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Categoria: Il Punto Pagina 22 di 146

Il Punto

Il divario di genere sul mercato del lavoro si riflette anche nei trattamenti pensionistici. Le donne ricevono pensioni più basse perché più basse sono state le loro retribuzioni orarie, i tempi di lavoro e le anzianità contributive. È una questione di cui si ha ben poca consapevolezza. Si parla molto invece di contratti a tempo determinato perché secondo alcuni diventano sempre più brevi. Ma l’affermazione non è confermata dai dati, se non per specifiche professioni: la durata media è rimasta stabile. Nelle fasi più critiche della pandemia, la cassa integrazione ha contribuito al mantenimento dei posti di lavoro e più in generale del sistema produttivo italiano. Come confermano i dati del Rapporto Inps, ne hanno beneficiato soprattutto i lavoratori con contratti a tempo indeterminato, mentre sono i precari ad aver pagato il prezzo più alto della crisi. L’emergenza siccità dell’estate 2022 impone una strategia di adattamento ai cambiamenti climatici. Risultati concreti si potrebbero ottenere in breve tempo realizzando alcuni interventi sulle reti. È però cruciale partire dal presupposto che l’acqua è un bene scarso. Per la strage di Viareggio del 2009 sono stati condannati in Appello i vertici Ferrovie dello stato, che pure si erano impegnati per la sicurezza. La responsabilità dell’incidente ricade di più su alcune zone grigie del processo di liberalizzazione.

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Il Punto

I giornali raccontano, quasi quotidianamente, storie di imprenditori che non riescono a trovare lavoratori stagionali. Almeno per le località balneari venete, i dati sembrano smentire l’aneddotica: il numero dei contratti stipulati è sui livelli delle stagioni migliori. Intanto, il decreto Aiuti certifica l’incapacità dei centri per l’impiego di intermediare domanda e offerta di lavoro, ma offre l’occasione per rivedere la nozione di “offerta di lavoro congrua” per i beneficiari del reddito di cittadinanza. Andrebbe semplificata sulla base dell’indicazione di un salario orario minimo non rifiutabile, legato al potere di acquisto effettivo. Non tutti i beni sono caratterizzati dalle stesse variazioni di prezzo. Per questo per affrontare l’inflazione non è sufficiente un unico strumento di politica economica. All’azione sui tassi di interesse vanno affiancati altri interventi. Nessuno vince durante una crisi finanziaria. Infatti, quella del 2011, sfociata nella Grande Recessione, ha allargato l’insicurezza economica alle classi medie, che erano rimaste indenni dalla globalizzazione, e ha aperto le porte al populismo in Europa. Il Parlamento ha approvato la legge di riforma delle carriere universitarie. Cambia il percorso per diventare ricercatore e raggruppamenti dai confini disciplinari più ampi sostituiscono gli attuali settori scientifico-disciplinari.

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L’alta inflazione crea malcontento fra i cittadini, sia nei paesi democratici sia in quelli autocratici. Solo la cooperazione internazionale può frenare una pericolosa spirale di instabilità politica. C’è una riforma strutturale che l’Italia sembra aver realizzato, avvicinandosi agli altri paesi europei: negli ultimi dieci anni il contenzioso giudiziale in materia di lavoro è costantemente diminuito, grazie a leggi che mirano a predeterminare il grado di protezione della persona che lavora. Nella ricerca di lavoro è ancora eccessivo il peso dei canali informali. Ne deriva un mercato del lavoro poco efficiente, con perdite di produttività per l’intero sistema che alimentano fenomeni come la fuga dei cervelli e l’immobilità sociale. Le piccole e medie imprese che compongono la struttura industriale del nostro paese spesso non hanno le risorse per garantirsi le competenze manageriali necessarie alla crescita. Il “voucher internazionalizzazione” ha permesso di ricorrere a consulenze esterne: un’analisi dei risultati. L’estate 2022 si prospetta all’insegna del caro-vacanze: nell’anno che doveva sancire il definitivo rilancio del turismo dopo la pandemia, sono arrivate la guerra in Ucraina e le spinte inflazionistiche a rallentare il settore.

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Il Punto

Nelle varie sedi internazionali l’Italia insiste per l’introduzione di un tetto al prezzo del gas. È una misura auspicabile, perché fra l’altro ridurrebbe le entrate in valuta pregiata per la Russia. Ma attuarla è una questione complessa e richiede compattezza e capacità di iniziativa politica dell’Europa. La decisione della Corte suprema degli Stati Uniti di abolire il diritto all’aborto a livello federale avrà importanti riflessi anche sotto il profilo economico. Restrizioni all’aborto comportano infatti conseguenze negative dirette e indirette, per le donne e per la società. Garantire il diritto allo studio universitario significa anche dare un alloggio agli studenti fuori sede, aumentati negli ultimi anni. Costruire nuove residenze studentesche è la soluzione strutturale, ma nella fase transitoria si può rivelare utile anche il “contributo affitto”. I giovani sembrano particolarmente distanti dalla partecipazione politica attiva e passiva. Per contrastare la loro disaffezione serve capire quali sono i temi che più suscitano il loro interesse e i nuovi modi con cui lo esprimono. Forse anche per la lontananza delle giovani generazioni dalla politica il dato che definisce le elezioni amministrative di giugno è sicuramente l’astensione. Al primo turno ha superato il 45 per cento su base nazionale e al ballottaggio ha raggiunto quai il 60 per cento. È in arrivo la legge delega per la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. È prevista dal Pnrr ed è un’occasione unica per disegnare un quadro sistematico di tutte le politiche e gli interventi per la non autosufficienza, senza modificare le attuali competenze istituzionali.

