Lavoce.info

Autore: Desk Pagina 1 di 195

Il desk de lavoce.info è composto da ragazzi e ragazze che si occupano della gestione operativa del sito internet e dei social network e delle attività redazionali e di assistenza alla ricerca. Inoltre, sono curati dal desk il podcast e le rubriche del fact checking, de "La parola ai grafici" e de "La parola ai numeri".

Il Punto

Con la sospensione dei dazi reciproci, Stati Uniti e Cina hanno compiuto un passo per disinnescare la guerra commerciale. È difficile prevedere se la tregua si trasformerà o meno in un accordo. In ogni caso, da un commercio internazionale fondato su trattati multilaterali si è passati a un sistema dove le grandi economie dettano le regole, usandole come armi di ricatto, mentre i paesi poveri ne subiscono i danni. Chiesto a gran voce dalle case automobilistiche, il rinvio delle multe per i produttori che superano i limiti di emissioni di CO2, deciso nei giorni scorsi dal Parlamento europeo, rischia di rivelarsi un boomerang per il settore. Non solo non migliorerà la qualità dell’aria respirata dai cittadini europei, ma ne risentirà anche la capacità di innovazione dell’industria dell’auto. I passi indietro sul Green Deal non aiutano la competitività, finiscono per ridurla. La costruzione di un mercato unico europeo degli investimenti è diventata ancora più necessaria ora che l’Unione è chiamata a fare ingenti investimenti in molti settori, dalla difesa alle tecnologie. Le risorse per realizzarli, infatti, non possono essere solo pubbliche, i capitali privati sono indispensabili. Gli ostacoli al progetto arrivano dalle resistenze degli stati. D’altra parte, è proprio nei momenti di crisi che l’Unione europea ha saputo prendere le decisioni più coraggiose. Il nostro fact-checking si occupa di un’affermazione fatta in Parlamento dalla presidente del Consiglio, secondo la quale oggi i “titoli di stato italiani vengono considerati più sicuri dei titoli di stato tedeschi”. La fiducia dei mercati nei Btp italiani è cresciuta negli ultimi tempi, ma così formulata la frase indica una scarsa comprensione del concetto di spread.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

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Domani, sabato 17 maggio, sarà in edicola e sul web il nuovo numero di eco, dedicato al tema della difesa europea. Se l’Europa non sembra avere altra scelta che imparare a difendersi da sola, anche militarmente, bisogna sgombrare il campo dalle illusioni: spendere di più per la difesa significa diminuire la spesa civile. Occorre dunque farlo bene, evitando sprechi e duplicazioni. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese si analizzano i dati sulla spesa per la difesa dei paesi europei, mettendoli in relazione con la distanza geografica da Mosca.

Il Punto

Si moltiplicano gli allarmi per i ritardi nell’attuazione di alcune misure importanti del Pnrr. Se l’ipotesi di allungare la scadenza del Piano oltre giugno 2026 appare sempre più remota, esistono comunque vie di uscita per salvaguardare obiettivi e finanziamenti. D’altra parte, il Piano strutturale di bilancio, concordato con la Commissione, prevede il proseguimento di alcune riforme e interventi del Pnrr: ne potrebbe derivare un allentamento dell’aggiustamento fiscale richiesto all’Italia nei prossimi anni. A fine aprile, Spagna, Portogallo e alcune zone della Francia sono rimaste senza elettricità per molte ore. Le cause di un blackout così lungo ed esteso non sono ancora chiare. Di sicuro, però, complessità e interdipendenza dei sistemi elettrici europei richiedono un coordinamento sempre più stretto tra i gestori delle reti nazionali. Gli sviluppi della tecnologia hanno permesso la “democratizzazione” dello spazio, diventato accessibile a più attori. Ora c’è il timore che il processo sfoci nella creazione di un monopolio, per di più in mano a un privato cittadino. L’Europa ha gli strumenti per evitarlo, a patto che comprenda che lo spazio è un settore strategico per l’economia di oggi e di domani.

