La crisi del sistema bancario americano sembra rientrata, e con essa il pericolo di contagio internazionale. Restano però tre debolezze delle banche regionali Usa, che possono ridurne la redditività e, in qualche caso, metterne a rischio la sopravvivenza.
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Accantonato il Superbonus, l’efficienza energetica degli edifici resta un obiettivo essenziale per la transizione ecologica. Per questo, va presa sul serio la direttiva approvata dal Parlamento europeo, con un piano selettivo su obiettivi e beneficiari.
La metà delle risorse mondiali di litio si trova in un’area dell’altopiano andino tra Argentina, Bolivia e Cile. Ma i tre paesi producono solo un terzo dell’offerta. A ostacolare lo sviluppo dell’industria sono norme, tecnologie e problemi macroeconomici.
Imprescindibile per evitare un effetto domino a livello internazionale, l’intervento delle autorità svizzere su Credit Suisse si ispira a principi di stabilità e prevenzione, troppe volte disattesi. È stata però necessaria una forzatura legale.
L’aumento dei tassi ha fatto emergere evidenti problemi di stabilità finanziaria. E se finora la qualità del credito è rimasta relativamente buona, bisogna evitare che tornino a crescere le insolvenze, a causa di una contrazione del credito bancario.
Una forte dipendenza economica dal petrolio causa instabilità politica nei paesi produttori. La conseguenza è un rialzo dei prezzi che aumenta le difficoltà dei governi nei paesi importatori, soprattutto quando i partner commerciali sono pochi.
L’inflazione resta persistente negli Stati Uniti e nell’Unione europea. Dunque, le banche centrali dovrebbero insistere con gli incrementi dei tassi di interesse. Ma dal punto di vista della solvibilità delle banche, ciò potrebbe rivelarsi disastroso.
Le tensioni geopolitiche spingono i paesi ad adottare politiche per rafforzare la capacità produttiva nazionale in fasi cruciali delle filiere di settori strategici, come quello dei microchip. Gli Stati Uniti sono i più attivi, ma anche la Ue si muove.
Le crisi finanziarie creano molti danni, ma sono anche messaggi utili per regolatori distratti. L’ultimo caso sollecita la ricerca di regole più semplici, uniformi e trasparenti, per governare scenari di incertezza per far fronte a eventi imprevisti.
La bufera che ha investito il sistema bancario americano ed europeo non sembra placarsi. Le ragioni vanno ricercate nella difficoltà di gestire la politica monetaria in un contesto di alta inflazione e in una situazione rapidamente cambiata per le banche.