La decisione di non garantire più a livello federale l’aborto negli Stati Uniti si colloca all’interno di un’epoca di riduzione di diritti sanitari per le donne nel paese. Ma garantire maggiore libertà e accesso alle cure sanitarie ha importanti effetti positivi, anche dal punto di vista economico.
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La decisione della Corte suprema statunitense di abolire il diritto all’aborto a livello federale avrà importanti conseguenze negli Stati Uniti. Dal punto di vista economico, maggiori restrizioni all’aborto hanno un impatto molto negativo, sia per le conseguenze dirette che per quelle indirette.
Le quote di genere, dove applicate, sono state efficaci nell’aumentare la partecipazione delle donne nei board delle società quotate, ma spesso l’impatto positivo si ferma ai board, senza generare effetti “a cascata”.
La riforma Fornero ha introdotto sgravi contributivi per le imprese che assumono donne. Lo strumento è capace di promuovere la domanda di lavoro femminile e la crescita delle imprese. Ma il beneficio non è condiviso con le lavoratrici attraverso i salari.
Entro il 2027, almeno il 40 per cento degli amministratori di società senza incarichi esecutivi dovrebbe essere donna. Lo prevede un progetto di direttiva europea. Nonostante i progressi, in questo ambito rimangono infatti forti disparità di genere.
Le donne subiscono più degli uomini i cambiamenti climatici. Ma sono anche più sensibili alla necessità di modificare i comportamenti per la salvaguardia dell’ambiente. Il problema è che continuano a essere sottorappresentate negli organi decisionali.
La copertura mediatica dei femminicidi può indurre le vittime di violenza domestica a cercare aiuto. Uno studio documenta un forte aumento di chiamate al 1522 nella settimana successiva alla notizia nella provincia in cui si è verificato il crimine.
La maggioranza della popolazione immigrata è costituita da donne. Pur con un livello di istruzione in media superiore, hanno una probabilità di occupazione molto più bassa degli immigrati uomini e delle native. E quando lavorano hanno salari più bassi.
La scelta della scuola superiore può condizionare percorsi di studi e vita lavorativa. È quindi un problema se i ragazzi tendono a preferire gli indirizzi scientifici e le ragazze quelli umanistici. Anche perché non c’entrano i risultati in matematica.