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Sabato 17 maggio sarà in edicola e sul web il nuovo numero di eco, dedicato al tema della difesa europea. Se l’Europa non sembra avere altra scelta che imparare a difendersi da sola, anche militarmente, bisogna sgombrare il campo dalle illusioni: spendere di più per la difesa significa diminuire la spesa civile. Occorre dunque farlo bene, evitando sprechi e duplicazioni. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese si analizzano i dati sulla spesa per la difesa dei paesi europei, mettendoli in relazione con la distanza geografica da Mosca.

Il Punto

Nella riunione del 6 maggio la Fed ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse. Alle ripetute richieste di Donald Trump di abbassarli, la banca centrale americana ha risposto sottolineando le incertezze della situazione ma, soprattutto, la sua indipendenza. Manca un anno alla scadenza del Pnrr e due documenti ufficiali permettono di fare il punto sulla sua attuazione. Se la VI Relazione del governo sottolinea quanto fatto finora e lascia intravedere la speranza di ottenere una proroga dalla Ue, il rapporto della Corte dei conti mette in luce i ritardi di spesa effettiva e di rendicontazione. E si interroga su come sarà finanziato il funzionamento dei nuovi servizi messi a disposizione dei cittadini. La parità di genere passa anche attraverso una più equa suddivisione dei lavori domestici e di cura all’interno della coppia e della famiglia. È un obiettivo affermato da vari movimenti, associazioni e partiti, ma spesso disatteso nella pratica quotidiana degli aderenti. Per facilitare un percorso di sensibilizzazione e riequilibrio, può essere utile l’indice di parità domestica, che permette di calcolare “chi fa cosa” e per quanto tempo all’interno della sfera familiare. Non ci sono prove che le sigarette elettroniche siano meno dannose per la salute di quelle tradizionali. Eppure, grazie alla separazione tra dispositivo di riscaldamento e stick, sono escluse dalle restrizioni che riguardano il tabacco. Così i produttori non solo possono fare pubblicità, ma anche avviare azioni di fidelizzazione del cliente.

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Sono le pensioni il tema principale del nuovo numero di eco, ora in edicola e sul web. Se i singoli cittadini hanno alcuni strumenti per garantirsi una vecchiaia serena, ai governi spetta la responsabilità di definire un sistema pensionistico giusto e sostenibile nel tempo, prima di tutto evitando di cambiare continuamente le regole. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese analizza il reddito degli attuali pensionati italiani rispetto al resto della popolazione: soprattutto per gli uomini, si vedono ancora gli effetti del sistema di calcolo retributivo rimasto in vigore fino a metà degli anni Novanta.

Il Punto

Alla vigilia dell’apertura del conclave in molti si cimentano nella difficile impresa di indovinare il successore di Francesco. L’analisi statistica dell’andamento dei voti nel passato e, soprattutto, le regole stabilite da Benedetto XVI danno qualche indicazione su come si arriverà alla scelta del prossimo Papa. Il calo del Pil Usa nel primo trimestre 2025 è stato attribuito all’impennata delle importazioni, prima dell’entrata in vigore dei nuovi dazi decisi dall’amministrazione Trump. Ma bisogna essere cauti nel trarre conclusioni da stime preliminari che sono soggette a errori di misurazione e che molto probabilmente saranno riviste. La nuova situazione internazionale spinge l’Europa verso un aumento della spesa militare. Per garantire una vera difesa europea è però necessaria una regia comune e un meccanismo efficace di condivisione delle responsabilità. Altrimenti, la sicurezza non sarà garantita a tutti i paesi, ma solo ad alcuni, i più ricchi. Il piano Transizione 4.0, finanziato con risorse del Pnrr, offre alle imprese incentivi fiscali per la trasformazione digitale dei processi produttivi. Il rapporto intermedio del Comitato scientifico incaricato del monitoraggio indica che coinvolge un rilevante numero di aziende. Restano comunque diverse perplessità sulla sua efficacia complessiva, in particolare al Sud. Internet può essere d’aiuto nell’alleviare il senso di isolamento sociale degli anziani. Vale però più per gli uomini che per le donne. Lo indica una ricerca su dati raccolti durante la pandemia. Per migliorare il benessere di tutti serve un approccio che tenga conto delle differenze di genere nell’utilizzo della rete.

