Lavoce.info

Autore: Desk Pagina 6 di 194

Il desk de lavoce.info è composto da ragazzi e ragazze che si occupano della gestione operativa del sito internet e dei social network e delle attività redazionali e di assistenza alla ricerca. Inoltre, sono curati dal desk il podcast e le rubriche del fact checking, de "La parola ai grafici" e de "La parola ai numeri".

Il Punto

Il governo ha presentato il Piano strutturale di bilancio, come richiedono le nuove regole fiscali dell’Unione europea. Contiene obiettivi ambiziosi e vincolanti, almeno fino alla fine della legislatura nel 2027. Il limite è che non specifica dove si intendono trovare le risorse per finanziare le misure previste. In più, tutto si regge su un’ipotesi di maggiori entrate strutturali che potrebbe rivelarsi fallace. Una analisi in quattro grafici del Piano strutturale di bilancio si trova nella nostra rubrica “La parola ai grafici”. Decarbonizzazione dell’industria e rilancio della competitività dell’Europa sono obiettivi alternativi o possono essere perseguiti contemporaneamente? Per rendere più competitive le aziende europee, il Piano Draghi punta all’abbassamento del costo dell’energia, grazie anche all’utilizzo di fonti alternative a quelle fossili. Le politiche per il clima possono essere un’opportunità di crescita se accompagnate da misure di sostegno ai settori più innovativi. Education at a Glance è l’indagine Ocse che permette di comprendere lo stato di salute dei sistemi educativi dei paesi che aderiscono all’Organizzazione. Quest’anno il focus è sull’equità. E per l’Italia mostra che il problema più grave riguarda i laureati, ancora troppo pochi, con poche occasioni di lavoro, stipendi bassi e un forte divario di genere che penalizza le donne.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Proponiamo una serie di grafici che illustrano il Piano strutturale di bilancio di medio termine, presentato dal governo in base alle nuove regole fiscali europee.

È in edicola e sul web il nuovo numero di eco sulle problematiche del sistema scolastico italiano: investire nella scuola è necessario, perché è un investimento sul futuro. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza l’estendersi dei territori europei colpiti dalla siccità e i danni economici che ne derivano.

Sono due gli e-book pubblicati da lavoce.info prima dell’estate, dedicati a due argomenti che non hanno certo perso di attualità. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati di recente su lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.

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Il Punto

La maternità comporta costi che ricadono tutti sulle spalle delle donne. Se prima della nascita le retribuzioni di entrambi i genitori seguono una dinamica comune, quando il figlio arriva le retribuzioni della madre si riducono, mentre quelle del padre continuano ad aumentare. Sale anche probabilità che la lavoratrice-madre esca dal mercato del lavoro. I risultati di uno studio condotto a partire dai dati dell’Assegno unico e universale. Sulla legge sull’autonomia differenziata, che continua a suscitare discussioni anche all’interno dello stesso governo, pendono i ricorsi alla Corte costituzionale presentati da alcune regioni. Per quanto riguarda gli aspetti di finanza pubblica, insistono su punti centrali della riforma: dalla definizione dei Lep agli effetti sui conti pubblici nazionali, dalle compartecipazioni su tributi erariali al possibile aumento delle disuguaglianze territoriali. L’intreccio con le sorti del referendum popolare. Il calo delle vendite di auto elettriche di agosto 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è legato a particolari condizioni del mercato europeo. Trarne conclusioni generali appare azzardato e controproducente rispetto agli investimenti che il settore ha già fatto. Più che rimandare l’entrata in vigore delle norme Ue sarebbe forse meglio impegnarsi per una transizione che apra nuove opportunità.

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Il Punto

L’Istat ha rivisto le statistiche di contabilità nazionale. Le differenze principali tra vecchi e nuovi numeri riguardano la crescita del Pil e gli investimenti in edilizia. Mentre è confermato il buon andamento della domanda di lavoro, benché con salari bassi. Quanto al miglioramento del rapporto debito-Pil, è dovuto alla risalita dell’inflazione. La vera nota positiva è l’aumento della produttività del lavoro. Otto mesi negativi, culminati nel crollo di agosto: le vendite di auto elettriche in Europa non decollano. La strategia dell’Unione europea che punta a sostituire il parco dei veicoli già in circolazione con modelli elettrici sembra finita in stallo. Bisogna forse affiancarla con un’azione sui carburanti per non rinunciare agli obiettivi di neutralità climatica del settore. Amazon dice addio allo smartworking e riporta tutti i lavoratori in sede. D’altronde, i vantaggi per le aziende del lavoro in remoto non sono chiari, mentre lo sono quelli per i lavoratori. Alcune ragioni fanno tuttavia pensare che una rinuncia completa a questo tipo di flessibilità sia ormai improponibile. Ci sono due incognite che pesano sulle elezioni presidenziali americane: l’affluenza al voto e le scelte degli stati in bilico. Se un alto numero di elettori alle urne può favorire il partito democratico, non va dimenticano che nel 2016 gli americani bianchi della Rust Belt, impoveriti e disillusi, avevano scelto Donald Trump. Riuscirà Kamala Harris a riconquistarli? L’overtourism è un fenomeno circoscritto a zone molto particolari, non coinvolge l’intero paese e neanche tutto il territorio delle stesse città d’arte. È dunque possibile gestirlo, ricorrendo a strumenti di regolazione, come quelli adottati per esempio a Barcellona e Amsterdam.

