tassazione sui redditi da lavoro dipendente, oggi particolarmente gravosa, senza peggiorare i conti dello stato, basterebbe rivedere le regole dell’imposta su successioni e donazioni, superando l’infondato pregiudizio della “doppia tassazione”. Spesso nel nostro paese i fondi di coesione europei destinati a investimenti pubblici, in particolare quelli per la doppia transizione verde e digitale, si trasformano in sussidi alle imprese. La scelta di concentrare le risorse sugli obiettivi più facili da realizzare è dovuta alla scarsa capacità di progettazione e spesa delle amministrazioni e alla poca qualità delle istituzioni. È dunque su queste che bisogna intervenire, accelerando il processo di miglioramento. Il “sistema bancario-ombra” –che include le criptovalute – è regolato in Europa dal 2003, a tutela dei risparmiatori. Ora però è apparso un codicillo che potrebbe aprire la strada a regole più permissive, che potrebbero danneggiare i piccoli investitori.

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Il Punto

Riserva qualche sorpresa la lettura della legge di bilancio. Il confronto con quanto scritto nel Documento programmatico di bilancio, che la anticipava, rivela che la manovra è più consistente del previsto: circa 34,5 miliardi invece di 28,3. Soprattutto, quelli che dovevano essere “interventi sulle entrate” si sono trasformati in gran parte in tagli di spesa. Dalla iniziale tassa sugli “extraprofitti” delle banche si è orapassati a un differimento di deduzioni fiscali. Lungo il percorso, per gli istituti bancari si è modificato il costo del provvedimento, che fra l’altro non pesa in maniera proporzionale su tutti. Mentre per le casse dello stato sembra essersi creata un po’ di confusione tra entrate di cassa ed entrate effettive. La costruzione di nuovi asili nido pubblici, in particolare nei territori più deboli, era uno dei fiori all’occhiello del Pnrr. Ora nel Piano strutturale di bilancio si fissa un obiettivo di copertura regionale del 15 per cento, molto più basso di quello nazionale del 33 per cento per i bambini tra zero e tre anni. Di fatto, le differenze territoriali nella dotazione di nidi potrebbero cristallizzarsi. E le amministrazioni locali potrebbero affidarsi a soluzioni di minor qualità per garantire il Lep sui servizi all’infanzia. Il 5 novembre – tra una settimana esatta – si svolgono negli Stati Uniti le elezioni presidenziali. In una nazione politicamente polarizzata, l’economia continua a essere un fattore cruciale per la scelta degli elettori. I programmi economici di Kamala Harris e Donald Trump disegnano due visioni diverse di America. Hanno però qualcosa in comune: l’indifferenza verso le conseguenze su deficit e debito pubblico delle loro promesse elettorali.

È in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato all’analisi del successo dei populismi in varie parti del mondo, benché i partiti populisti, laddove sono al governo, abbiano causato gravi danni e sofferenze alla popolazione. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza la distanza tra l’età dei parlamentari di vari paesi e quella della popolazione che rappresentano: il distacco più alto si registra negli Stati Uniti.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

Gli articoli pubblicati finora su lavoce,info che analizzano e commentano il Piano strutturale di bilancio sono raccolti in un Focus che proponiamo ai nostri lettori:

Continuano a mantenere inalterata la loro attualità due e-book realizzati di recente da lavoce.info. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati su lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.

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Il Punto

I medici hanno proclamato uno sciopero nazionale ed è aspra la polemica tra maggioranza e opposizione sulle risorse che la manovra economica per il 2025 riserva alla sanità. Parlando solo di finanziamenti – e non di come i soldi vengono spesi – si oscura la questione centrale: l’organizzazione della sanità territoriale. Le nostre frontiere restano chiuse per i profughi, mentre l’Italia è più permissiva sull’ingresso di ucraini e lavoratori richiesti dal sistema produttivo. È in questa contraddizione che si inserisce l’accordo con l’Albania, che appare come una forzatura delle regole, alla ricerca di consenso. Il governo Meloni ha celebrato i risultati raggiunti nei suoi primi due anni di vita con un lungo documento pubblicato on line. Contiene molti dati, non sempre precisi o correttamente contestualizzati. Con il calo dell’inflazione e dei tassi di interesse, ci si aspettava una ripresa dei consumi delle famiglie europee, che invece non c’è stata. Probabilmente anche nei prossimi mesi i consumi saliranno lentamente, per effetto di politiche di bilancio restrittive, rallentamento del mercato del lavoro e conseguenze ritardate della stretta monetaria. Acquisire più esperienza educativa e socializzare con altre famiglie aumenta nei genitori di bambini in età prescolare la consapevolezza sul loro ruolo genitoriale. La valutazione di un programma rivolto a famiglie con figli piccoli dimostra l’efficacia e la persistenza nel tempo di iniziative di questo tipo. Il premio Nobel per l’Economia 2024 è stato assegnato a Daron Acemoglu, Simon Johnson e James Robinson. L’originalità del loro contributo sta nell’aver portato politica e storia al centro dell’analisi economica, coniugando rigore e creatività metodologica.

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Il Punto

Qual è il quadro della situazione del governo societario e degli emittenti quotati in Italia? Ne danno conto i rapporti statistici annuali di Consob, Assonime e Comitato italiano per la corporate governance. Le novità nella regolazione sembrano riguardare essenzialmente il tema della “sostenibilità” delle imprese quotate: in larga parte nascono dai codici di autodisciplina del settore e hanno un carattere “preventivo”, che mira a ridurre le violazioni, più che a sanzionarle. Il caso Stellantis è un esempio delle trasformazioni avvenute negli ultimi anni nel mondo del lavoro. Impegni green, nuove tecnologie e sfide demografiche richiedono di avviare subito un progetto di politiche attive di riqualificazione mirata dei lavoratori adulti più a rischio licenziamento, anticipando l’attuazione della direttiva Ue n. 2024/1760 sul tema. Finito il tempo delle grandi ideologie, spesso è lo stile di vita delle persone a dare un’idea della loro collocazione politica. Così persino la scelta di un menù al ristorante può fornire indicazioni sulle preferenze politiche, come mostra un’indagine. Se ne è accorto anche il marketing della politica, che potrebbe sfruttare questi stereotipi per indirizzare i messaggi delle campagne elettorali a target ben definiti di elettori. Circola la proposta di una tassa di scopo di cinque euro per ogni pacchetto di sigarette per finanziare il Servizio sanitario nazionale. È un’idea priva di logica economica: le imprese dovrebbero operare in perdita oppure aumentare il prezzo delle sigarette in modo così consistente che, per aggirare i rincari, potrebbe svilupparsi un mercato parallelo e illegale del tabacco.

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