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Il Punto

Alla vigilia del 1° maggio, la Festa del lavoro, il Presidente della Repubblica ha richiamato l’attenzione sugli “stipendi inadeguati” dei lavoratori. È una delle questioni che trattiamo in questa newsletter dedicata prevalentemente ai temi del lavoro. I salari sono sì tornati a crescere nel 2024, trainati dai rinnovi contrattuali, ma senza un pieno recupero della recente impennata dell’inflazione. Se si parla di lavoro in Italia non si può non parlare di Jobs Act, anche perché l’8 e 9 giugno si terranno quattro referendum abrogativi su alcune sue parti. I decreti legislativi che lo compongono non si occupano solo di licenziamenti, includono altre misure rimaste del tutto inattuate, compreso salario minimo e riorganizzazione degli Ispettorati del lavoro. Peraltro, uno studio mostra che la riforma del governo Renzi ha aumentato la produttività delle imprese, con alcuni vantaggi anche per i lavoratori. Resta troppo alto nel nostro paese il numero dei Neet, i giovani che non lavorano, non studiano e non sono inseriti in percorsi formativi. Per capirne le cause, un esercizio mette in relazione il fenomeno con il lavoro sommerso e la maternità precoce, evidenziando quanto l’essere in condizioni di marginalità conti forse più delle attitudini individuali. I Lep, i livelli essenziali di prestazione, sono indispensabili nelle politiche attive del lavoro perché garantiscono l’uniformità dei servizi su tutto il territorio nazionale. Si possono introdurre miglioramenti, ma eliminarli sarebbe un errore. In vista del 1° maggio, la nostra rubrica “La parola ai grafici” analizza la situazione e le tendenze del mondo del lavoro in Italia. Intanto, si arricchisce di nuovi capitoli il risiko bancario italiano. Mediobanca ha deciso di liberarsi della sua storica partecipazione in Assicurazioni Generali, una mossa dettata probabilmente dall’intento di rendere meno interessante per i soci di Monte dei Paschi l’offerta ostile sulla banca milanese. Ma non è chiaro quali vantaggi potrebbe ricavarne il gruppo assicurativo. In un sistema bancario in cerca di nuovi assetti, preoccupa l’uso disinvolto del golden power da parte del nostro come di altri governi europei: il rischio è aumentare il grado di frammentazione invece di procedere alla creazione del mercato unico dei capitali.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. In occasione della Festa del lavoro, tracciamo un quadro della situazione dei lavoratori in Italia: dai numeri su occupati, disoccupati e inattivi all’andamento dei salari reali, ai dati sul lavoro a basso reddito, alla relazione tra partecipazione delle donne al mercato del lavoro alla luce dei carichi familiari, fino alle morti sul lavoro.

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Il Punto

La letteratura economica ci aiuta a capire meglio le ragioni che spingono Donald Trump ad adottare una politica commerciale aggressiva, in un periodo in cui il commercio è sempre più usato come strumento di politica estera, se non militare. Restano scelte comunque pericolose per la loro ampiezza e perché rivolte contro “amici” e “nemici”.  Far parte dell’Unione europea sembra aumentare la felicità dei cittadini. I paesi dell’Est europeo sono infatti quelli che negli ultimi anni hanno ottenuto i miglioramenti più consistenti nel World Happiness Report: insieme al Pil pro-capite sono cresciute le interazioni sociali, la fiducia e le aspettative di vita. Bambini di seconda generazione che sono anche più “giovani” dei compagni di classe vanno incontro a maggiori difficoltà di apprendimento in italiano e matematica. Si tratta di un doppio svantaggio che va combattuto presto, per non alimentare diseguaglianze che si trascinano nel tempo. I risultati di una ricerca. Gli immigrati illegali commettono più reati degli autoctoni e degli stranieri legali? È un tema delicato, molto dibattuto negli Stati Uniti e non solo. Se si parte dal presupposto che entrare illegalmente negli Usa è già di per sé un reato, un calcolo del tasso di criminalità basato sulle recidive potrebbe indicare numeri più alti di quelli stimati finora per chi si trova illegalmente nel territorio americano. Pensata per i canali d’informazione tradizionali, la normativa italiana non appare pronta a rispondere ai rischi che derivano dalla sempre più ampia diffusione della propaganda e comunicazione politica costruita con algoritmi e veicolata nei social media. Recepire le norme che l’Unione europea ha predisposto potrebbe essere un buon inizio per adeguarla.