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Il Punto

Il taglio dei tassi di interesse di 50 punti base deciso dalla Fed ha superato le aspettative degli analisti. Per capire se la banca centrale americana si avvia sulla strada di una politica espansiva o rimane ancorata su quella restrittiva, bisogna far riferimento al tasso di interesse reale naturale: oggi ci dice che prima di raggiungere una normalizzazione della politica monetaria c’è spazio per ulteriori graduali ribassi. I bambini che in Italia frequentano il nido sono pochi: meno del 35 per cento, ben al di sotto di altri paesi europei. Spesso mancano le strutture per accoglierli, ma sulla scelta delle famiglie influiscono fattori culturali ed economici, che si sommano a una scarsa conoscenza del servizio. I risultati di un’indagine su caratteristiche e ragioni dei genitori che non iscrivono i figli alla scuola per la prima infanzia. Dopo le elezioni-farsa che hanno portato alla riconferma di Nicolas Maduro alla presidenza del Venezuela, il paese sudamericano continua a fare i conti con una crisi istituzionale, sociale ed economica drammatica, nella sostanziale indifferenza degli altri stati dell’area e di quelli occidentali. Da dieci anni nel settore della ristorazione cresce l’impiego di lavoratori extracomunitari. Se sul fronte del tipo di contratti utilizzati non ci sono molte differenze con gli italiani, le discrepanze si allargano nei salari, soprattutto quelli di ingresso. E fanno pensare a possibili discriminazioni in base alla nazionalità.  

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Il Punto

Continua su lavoce.info il dibattito sul Rapporto Draghi, presentato a Bruxelles il 9 settembre. In questa uscita analizziamo le proposte per il settore delle telecomunicazioni. Se è apprezzabile la ricerca di una maggiore armonizzazione fra le regolazioni dei diversi paesi e delle procedure e tempistiche delle gare per l’assegnazione delle frequenze, altre indicazioni del Rapporto appaiono meno condivisibili. Per esempio, quelle sull’allentamento indiscriminato dei criteri di valutazione delle fusioni. Dopo molte esitazioni, che hanno innervosito i mercati, la Fed ha deciso di tagliare i tassi di 50 punti base. Una mossa che farà bene all’economia europea, perché induce la Bce a fare altrettanto. La scelta potrebbe avere ripercussioni anche sulle prossime elezioni presidenziali Usa, perché è un riconoscimento alla politica economica dell’amministrazione Biden, capace di fermare l’inflazione senza penalizzare la crescita economica. Tutta l’industria europea fa fatica nel 2024. A soffrire di più è quella tedesca, colpita nel suo settore di punta: l’auto. In Italia sono in crisi alcuni comparti tradizionali del made in Italy – il sistema moda su tutti – anche se altri segmenti danno segnali di ripresa. Le esportazioni cinesi sono sempre state un caso unico nel commercio internazionale. Prima per la capacità di conquistare in pochi anni quote significative nel mercato mondiale partendo da zero. Ora continuano a stupire perché mantengono posizioni dominanti anche in un mondo sempre più frammentato. Merito di un sistema economico certamente inefficiente, ma dinamico. La procedura per la concessione del credito d’imposta per la Zes Unica si è rivelata complessa e poco chiara. Il governo è già intervenuto con alcune modifiche. Ma proprio le difficoltà in cui è incorso il provvedimento suggeriscono indicazioni utili per rendere più efficace l’agevolazione in futuro.

Domani, sabato 21 settembre, sarà in edicola e sul web il nuovo numero di eco sulle problematiche del sistema scolastico italiano: investire nella scuola è necessario, perché è un investimento sul futuro. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza l’estendersi dei territori europei colpiti dalla siccità e i danni economici che ne derivano.

