L’Europa si dota di una politica che al percorso di transizione energetica unisca obiettivi di difesa della competitività e di sicurezza dell’offerta. Punta a evitare la dipendenza da un solo paese per le forniture. E segna un riavvicinamento agli Usa.
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Contrasto ed emersione del lavoro nero sono possibili. Basta sapere come farlo. La digitalizzazione si configura come una risorsa fondamentale perché consente di velocizzare i processi e rende possibili azioni congiunte mirate a specifici settori.
La sostenibilità di un mutuo per chi lo richiede dipende dal tasso di interesse e dalla durata. Ci sono differenze nelle offerte delle banche. Ma ad abbassare il livello di reddito necessario per pagare le rate è la diluizione nel tempo dell’ammortamento.
I percorsi di attivazione al lavoro previsti con il programma Gol riguarderanno anche gli “occupabili” del Rdc, persone spesso lontane dal mercato del lavoro. Si potrebbero avere gli stessi problemi che hanno portato al fallimento del Work Programme.
La crisi del sistema bancario americano sembra rientrata, e con essa il pericolo di contagio internazionale. Restano però tre debolezze delle banche regionali Usa, che possono ridurne la redditività e, in qualche caso, metterne a rischio la sopravvivenza.
Anche in Italia i lavoratori dipendenti sono spesso soggetti a patti di non concorrenza. Il rischio è che si trasformino in un ostacolo alla mobilità del lavoro, già bassa nel nostro paese. Dovrebbe occuparsene l’Autorità garante della concorrenza.
Nel disegno di legge sull’autonomia differenziata manca uno schema di riferimento organico per il finanziamento delle funzioni aggiuntive. Da integrare con un sistema di perequazione appropriato per le materie già ora attribuite alle regioni.
La produttività ha un ruolo chiave per la crescita economica. Per questo diversi paesi hanno istituito comitati che si occupano della questione. L’Italia non l’ha fatto, ma dovrebbe rimediare, facendo tesoro del lavoro di analisi che possono garantire.
Accantonato il Superbonus, l’efficienza energetica degli edifici resta un obiettivo essenziale per la transizione ecologica. Per questo, va presa sul serio la direttiva approvata dal Parlamento europeo, con un piano selettivo su obiettivi e beneficiari.
Arrivato alla fase di attuazione, il Pnrr mostra i difetti di metodo che lo hanno contraddistinto fin dall’inizio. È mancata la consultazione dei territori. E non è stata costruita una visione condivisa degli obiettivi da raggiungere.