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Il Punto

In piena battaglia sui dazi, l’Ue potrebbe rispolverare l’idea di una imposta sui servizi digitali, per lo più forniti da multinazionali americane, usandola come arma strategica contro le tariffe trumpiane. La sua adozione non è però priva di pericoli per i consumatori europei. Alle guerre commerciali è dedicata la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Solo facendo ripartire il processo di riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti e definendone chiaramente le regole si può metter fine alla confusione su chi debba pagare le rette delle Rsa seguita ad alcune sentenze di tribunale. Nel frattempo, il sistema delle residenze paga l’immobilismo della politica. In Europa le seconde generazioni sono in genere meno istruite dei coetanei autoctoni. Ciò spiega perché svolgono lavori meno qualificati e peggio retribuiti, ma non basta per dar conto del fatto che spesso un lavoro proprio non lo trovano. Lo mostrano i dati di un rapporto sull’integrazione degli immigrati in Europa. Il concetto di “fragilità” ritorna ormai spesso nella comunicazione economica, compresa quella aziendale, come mette in evidenza un’analisi su documenti accademici, report ufficiali e archivi giornalistici. La parola è usata in contesti diversi con significati diversi, per descrivere la vulnerabilità dei sistemi economici e produttivi come per sottolineare i rischi dovuti alla complessità e all’interconnessione dei mercati globali.

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Il Punto

Nell’area euro il settore dei pagamenti elettronici è dominato da operatori privati esteri, in particolare da quelli Usa. Negli scenari geopolitici di oggi è rischioso. Per questo diventa cruciale introdurre l’euro digitale, emesso dalla Bce: è lo strumento per consentire all’Europa di mantenere la sovranità monetaria e l’indipendenza strategica in questo campo. I Lep, ovvero i livelli essenziali delle prestazioni, definiti per i servizi per il lavoro hanno reso uniforme in tutto il nostro paese l’attività dei centri per l’impiego. Una circolare del ministero del Lavoro rischia di creare incertezza e aumentare il contenzioso su un aspetto fondamentale del lavoro interinale: i limiti temporali delle missioni presso imprese terze. Il “Collegato lavoro” ha stabilito che non si possono superare i 24 mesi, ma il regime transitorio previsto dal ministero permette di arrivare fino a 54 mesi senza incorrere in sanzioni. Hanno però comportato un processo di segmentazione delle competenze, che finisce per far prevalere gli adempimenti burocratici sulla professionalità degli operatori. L’Unione europea si prepara a rivedere il quadro normativo che regola appalti e concessioni. Un report redatto sulla base delle opinioni espresse da “addetti ai lavori” italiani individua gli aspetti sui quali è più necessaria una riforma. A partire da una maggiore armonizzazione delle norme.