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Il Punto

“Il futuro della competitività europea”, ovvero il Rapporto Draghi, presentato a Bruxelles il 9 settembre, continua a suscitare discussioni. Il dibattito prosegue anche su lavoce.info con la pubblicazione di commenti sul documento e sulle sue proposte: riaccendere la crescita e la competitività del Vecchio Continente, senza sacrificare il suo modello sociale, passa per un riequilibrio delle regole della concorrenza e del commercio. Unicredit ha acquisito il 9 per cento della tedesca Commerzbank. Potrebbe essere il preludio a una fusione transfrontaliera tra banche. Mentre in Germania si preparano alcune contromosse, l’esito della vicenda dipenderà anche dall’atteggiamento che la Banca centrale europea adotterà verso l’operazione. Da sempre l’Italia può contare sul risparmio delle famiglie. Sono risorse ingenti: se ben impiegate, potrebbero garantire uno sviluppo sostenibile al paese, con più occupazione. Serve però un’azione complessiva, che interessi tutti gli attori in scena, dai cittadini alle istituzioni, dalle banche alle casse di previdenza e ai fondi di investimento. Le persone più avanti con l’età sono anche quelle che nei sondaggi esprimono i più forti sentimenti anti-immigrati. Eppure, i lavoratori stranieri contribuiscono a pagare le pensioni e i sistemi sanitari pubblici. Secondo uno studio, l’apparente paradosso si spiega con la politica: i programmi di partiti conservatori cercano il consenso degli anziani promettendo frontiere chiuse e welfare generoso. A farne le spese sono i giovani.   

Sabato 21 settembre sarà in edicola e sul web il nuovo numero di eco sulle problematiche del sistema scolastico italiano: investire nella scuola è necessario, perché è un investimento sul futuro. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza l’estendersi dei territori europei colpiti dalla siccità e i danni economici che ne derivano.

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Il Punto

Annunciato da tempo, il rapporto Draghi sul futuro della competitività europea è stato presentato alla Commissione europea il 9 settembre. È un’accurata disamina delle ragioni per cui la Ue cresce poco e dei rischi per il futuro. Le possibili soluzioni richiederebbero un’Europa più integrata. Ma non è solo un “libro dei sogni”, come invece qualcuno ha detto. Il cambiamento può partire da alcuni progetti di interesse comune – dall’energia alla difesa, dalla semplificazione delle regole al finanziamento del bilancio europeo – coinvolgendo i paesi interessati a parteciparvi. Quali professioni e mansioni sono più a rischio con l’introduzione di intelligenza artificiale e automazione nei processi di produzione? Uno studio mette in evidenza una polarizzazione: le tecnologie digitali aumentano l’occupazione nei lavori a bassa e ad alta qualificazione, ma la diminuiscono in quelli a media qualificazione. È una mappa di orientamento che suggerisce anche come e dove intervenire a sostegno dei lavoratori. La ministra del Lavoro ha lanciato la proposta di destinare automaticamente il 25 per cento del Tfr dei lavoratori alla previdenza integrativa. A conti fatti, l’operazione non darebbe vantaggi ai futuri pensionati: si risolverebbe solo in un notevole trasferimento di liquidità dalle piccole e medie imprese ai fondi pensione e, per questa via, alle casse dello stato. Si fonda principalmente sul player trading il modello strategico delle società di calcio italiane. Per uno sviluppo strutturale andrebbero seguite altre strade, come gli stadi di proprietà e gli investimenti nei vivai. L’ingresso dei fondi nel calcio italiano potrebbe contribuire a diffondere una cultura di impresa anche in questo settore. In un’intervista, il presidente di Regione Lombardia ha affermato di non poter vaccinare neonati e bambini contro il virus respiratorio sinciziale perché quel vaccino non è incluso nei Lea statali. Se l’obiettivo era sottolineare i vantaggi per la sanità della autonomia differenziata, ha scelto l’esempio sbagliato: già ora nulla vieta alle amministrazioni regionali di offrire servizi in più ai propri cittadini se hanno le risorse per farlo.