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Il Punto

Anche senza dati statistici ufficiali, ricorrendo a metodi di stima alternativi, si può comprendere l’impatto immediato di una guerra sull’attività economica di un paese. Per l’Ucraina delineano un crollo nel momento dell’invasione russa, ma indicano una ripresa già in aprile, quando i combattimenti si sono allontanati dall’area di Kiev. I dati Almalaurea segnalano per il 2021 un aumento dell’occupazione e delle retribuzioni fra i laureati, trainato dalle professioni mediche. È una notizia positiva, che ha però un rovescio della medaglia: potrebbero allargarsi le distanze con i lavoratori meno qualificati e quelle tra Nord e Sud. Uno strumento per ridurre le disuguaglianze è garantire il diritto allo studio universitario. Finalmente, dopo i drastici tagli del 2010 e 2011, i fondi per le borse di studio sono tornati a crescere, grazie in particolare al Pnrr. Ma vanno ridefiniti i livelli essenziali delle prestazioni in questo campo. Il divario più rilevante resta comunque il ritardo economico del Mezzogiorno. Un rapporto di Banca d’Italia sottolinea il peggioramento degli ultimi anni e dà suggerimenti per migliorare le prospettive di sviluppo del Sud e, quindi, dell’intero paese. Nonostante i progressi registrati nell’ultimo anno, la particolare struttura della nostra economia, fatta di piccole e piccolissime imprese, non dà grande spazio a figure professionali molto qualificate. Si alimenta così un circolo vizioso che influisce su produttività e redditività, restringendo i margini per innovare e crescere. I rincari dei prezzi dell’energia colpiscono tutti i paesi dell’Unione europea. L’Italia subisce però gli effetti più gravi a causa della dipendenza dal gas russo. Il risultato potrebbe essere una perdita di competitività dell’industria italiana rispetto a quella di Germania e Francia.

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Il Punto

Quella che impropriamente viene chiamata “pace fiscale” non porterà nelle casse dello stato i 1.100 miliardi di cui si favoleggia, ma una somma ben più contenuta. In larga parte si tratta infatti di crediti ormai inesigibili e che andrebbero solo cancellati. Peccato che la legge delega di riforma fiscale non affronti il problema. Un doppio divario caratterizza l’Europa: quello che divide i lavoratori in insider e outsider e quello che divide i paesi del Nord e del Sud. La pandemia ha aggravato entrambi, e a farne le spese sono stati i lavoratori più fragili degli stati periferici. Alla globalizzazione si attribuiscono molte responsabilità, comprese problematiche dovute a scelte dei singoli paesi. Tuttavia, sfide come la sostenibilità ambientale e sociale si affrontano meglio a livello globale, a patto che siano stabilite regole chiare ed efficaci. Parlamento europeo, Consiglio e Commissione Ue hanno trovato un’intesa sulla direttiva “Women on boards”, che mira a introdurre quote di genere nei consigli di amministrazione delle società quotate. Lavoce ha già discusso dei vantaggi e delle problematiche dell’approccio delle quote in un articolo che riproponiamo. La Bce prepara uno scudo anti-spread: un controllo esplicito del livello dei differenziali permetterebbe di evitare pericolosi salti nel buio e consentirebbe alla politica monetaria di proseguire nel percorso di graduale incremento dei tassi, in funzione anti-inflazionistica. Dal 2035 in Europa si venderanno solo auto elettriche. L’obiettivo è ambizioso, ma potrebbe avere effetti negativi su un settore importante per l’economia europea. E per il momento le difficoltà infrastrutturali spingono i consumatori ad acquistare veicoli tradizionali.

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L’alta astensione è uno dei dati più evidenti della tornata elettorale del 12 giugno. Sono soprattutto i giovani ad aver disertato le urne. Non sembra però il segnale di un loro disinteresse verso la politica, quanto la conseguenza di ostacoli oggettivi all’esercizio del voto, che possono essere superati. In Italia non basta garantire un salario minimo adeguato per contrastare il problema del lavoro povero. Rispetto ad altri paesi Ocse, infatti, nel nostro paese è carente il sistema di sostegno alle famiglie a basso reddito.È il lavoro il prerequisito dell’integrazione sociale ed economica dei lavoratori più marginali? Diverse ricerche sembrano rovesciare il paradigma, sottolineando l’importanza della partecipazione ad attività culturali che favoriscono la formazione di competenze trasversali utili nel mercato del lavoro. Nel 2021, la povertà assoluta in Italia è rimasta stabile, Non è una buona notizia, visti i livelli massimi raggiunti nel 2020. Sul risultato pesano le forti differenze territoriali, perché al Nord la ripresa si vede. Lo spread in risalita riapre il dibattito sull’opportunità di istituire una Agenzia europea del debito, che avrebbe il compito di garantire la stabilità all’interno dell’Eurozona. E la Bce potrebbe così essere liberata da compiti non suoi.