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Il Punto

Sono stati dieci giorni di fuoco per le borse di tutto il mondo, con l’altalena di annunci arrivati dalla Casa Bianca. Le vendite massicce di titoli sono state innescate dai dazi, ma si inseriscono in mercati finanziari fortemente indebitati. Si è così avviato un circolo vizioso che può portare a una deflazione di origine finanziaria. Quanto successo dopo il Liberation Day potrebbe però avere conseguenze ancora più profonde, con esiti difficili da prevedere. È infatti il segno di una crisi di sfiducia generalizzata verso tutte le attività denominate in dollari: titoli di stato, azioni, debito privato. Potrebbe perciò segnare un cambiamento epocale: la fine del dollaro come valuta egemone. L’amministrazione americana sostiene anche che l’Europa ha potuto dirottare risorse verso il welfare state grazie alla protezione militare garantita dagli Usa. È una tesi infondata e per capirlo basta fare un confronto tra l’Italia, che appartiene alla Nato dalla fondazione, e la Svezia, che è entrata nell’Alleanza nel 2024. Tim è di nuovo tutta italiana, con Poste italiane quale principale azionista. In un mercato delle telecomunicazioni profondamente cambiato dal tempo della privatizzazione, l’operazione potrebbe dare stabilità finanziaria al gruppo e promuovere interessanti sinergie. Ma restano dubbi sulla capacità di investimento. Una legge appena approvata mette un tetto alla responsabilità patrimoniale dei collegi sindacali. Nelle società per azioni, però, i sindaci non sono i soli con compiti poco retribuiti di mero controllo. Sarebbe stato meglio introdurre una riforma complessiva per tutte le figure della governance societaria. In vista dell’estate, si torna a parlare di imposta di soggiorno. Nel 2024 ha fruttato ai comuni più di un miliardo. Ma andrebbe ridisegnata, per permettere una applicazione coerente su tutto il territorio nazionale, dare più flessibilità alle amministrazioni comunali sulle aliquote e soprattutto aumentare la trasparenza sulla destinazione del gettito.

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È in edicola e sul web il numero di eco dedicato alle discriminazioni e in particolare a quelle di genere: non sono solo profondamente ingiuste, ma ci privano di risorse umane importanti, minano la coesione sociale e peggiorano il benessere di tutti. Eppure, i programmi Dei – diversità, equità, inclusione – sono finiti sotto la scure dell’amministrazione Trump. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di marzo si concentra sul doppio carico di lavoro delle donne: quello retribuito nel mercato del lavoro e quello non retribuito, svolto tra le mura domestiche.

Il Punto

La Commissione europea ribadisce l’intenzione di negoziare con gli Usa in tema di dazi. Intanto, però, prepara le eventuali contromisure. È la strategia giusta? Secondo il gioco falco-colomba, l’Ue dovrebbe rispondere ai comportamenti aggressivi di Trump con atteggiamenti altrettanto aggressivi. Con il rischio però di un avvitamento della guerra commerciale. Tira una brutta aria per la libertà di ricerca nelle università americane, tanto che il 75 per cento degli scienziati che vi lavorano si dichiara pronto a lasciare il paese. L’Europa dovrebbe fare di tutto per accoglierli, per recuperare parte del terreno perduto nella ricerca scientifica d’avanguardia. Anche nel mondo dello streaming c’è una battaglia in corso, quella per conquistare l’attenzione e il tempo del consumatore. L’arrivo della pubblicità sulle piattaforme ha cambiato molte cose e due vecchi rivali – Netflix e YouTube – si ritrovano ora alleati. Il boom del turismo ha conseguenze sull’istruzione dei più giovani. Da un lato, le opportunità di lavoro che il settore crea possono contribuire a sostenere le spese universitarie, dall’altro la facilità di trovare un’occupazione che non richiede alte qualifiche può spingere ad abbandonare gli studi.

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È in edicola e sul web il numero di eco dedicato alle discriminazioni e in particolare a quelle di genere: non sono solo profondamente ingiuste, ma ci privano di risorse umane importanti, minano la coesione sociale e peggiorano il benessere di tutti. Eppure, i programmi Dei – diversità, equità, inclusione – sono finiti sotto la scure dell’amministrazione Trump. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di marzo si concentra sul doppio carico di lavoro delle donne: quello retribuito nel mercato del lavoro e quello non retribuito, svolto tra le mura domestiche.

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