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Il governo prepara la legge di bilancio per il 2025 e cerca risorse per rifinanziare alcune misure una tantum del 2024. Si parla di introdurre una nuova tassa sugli extraprofitti, che però non garantirebbe entrate strutturali. Si potrebbe invece riprendere l’ipotesi di una imposta sul patrimonio: applicarla è complesso, per questo gli strumenti che l’accompagnano andrebbero studiati per tempo. Troppo grande e disomogenea per essere gestibile sotto il profilo amministrativo, la Zes Unica che copre tutto il Mezzogiorno rischia di fallire nel suo obiettivo principale: attrarre grandi investitori in quelle aree. Il piano andrebbe rivisto, rendendolo più snello e semplice e dotandolo di incentivi fiscali mirati e certi. Una sentenza del Tar della Lombardia interviene sugli affitti a canone concordato e stabilisce che danno diritto all’esenzione parziale dall’Imu anche i contratti di locazione firmati sulla base di accordi territoriali diversi da quelli definiti dal comune. Spesso però questi accordi sono sottoscritti da organizzazioni sindacali di comodo, che non tutelano gli inquilini, a tutto vantaggio dei proprietari delle abitazioni. Il confronto sugli importi dei canoni applicati da due accordi su Milano. L’Unione europea ha varato un nuovo pacchetto di norme per contrastare il riciclaggio di denaro sporco e il finanziamento del terrorismo. Rafforza le misure di contrasto al fenomeno, ma lascia aperti i dubbi sull’efficacia di un approccio puramente normativo, che rincorre e non anticipa le tecniche e tecnologie sempre più raffinate utilizzate dalle organizzazioni criminali. In definitiva, il successo o l’insuccesso della nuova normativa dipenderà da come i paesi membri la applicheranno.

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Il Punto

Le banche europee continuano ad accumulare profitti eccezionali. Ma con il calo dei tassi la situazione è destinata a cambiare perché non sono stati risolti i problemi strutturali, a partire da un’incompleta Unione bancaria e dalla mancanza di un mercato europeo dei capitali. Per riqualificare milioni di abitazioni nei prossimi dieci anni, come previsto dalla direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici, servono grandi investimenti, pubblici e privati. Uno studio di Banca d’Italia suggerisce alcune proposte per disegnare un possibile incentivo pubblico, che coniughi efficienza, equità e vincoli di finanza pubblica. Dal punto di vista tecnico-scientifico, l’industria aerospaziale europea ha le carte in regola per competere a livello internazionale. Anche la spesa complessiva è paragonabile a quella di altre nazioni – la Cina, per esempio – benché decisamente inferiore a quella degli Stati Uniti. A frenarne le ambizioni è la frammentazione della gestione dei programmi tra organizzazioni intergovernative e agenzie nazionali. Negli anni della crisi e della pandemia, la Bank of England ha adottato un programma di Quantitative easing che prevedeva un rapporto di reciprocità nella gestione di profitti e perdite fra la banca e il Tesoro. Se i governi conservatori se ne sono avvantaggiati incassando quasi 124 miliardi di sterline in poco più di dieci anni, ora con l’avvento del Quantitive tightening, a pagarne il conto salato sarà l’esecutivo laburista.

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Il Punto

Inizia settembre e gli italiani tornano dalle vacanze. Ma è proprio vero che l’Italia in estate “chiude per ferie”? Pur non del tutto precisi nel misurare il fenomeno, i dati trimestrali sulle forze lavoro dell’Istat sembrano dipingere una realtà diversa: in Europa i lavoratori italiani si assentano meno di altri dal posto di lavoro nel periodo estivo. C’è chi l’ha definito un “dibattito estivo”, ma la politica è tornata a ipotizzare un cambiamento della legge sulla cittadinanza, in modo da concederla ai figli di immigrati nati nel nostro paese o a chi ha completo un ciclo di studi. Come potrebbe essere disegnato lo ius scholae italiano e quanti ragazzi e ragazze potrebbe coinvolgere. Al Meeting di Rimini, il direttore generale delle Entrate ha sostenuto che una legge elettorale proporzionale potrebbe comportare una riduzione dell’evasione fiscale, perché aumenterebbe il senso di comunità tra i cittadini. Almeno per l’Italia appare una suggestione non confermata dai numeri, ma potrebbe valere la pena approfondirla. Su iniziativa di alcuni operatori del mercato dell’energia, Poste italiane è stata censurata dall’Autorità antitrust per abuso di posizione dominante nella vendita di elettricità e gas, aprendo un contenzioso che potrebbe avere sviluppi interessanti per la tutela dei consumatori. Peccato che con un decreto d’agosto il governo abbia abrogato la norma in base alla quale Poste è stata condannata. È una corruzione “a norma di legge” quella che emerge dagli ultimi episodi nei quali sono coinvolti gli amministratori politici di regioni e città. Il fenomeno sembra così prendere nuove forme, forse peradattarsi al nuovo contesto in cui sono gli uomini d’affari e non i partiti a dettare le regole.

Sono due gli e-book pubblicati da lavoce.info prima dell’estate, dedicati a due argomenti che non hanno certo perso di attualità. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati di recente su lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.

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È in edicola e sul web il numero di eco sull’intelligenza artificiale e sulla possibilità di governarla. Se sapremo rendere l’IA complementare al lavoro umano, potrà dare un contributo notevole alla crescita economica e al nostro benessere. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero indica quali sono i lavori più a rischio con l’avanzare dell’intelligenza artificiale.

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