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I referendum sulla giustizia di domenica 12 giugno sono falliti per mancanza di quorum. Quasi paradossalmente, il problema è forse proprio nella facilità con cui oggi si possono raccogliere le 500 mila firme necessarie a richiedere la consultazione. La crisi degli atenei del Sud ha varie ragioni, a iniziare dalle dinamiche demografiche. Per ridurre i divari con quelli del Nord, uno studio suggerisce di incrementare il finanziamento pubblico generale, avvicinandolo ai livelli europei, riservando però una quota per migliorare qualità e servizi delle università meridionali. Crolla una criptovaluta ritenuta particolarmente “stabile” e coinvolge nella caduta tutte le altre. Un segnale che potrebbe ripercuotersi anche sulle blockchain e le possibili applicazioni in campi diversi da quello monetario. La cedolare secca garantisce risparmi fiscali ai proprietari di case. Ma i benefici non si riflettono sugli inquilini. Stando ai dati, la misura non sembra infatti essere riuscita a rivitalizzare il mercato degli affitti né a contenere i canoni. Il Fit for 55 europeo richiede di aumentare nettamente la produzione di energia da fonti rinnovabili non programmabili. Occorre però creare un’adeguata capacità di stoccaggio. Il Portogallo dà un buon esempio su come farlo.

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La riunione del Consiglio direttivo della Bce del 9 giugno ha sancito la fine del Quantitative easing, ma è stata decisamente vaga sullo scudo anti-spread. Basterà la flessibilità sugli acquisti di titoli in scadenza del programma Pepp per contenerli? Annunci così poco chiari non giovano alla credibilità della banca centrale. Dopo lunghe discussioni, i partiti della maggioranza hanno trovato un accordo sulla legge delega di riforma fiscale. Il nuovo testo rischia però di essere un’occasione persa perché cambia ben poco in un sistema che, a parole, tutti considerano complesso, iniquo e inefficiente. Più incerta persino la revisione del catasto. Le guerre si combattono anche con i simboli, ma in alcuni casi una dose dipragmatismo è più efficace della retorica. Lo dimostrano alcune delle sanzioni imposte alla Russia, che danneggiano più i paesi occidentali di Mosca. Domenica 12 giugno gli italiani sono chiamati a esprimersi sui cinque referendum sulla giustizia. Se ne è parlato molto poco e appare difficile che possano raggiungere il quorum. Eppure, anche l’astensione dovrebbe essere una scelta ponderata e consapevole. Con il fact-checking de lavoce abbiamo scandagliato proprio la scarsa copertura mediatica riservata ai referendum. E abbiamo analizzato le affermazioni di Beppe Grillo sull’impatto ambientale delle centrali nucleari. La definizione di un salario minimo può aiutare i lavoratori non coperti dalla contrattazione collettiva, ma comporta alcuni rischi. Agire sul carico fiscale dei redditi più bassi potrebbe essere una soluzione alternativa.

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Commissione, Parlamento e Consiglio europeo hanno annunciato un accordo sulla proposta di direttiva per il salario minimo. È stato accolto con entusiasmo, ma non porterà all’introduzione di un salario minimo in paesi che non lo hanno come l’Italia. La diffusione delle fake news attraverso i social network spinge a considerare misure di limitazione della libertà di espressione. Quali potrebbero essere le conseguenze? Spunti di riflessione arrivano da uno studio sulla produzione editoriale nella Venezia di metà Cinquecento, con l’introduzione dell’Indice dei libri proibiti. Con il fact-checking de lavoce abbiamo vagliato le dichiarazioni di Massimo D’Alema su come è cambiato il ruolo dell’Europa nella demografia e nell’economia mondiale rispetto a cento anni fa. A prima vista, il voto elettronico sembra l’uovo di Colombo capace di favorire la partecipazione dei cittadini e ridurre i costi delle elezioni. Purtroppo, però, non è possibile costruire un sistema che garantisca allo stesso tempo unicità, segretezza e libertà del voto e integrità dei risultati. Il calo degli immatricolati nelle università italiane nell’ultimo anno accademico è un segnale d’allarme, visto anche l’andamento demografico. Se poi si aggiunge la concorrenza di nuove modalità di formazione, gli atenei rischiano di trovarsi in una competizione sempre più forte per un numero sempre più basso di studenti.

Merito, diversità, giustizia sociale sono stati i temi del Festival internazionale dell’economia di Torino, che si è appena concluso. Sul nostro sito è possibile rivedereil Convegno per i venti anni de lavoce, con il ricordo dedicato a Francesco Daveri. È anche possibile rivedere i Forum curati da lavoce nell’ambito del Festival.

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